Premio miglior giornalista della settimana: TONIA MASTROBUONI

PREMIO MIGLIOR GIORNALISTA DELLA SETTIMANA
Il premio “Miglior giornalista della settimana”, ideato dalla scrittrice Christine Delport du Terroir, verrà attribuito settimanalmente ad un giornalista o ad una giornalista della carta stampata, televisiva oppure on line sul web.

Il premio va a TONIA MASTROBUONI de “La Stampa”

PREMIO MIGLIOR GIORNALISTA DELLA SETTIMANA
Il premio “Miglior giornalista della settimana”, ideato dalla scrittrice Christine Delport du Terroir, verrà attribuito settimanalmente ad un giornalista o ad una giornalista della carta stampata , televisiva oppure on line sul web.
                                                     
IL PREMIO VA A TONIA MASTROBUONI DE “La Stampa”
(nella foto)
 

 
Durante una trasmissione televisiva, Tonia Mastrobuoni de “La Stampa”, inviata a Berlino, ha fatto l’osservazione più giusta e pertinente, in risposta alla domanda di un parlamentare greco di sinistra che chiedeva alla Bce di “annullare il debito” alla Grecia.
La giornalista Mastrobuoni , con molta intelligenza, confermando le sue conoscenze in materia di Economia e Finanza, ha risposto pacatamente che l’Unione Europea avrebbe anche potuto annullare il debito alla Grecia. Cancellare il disavanzo, come avvenne per certi paesi nell’immediato dopoguerra.
“Ma, alla fine – ha chiesto Tonia Mastrobuoni – chi paga ?”
E’ questo il problema. Se paga la banca centrale europea, sarà pur sempre la banca centrale greca che  dovrà metterci la sua parte. Il problema si mangia la coda…
Questo perché – e Tonia Mastrobuoni l’ha ricordato perfettamente – il Trattato di Maastricht non fu il punto di partenza dell’unione monetaria europea. Fu il punto di arrivo di un processo quasi ventennale, partito dalla denuncia agli accordi di Bretton Woods sulla convertibilità in oro del dollaro. Vi fu la crisi monetaria del dollaro all’inizio degli anni Settanta. Il marco – e la zona marco col franco belga-lussemburghese ed il fiorino olandese – si rafforzava sempre più a scapito del dollaro.
Per la Comunità Europea , venne varato il Piano Werner di convergenza monetaria.
Poi si decise il cosiddetto “serpente monetario” europeo, con la fluttuazione delle monete del 2,50 % al di sopra e al disotto della parità. La lira fluttuava entro un margine preferenziale del 6%, essendo moneta debole. Tutto  qui. 
Ritorno alla lira ? Ma certo ! Ma , alla fine, chi paga ? 
Forse, come direbbe Totò, la tartassatissima classe media, piccolo borghese, potrebbe esclamare:”E io pago!”
Questo detto per gli “smemorati di Collegno” che accusano l’euro di tutti i misfatti del mondo.
Guardate che per entrare nella moneta unica, abbiamo già pagato. Eccome.
Giustamente, Tonia Mastrobuoni lo ha ricordato per i greci.
Ma il suo discorso competente è valido per tutti i paesi dell’euro.
Piuttosto, una domanda: come mai – tra tutte le valute – la sterlina se ne sta’ per conto suo ?
Caro David Cameron: la Gran Bretagna partecipa alla Europa à la carte. Ma quando si deciderà ad ordinare il menu completo ? Forse mai…
Soltanto onori e niente oneri. Soltanto benefici , a seconda delle opportunità…
Altro che direttorio franco-tedesco!
Riformiamo pure l’Europa, come ormai invocano tutti. Ma non inventiamoci accordi inesistenti o trattati di fantasia. Comunque, tanti rallegramenti a Tonia Mastrobuoni , inviata de “La Stampa”.
 
Christine Delport du Terroir per “TRUCIOLI SAVONESI”
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