Previsioni settoriali gennaio marzo 2018 in Liguria

Indagine Excelsior

previsioni settoriali gennaio marzo 2018 in Liguria

Indagine Excelsior 
previsioni settoriali gennaio marzo 2018 in Liguria

 A partire dal 2017 l’indagine viene svolta con cadenza mensile e i questionari chiedono alle imprese di fornire indicazioni sulle proprie assunzioni nei successivi tre mesi.

Nel corso del mese di dicembre 2017 il progetto ha indagato le previsioni delle imprese per il primo trimestre del 2018 con particolare attenzione a quanto riferito alle assunzioni di gennaio, che in Liguria erano previste in numero di 10.350, di cui il 27% con contratto a tempo indeterminato  e il 23% (inferiore al dato nazionale) quelle destinate a profili high skill, per un 13% delle imprese che prevedevano assunzioni nel primo mese dell’anno. Circa 1 assunzione su 4 nel mese di gennaio era prevista di difficile reperimento e nel caso di alcune professioni tecniche high skill si sale decisamente; per i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione e degli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche quasi la metà delle assunzioni risulta di difficile reperimento (48,3% e 48,2%) mentre per progettisti, ingegneri  e professioni assimilate il dato è del 43,8%.

Questi dati, in particolare quelli riferiti alle difficoltà di reperimento, uniti a quanto emerge dalla Nota mensile dell’economia di febbraio pubblicata in data odierna dall’Istat, che segnala  per il quarto trimestre 2017 andamenti positivi del PIL  in tutti i settori dell’economia italiana e la conferma della ripresa del ciclo degli investimenti, sembrerebbero indicare aspettative positive per gli imprenditori liguri che con qualche ritardo rispetto ad altri territori dovrebbero beneficiare della migliorata situazione economica generale. La percentuale di imprese rispondenti che intendevano assumere a gennaio è abbastanza significativa, anche se non è possibile confrontarla con periodi precedenti.


Passando all’analisi delle previsioni trimestrali, esse riguardano un numero di assunzioni pari a 27.310 di cui 7.290 (26.7%) nell’industria e 20.020 (73,3%) nei servizi. Considerando i settori il maggior numero di assunzioni riguarda i servizi alle imprese che, con il 26,4%, superano il turismo 19,5% e l’industria in senso stretto  18,1%. A seguire il commercio con il 14% i servizi alle persone con il 13,4% e le costruzioni  con l’8,6%.

Il 68% (quasi 7 su 10) delle assunzioni si riferisce ad imprese con meno di 49 addetti, il 17% delle assunzioni del trimestre è previsto da quelle con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 249 mentre il 15,2% da quelle di dimensione superiore.

Disaggregando l’industria e i servizi alle imprese si evidenzia come la specializzazione territoriale influisca sulla composizione delle assunzioni a livello di attività economica. Nel primo caso circa la metà si concentra su tre comparti: industrie meccaniche ed elettroniche (1.720 assunzioni), seguite da industrie alimentari delle bevande e del tabacco (1.070) e dalle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (860). Vanno notate inoltre le 320 assunzioni per ciascuno tra Industrie chimico-farmaceutiche, della plastica e della gomma e industrie della lavorazione dei minerali non metalliferi ed estrattive. Per i servizi alle imprese, a conferma di quanto affermato in merito alla specializzazione territoriale un buon numero delle previste 7.200 assunzioni (2.640) si riferisce a servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio, seguiti dai servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (tra cui le agenzie di viaggio e tour operators) con 2.270 assunzioni. Al terzo posto si registrano le 1.150 assunzioni previste nei servizi avanzati a supporto delle imprese, probabilmente segnale della crescita dell’industria 4.0 e del conseguente sviluppo di nuove competenze richieste alle imprese.


 

LEGGI L’INDAGINE in pdf

11/03/2018    Claudia Sirito

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