Poesia: La pace a Gaza

La pace a Gaza

La pace a Gaza
non arriva mai,
viaggia su camion di sabbia
e torna indietro coi morti.

Parola stanca,
pronunciata da chi non c’era,
da chi la usa come un vestito
per coprire la vergogna.

Ogni bambino che nasce
respira polvere e preghiera,
ogni madre raccoglie silenzi
tra vetri e cielo rotto.

I missili parlano più forte
delle parole di Dio,
e l’uomo – sempre lui –
firma la guerra col suo orgoglio.

Poi arriva qualcuno da lontano
che promette “una pace giusta”,
e intanto disegna confini
col righello sulle ferite.

La pace a Gaza
non è un trattato,
è un pane diviso a metà,
un pozzo che non si secca,
una scuola che riapre.

Forse tornerà,
ma non con gli eserciti,
né coi piani firmati da Trump o da altri.
Tornerà di notte,
nascosta nei sogni
di chi ha ancora il coraggio
di svegliarsi

أنطونيو النبيل

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