PRIMA E DOPO IL 1909 RIFLESSIONI SUL FUTURISMO
PRIMA E DOPO IL 1909
RIFLESSIONI SUL FUTURISMO
Sala Sibilla alla fortezza del Priamar 25 marzo ore 10.30
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PRIMA E DOPO IL 1909
RIFLESSIONI SUL FUTURISMO
Sala Sibilla alla fortezza del Priamar 25 marzo ore 10.30
A oltre un secolo di distanza, la vitalità storica del Futurismo è confermata non solo dal costante interesse dei critici ma anche dalla quantità di materiale inedito e di carteggi che continuano ad affiorare ridisegnando, in prospettiva nazionale e internazionale, le relazioni fra i singoli protagonisti. Muovendo da ambiti di tipo letterario e storico–artistico, gli autori di questo volume restituiscono la complessità e la lunga durata del movimento futurista attraverso la messa a fuoco di alcune importanti questioni (la forma “manifesto”) e figure (Mario Maria Martini, Gian Pietro Lucini, Ezra Pound, Mina Loy, Farfa, Giuseppe Lo Duca) che, in periodi diversi, hanno trovato in Marinetti il loro minimo comune denominatore. Nel 2010 l’Università di Genova ha dedicato un breve convegno di studi dedicato al Futurismo, presieduto dal compianto prof. Franco Sborgi, da poco scomparso. Il volume Prima e dopo il 1909. Riflessioni sul Futurismo, che reca in premessa uno scritto del compianto professore, raccoglie i contributi scientifici di otto studiosi, tre dei quali, quello del prof. Ferro, del prof. Milan e del dott. Zanoner dedicati alla realtà savonese del movimento di Marinetti. Massimo Bacigalupo insegna Letteratura e cultura angloamericana presso il Dipartimento di Lingue e culture moderne dell’Università di Genova. È autore fra l’altro de L’ultimo Pound (1981) e Grotta Byron. Luoghi e libri (2001). Nel 2012 ha curato edizioni e traduzioni di Sherwood Anderson, T. S. Eliot e James Laughlin. Nel volume è compreso il suo saggio Vorticismo e Futurismo, 1914-1915. Pier Luigi Ferro, italianista, è docente presso il Liceo Chiabrera di Savona e direttore scientifico del trimestrale «Resine. Quaderni liguri di cultura». Ha pubblicato su rivista studi sulla letteratura volgare del Quattrocento («Rassegna delle letteratura italiana», «Esperienze letterarie») e sulla letteratura italiana moderna e contemporanea («Il Ponte», «Resine», «Avanguardia»), parzialmente raccolti in Attestature. La letteratura italiana tra Novecento e nuovo millennio (Il Ponte, 2002). Ha curato i volumi Adriano Spatola poeta totale (Costa&Nolan, 1992), In viaggio con le parole: Gian Franco Venè giornalista, scrittore, saggista (2006) e le ristampe di Guido Seborga, Gli innocenti (2005), Gian Pietro Lucini, Il Verso Libero (Interlinea, 2008), Farfa, Poema del Candore negro (Viennepierre, 2009). Ha pubblicato il volume Messe nere sulla Riviera. Gian Pietro Lucini e il caso Besson, con prefazione di Edoardo Sanguineti (Utet, 2010). Nel volume è compreso il suo saggio Indagine su Lo Duca. Stefano Giordanelli ha conseguito il dottorato di ricerca in Filologia, interpretazione e storia dei testi italiani e romanzi presso l’Università di Genova. Per le Edizioni San Marco dei Giustiniani ha collaborato ai volumi F.T. Marinetti, La mia anima è puerile e altre poesie genovesi (2004) e Amici miei, poeti. Carteggio San Marco dei Giustiniani (1976-1991) (2006). Su rivista («Resine» e «Nuova Storia Contemporanea»), ha pubblicato saggi dedicati al simbolismo e futurismo in Liguria, a Giovanni Comisso e a Germano Lombardi. Nel volume è compreso il suo saggio Filippo Tommaso Marinetti e Mario Maria Martini. Manuela Manfredini, è ricercatrice di Linguistica italiana presso l’Università di Genova. Si è occupata di lessicologia e metrica tra Otto e Novecento, di lingua della divulgazione scientifica, di italiano contemporaneo e di italiano televisivo. Ha pubblicato saggi su Gian Pietro Lucini, Farfa, Edoardo Sanguineti (poeta, prosatore e traduttore) ed Eugenio De Signoribus su diverse riviste tra cui «Stilistica e metrica italiana», «Studi linguistici italiani», «Resine», «Istmi», «Testo a fronte». In particolare, di Gian Pietro Lucini ha pubblicato l’edizione critica e commentata del Libro delle Figurazioni Ideali (Roma, Salerno Editore, 2005), oltre a studi e recensioni dedicati al Carme di Angoscia e di Speranza, al Verso Libero e alla Piccola Kelidonio («Resine», «Poetiche», «Modernità letteraria»). Dal 2003 si occupa della redazione generale e della struttura delle voci del dizionario Sabatini-Coletti. Dizionario della Lingua Italiana (RCS Libri), ora on line e in nuova edizione per la scuola (ITA. Dizionario della lingua italiana – Aula Digitale, 2012). Nel volume è compreso il suo saggio Lucini e Marinetti al vaglio della cronologia. Serge Milan è Maître de Conférences à l’Université Nice Sophia Antipolis in Lingua e letteratura italiana. Le sue pubblicazioni vertono essenzialmente sul Futurismo italiano. Oltre a numerosi articoli, ha curato alcune edizioni per la casa San Marco dei Giustiniani (F. T. Marinetti, La mia anima è puerile e altre poesie genovesi; Farfa, Ovabere). Nel 2009 ha pubblicato il volume L’antiphilosophie du Futurisme. Propagande, idéologie et concepts dans les manifestes de l’avant-garde italienne (L’Age d’Homme), e nel 2013 ha co-diretto i due volumi Avant-gardes : frontières, mouvements (Delatour). È redattore della rivista elettronica Les Cahiers de Narratologie. Nel volume è compreso il suo saggio Farfa, pupo e sovrano futurista Sandro Ricaldone è nato nel 1951 a Genova, dove vive e lavora. Studioso delle avanguardie della seconda metà del XX Secolo (Cobra, Lettrismo, M.I.B.I., Fluxus), negli anni ’80 ha curato la pubblicazione di «Ocra», rivista dedicata a questo ambito. Ha organizzato e presentato mostre in Europa e negli Stati Uniti, fra le quali possono essere citate manifestazioni dedicate ad Hans Richter, Isou, Lemaître, Wolman, Dufrêne, Jorn, Simondo, Gallizio, Jacqueline De Jong e ad artisti Fluxus. Fra le sue pubblicazioni Dalla lettera al paradiso. Scritti sul Lettrismo e l’Internazionale Lettrista (Ocra press 2000), la La force de l’instabilité. L’aventure incomplète du Bauhaus Imaginiste nel volume collettivo Figures du Nèant (Art of this Century, 2005), Lettrismo e situazionismo (Edizioni Peccolo, Livorno 2006) e Piero Simondo: l’immagine imprevista (Il Canneto, 2011). Nel volume è compreso il suo saggio Derive manifestarie. Dal Futurismo ai gruppi artistici italiani del secondo dopoguerra Franco Sborgi è stato Professore ordinario di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Genova. Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici, dal 2006 al 2012 è stato anche direttore del DIRAS (oggi DIRAAS). Responsabile scientifico dell’Archivio d’Arte contemporanea (da lui costituito dagli anni Ottanta a partire dal materiale radunato dal professor Corrado Maltese) e membro del comitato scientifico di Casa America e dell’Accademia Ligustica di Belle Arti. Ha fatto parte dell’Association of Significant Cemeteries in Europe ed è stato membro del Comité International d’Histoire de l’Art. Le sue ricerche hanno prodotto studi che spaziano dalle avanguardie storiche (Futurismo, Brancusi, tra gli altri) al Modernismo, ai diversi aspetti della cultura figurativa del Novecento e dei suoi rapporti con le vicende storiche e sociali, fino alle più recenti esperienze artistiche. Un particolare suo ambito di ricerca è quello della scultura del XIX e XX secolo con specifici studi sulla diffusione internazionale della scultura italiana e i suoi modelli. Ha organizzato molte mostre a carattere nazionale ed internazionale. Dal 2011 è stato responsabile scientifico del progetto di sviluppo del MuDA Albissola Marina. Ha scritto l’Introduzione al volume. Anna Viola Sborgi è cultore di Letteratura/cultura inglese e collabora con la Facoltà di Lingue dell’Università di Genova, presso la quale ha tenuto corsi di Lingua e Letteratura/Cultura inglese. Ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca nel 2007 presso lo stesso ateneo con una tesi dal titolo Il ritratto modernista tra letteratura e arti visive: l’impatto delle avanguardie storiche sullo sperimentalismo anglo-americano e portoghese, studiando diversi autori dell’avanguardia internazionale, tra cui Mina Loy. I suoi interessi di ricerca comprendono lo studio dei rapporti tra arti visive e letteratura, l’analisi della produzione cinematografica e televisiva e dei suoi rimandi intertestuali. Ha presentato relazioni a convegni e pubblicato articoli in Italia e all’estero sul ritratto letterario nelle opere di Mina Loy, William Carlos Williams, Marianne Moore, Fernando Pessoa, João Cabral de Melo Neto e Ford Madox Ford e sul cinema e sulla televisione. Nel settembre 2013 le è stata conferita la H.D. Fellowship presso la Beinecke Library of Rare Book & Manuscript dell’Università di Yale, dove ha potuto svolgere ricerca d’archivio sui materiali inediti di Mina Loy, sulla base dei quali intende ampliare il proprio progetto di ricerca sulle relazioni tra quest’autrice e l’avanguardia internazionale. Nel volume è compreso il suo saggio «Italian Pictures»: il percorso futurista di Mina Loy Federico Zanoner, nasce nel 1977 a Genova dove si laurea in Conservazione dei Beni culturali e si specializza in Storia dell’arte contemporanea. Ha pubblicato la propria tesi di laurea con l’Archivio d’Arte Contemporanea dell’Università di Genova (AdAC) nel volume curato da Franco Sborgi Fonti e materiali per la storia del Realismo in Italia nel secondo dopoguerra (De Ferrari, Genova 2003). Dal 2005, in seguito ad una borsa di studio sulla bibliografia futurista, lavora al Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Dal 2009 è funzionario storico-culturale del settore archivi ed è attualmente referente del Centro internazionale studi sul Futurismo all’Archivio del ’900. Nel volume è compreso il suo saggio Incroci di tubi e di “tuberie”: vicende del futurismo in Liguria negli archivi del Mart….LEGGI
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