Presentato “Superlavalle”, il progetto ciclopedonale della Valpolcevera

Una mobilità attiva e sostenibile aperta a tutti, pedoni e ciclisti, lungo i 14 km di percorso tra la Fiumara e Pontedecimo, in connessione con il Cerchio Rosso del Parco del Polcevera e le future “ciclabili universitarie”. Una pista ciclopedonale di 14 km di collegamento tra la Valpolcevera e le sue delegazioni con il centro di Genova, attraverso un’infrastruttura dedicata alla mobilità attiva, sicura e sostenibile; “SuperlaValle”, è questo il nome del progetto dell’associazione culturale, sportiva e ambientalista Liberidimuoversi, presentato a Palazzo Tursi. L’itinerario della pista ciclopedonale “SuperlaValle” partirà dalla Fiumara per concludersi a Pontedecimo, con una lunghezza complessiva di circa 14 chilometri.

La progettazione prevede una realizzazione per tre lotti funzionali: Fiumara Cerchio Rosso – Rivarolo; Rivarolo – Bolzaneto – San Quirico; San Quirico – Pontedecimo. Il tracciato si sviluppa lungo la Valle e garantisce la connessione con il progetto del Cerchio Rosso, inserito all’interno del futuro Parco del Polcevera, e con le principali polarità urbane, paesaggistiche e turistiche come, ad esempio, i Forti di Genova, i Santuari della Madonna della Guardia e di Coronata, la Fondazione Ansaldo, l’Abbazia del Boschetto, Villa Serra di Comago. Il percorso collega inoltre le diverse stazioni ferroviarie (Sampierdarena, Rivarolo, Bolzaneto, San Quirico e Pontedecimo) dove si prevede la realizzazione di stazioni per il bike-sharing, cicloposteggi e colonnine per la ricarica delle e-bike; si potrà pedalare e camminare in tutta sicurezza, dato che il percorso si snoderà per la maggior parte in sede propria e protetto, lungo l’argine destro del torrente Polcevera, con pendenze minime.

Per la sua realizzazione i progettisti, l’architetto Enrica Maria Ferrari e l’ingegnere Emanuele Rossi, e l’associazione Liberidimuoversi hanno previsto l’utilizzo di soluzioni facili ed economiche (tracciati di vecchi percorsi pedonali, tratti ferroviari dismessi, zone esistenti con limitazione di velocità a 30 km/orari), ricavando spazio per corsie a doppio senso con una larghezza di circa 3 metri. Grande cura sarà posta al verde: la pista ciclabile, indicata con pannelli informativi, sarà valorizzata da fasce di verde, alberature e arredo urbano (panchine, fontanelle, rastrelliere portabici e così via); soprattutto, come accade in altre città del mondo, anche Genova avrà il suo parco lineare, grazie al recupero del binario ferroviario ormai dismesso che collega Trasta a Fegino. Lì nascerà un’area verde a contorno del percorso ciclabile, con giochi per bambini e panchine: un luogo dedicato alla socialità dei residenti e non solo.

Utilizzando i fondi messi a disposizione dal PNRR (150 milioni di euro di cui 3,5 milioni per il Comune di Genova), il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) si pone l’obiettivo di rafforzare la mobilità ciclistica finanziando, nelle 40 città che ospitano le principali sedi universitarie, la realizzazione di nuove ciclovie urbane e metropolitane (circa 600 km entro il 2026). Interventi indirizzati alla realizzazione di collegamenti ciclabili tra le sedi universitarie e i nodi ferroviari o metropolitani. A partire dalle prescrizioni ministeriali, l’Amministrazione comunale intende quindi portare a compimento un importante piano di estensione e completamento dell’attuale rete ciclabile genovese. Ovvero la realizzazione di un primo stralcio della “SuperlaValle” e, per rispondere ai requisiti del MIMS, di una serie di nuovi collegamenti e di ricucitura tra la rete ciclabile attuale, le principali sedi universitarie, gli istituti di ricerca, i poli scolastici e i nodi di trasporto cittadini.I 3,5 milioni di euro provenienti dal PNRR e ottenuti dal Comune di Genova per il rafforzamento della mobilità ciclistica saranno utilizzati, in quota parte, anche per il progetto “SuperlaValle”, un lotto del quale, ancora da individuare, sarà completato entro fine 2022.

“Questo è un progetto importante poichè tutti devono viaggiare e con un gruppo di persone che amano il territorio e la vita sana abbiamo creato un’associazione che ha permesso la realizzazione di una bozza progettuale per questa pista”, dichiara Gregorio Rosa, presidente dell’associazione Liberidimuoversi, “che permette di spostarsi in un modo sicuro e sostenibile. Un primo progetto prevedeva l’idea di utilizzare un binario dismesso tra la Centrale del Latte e Campi; abbiamo proposto questa idea a Marco Bucci cinque anni fa quando era candidato sindaco e si è detto subito entusiasta. La nostra idea necessitava di fondi e le aziende Hitachi, Coop ed Istituto Italiano di Tecnologia hanno deciso di sostenerci; abbiamo realizzato un progetto preliminare avanzato e lo abbiamo donato al comune che lo ha accettato. La collaborazione di diverse realtà ha reso possibile tutto questo e ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuti”.

Parole simili da parte di Valentino Zanin, dirigente Smart Mobility del Comune di Genova :”Il lavoro in questione prevede lo sviluppo di altre piste senza dimenticare la Valpolcevera; questa è una zona importante ed il progetto recupera porzioni di territorio per lo sviluppo delle attività legate al tempo libero. Ci sarà una riqualifica del territorio per avere un’accessibilità ecosostenibile; sarà inoltre un’occasione per ristrutturare una zona importante della città installando servizi di bike sharing. Il percorso è lungo 14 chilometri ed ha in sè situazioni molto diverse tra loro; la città cresce velocemente e avremo un recupero di vecchie infrastrutture senza dimenticare Corso Perrone. Questa sarà un’occasione importante per rivedere la qualità degli spazi con nuove ripiantumazioni; il disegno della pista risponde alla sostenibilità riqualificando zone importanti della città. Verrà inoltre sviluppata la connessione tra sentieri usati per il trekking ed il ciclismo che si sviluppano su due versanti della valle incentivando la mobilità e facendo conoscere il territorio”.

“Con questo progetto abbiamo il recupero di aree dismesse e la sicurezza delle persone è fondamentale per gli spostamenti dovuti allo sport ed altre attività”, sottolinea l’assessore all’urbanistica del comune di Genova Simonetta Cenci, “senza dimenticare l’integrazione con il Cerchio Rosso e la Green Factory. Il Cerchio Rosso permetterà di legare la zona industriale di Genova ed integrato con quest’opera si darà alle aree del territorio un valore importante; chi usa già la bicicletta conosce il territorio e può collaborare. Con questo progetto si ha la valorizzazione di aree dimenticate che saranno messe in sicurezza attraverso la rigenerazione urbana; la lunghezza ed il valore del Valpolcevera saranno notevoli”.

“Occorre guardare la città e ripensarla”, afferma Gianni Armani, amministratore delegato di Iren, “poichè l’abbandono di certe aree ha in sè poca sicurezza. Il nostro piano industriale è vicino al territorio e contribuire a progetti per la valorizzazione delle aree in cui siamo è fondamentale; abbiamo impiegato 1,6 miliardi per riqualificare i centri urbani ed alcuni immobili della pubblica amministrazione. Il progetto in questione ci piace molto poichè è legato da un patto importante con le infrastrutture essenziali per la vita della città; tutto ciò è in linea con il nostro piano strategico a sostegno della municipalità e la mobilità sostenibile è una delle nostra finalità. Siamo già presenti in Valpolcevera con la mobilità pubblica elettrica e questo lavoro si aggiunge ai nostri progetti”.

“Questo progetto è un lavoro di rete che può migliorare il tenore di vita delle persone”, evidenzia il  presidente di Coop Liguria Roberto Pittalis, “ed è in linea con la nostra missione sul territorio che comprende anche la tutela dell’ambiente. Appoggiamo la mobilità sostenibile e l’impegno verso l’ambiente è fondamentale perchè siamo un’azienda del territorio; abbiamo un impegno a tutto tondo tra cui un progetto per la ripiantumazione degli alberi. Il lavoro in questione unisce associazioni, istituzioni ed aziende del territorio; lavoriamo tutti insieme per qualcosa che coinvolge tutta la città. La pista valorizza una zona fondamentale di Genova ed il progetto è in linea con la visione della cooperativa, migliorare la vita delle persone, i loro consumi e gli stili di vita; in questo modo sarà valorizzato l’ambiente ma occorre tutelare i luoghi dove viviamo attraverso la riduzione di CO2 che porta benefici fisici. Abbiamo inoltre sponsorizzato un’attività di car sharing e sistemato colonnine per ricaricare le auto elettriche”.

“Lo sviluppo della mobilità integrata è per noi importante”, ricorda Andrea Razeto, Head of CSR and Sustainability Hitachi Rail, “e l’iniziativa mi piace perchè entra in cosa facciamo con i nostri dipendenti. Spostarsi in città con la bicicletta è molto bello e si può fare cultura anche in questo modo; ridurre i mezzi privati è fondamentale ed occorre valorizzare queste modalità di trasporto. La pista sarà in totale sicurezza e l’associazione ci ha proposto questo progetto a cui abbiamo aderito volentieri; in seguito il lavoro è stato presentato all’amministrazione comunale che lo ha apprezzato molto”.

“Questo progetto è legato alla Green Factory”, commenta Massimiliano Gatti, direttore dei servizi tecnici IIT, “e per noi la mobilità è molto importante soprattutto sul territorio di Genova e della Valpolcevera. La mobilità elettrica e leggera sono fondamentali e ci piace molto l’idea di creare qui una nuova Silicon Valley”.

“Questo è un piano importante che si realizzerà poichè a Genova è già presente una strada tracciata per le piste ciclabili”, rimarca Enrico Musso, “e la pista di Corso Italia è strutturata in una zona di pregio. La riqualificazione è fondamentale e questa zona si riqualifica anche con la pista permettendo un salto di qualità notevole per la sicurezza”.

“Abbiamo fatto richiesta per tre milioni a fondo perduto e verifichiamo di poter integrare, come amministrazione comunale, questa cifra”, riprende l’assessore alla mobilità sostenibile Matteo Campora, “e con l’inizio dell’opera vorremmo avere le risorse necessarie a completarla, circa 6 milioni. Il progetto prevede il coinvolgimento della sponda destra e la connessione con la sinistra non dimenticando il legame con il Cerchio Rosso; siamo pronti a ricevere suggerimenti ed idee per migliorare il lavoro. L’iniziativa è partita dalle associazioni e dalle aziende della zona; il progetto ha in sè la costruzione della pista e la valorizzazione del percorso che è legato al Cerchio Rosso.

Sarà una pista ciclabile lunga che va da Fiumara a Pontedecimo e valorizza una zona che necessita di riqualificazione; tutto avrà un legame con la stazione Brin della metropolitana che ben presto avrà anche la stazione Canepari. Il progetto sarà legato al PUNS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) ed è frutto della collaborazione tra territorio, aziende ed associazioni”.

“L’iniziativa mi piace perchè viene dalle persone e funziona bene visto che tutto è più facile; la nostra città ha pochi spazi e le biciclette, a differenza delle moto, sono poco usate. Le biciclette hanno un valore importante per la mobilità cittadina così come per lo sport e ed un modo eco-compatibile per spostarsi; questo è un passo fondamentale per avere una città sostenibile ma non bisogna dimenticare il porto decarbonizzato. La collettività vuole un modo sicuro per muoversi con le biciclette e noi dobbiamo farlo; su questo tema non devono esserci scontri di alcun tipo. Dal 2025 avremo tutti i mezzi pubblici elettrici e tutto ciò si coniuga bene con il progetto dei Cinque Assi”, conclude il sindaco Marco Bucci.

SELENA BORGNA

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