Pillole di Salute: Il virus delle “pari opportunità”

 
PILLOLE DI SALUTE di Giorgio Menardo
Da Il Letimbro
Il virus delle “pari opportunità”

 

PILLOLE DI SALUTE di Giorgio Menardo

Giorgio Menardo da Il Letimbro

Il virus delle “pari opportunità”

“Il 3 luglio scorso sul Journal of the American Medical Association è stato pubblicato un editoriale sulla necessità di sostituire il pap test con l’esame molecolare di laboratorio che identifica la presenza del Papilloma Virus  Umano (HPV).

Il pap-test, cosi chiamato in onore del suo inventore, dottor Papanicolau, consiste nell’osservazione al microscopio di cellule prelevate, con spazzola, sul collo dell’utero e con- sente di individuare lesioni precancerose e di rimuoverle con interventi mini invasivi, effettuati ambulatorialmente, che lasciano inalterate tutte le funzioni dell’utero comprese eventuali gravidanze. Dagli Anni ‘50 del secolo scorso, il test ha salvato milioni di donne in tutto il mondo. L’editoriale ribadisce la netta superiorità della ricerca dell’Hpv sulle cellule del collo dell’utero rispetto al pap-test dato che il 99% dei cancri del collo dell’utero é dovuto all’ Hpv.

Il Piano nazionale di prevenzione italiano prevede che entro il 2018, alle donne invitate dalle Asl a fare il test di prevenzione del cancro del collo dell’utero a partire dai 30-35 anni (a seconda delle Asl), venga eseguito come test primario la ricerca dell’Hpv e contemporaneamente vengano allestiti preparati per il pap-test tradizionale, che verranno esaminati solo nei casi Hpv positivi. L’esame del pap- test tradizionale servirà per decidere le successive tappe diagnostiche e terapeutiche. Le donne negative alla ricerca dell’Hpv verranno invitate a un successivo controllo dopo 5 anni. Per le donne di età inferiore a 30-35 anni è ancora raccomandato il pap test tradizionale perché in questa fa- scia di età l’ infezione da Hpv è molto elevata ma 9 su 10 si negativizzano spontaneamente: la positività in questo caso non ha nessun significato dal punto di vista oncologico e, dimostrarla, creerebbe allarmi ingiustificati.

L’ospedale di Savona fu fra quelli che parteciparono allo studio pilota italiano, oltre 10 anni fa, sulla identificazione  dell’Hpv abbinato al pap-test, quindi ha un ottima esperienza in materia.


Questo test nella nostra città è utilizzato per le donne dai 30 ai 64 anni. Il registro tumori degli Usa ci dice che i cancri da Hpv sono ogni anno 19mila nelle donne e 12mila negli uomini. Questo è un punto sul quale fare chiarezza: per anni si è pensato che il virus Hpv causasse tumori solo nell’apparato genitale femminile, che per la sua conformazione anatomica è più colpito, ma quello maschile non ne è indenne. Il maggior numero di tumori provocati dall’Hpv nei maschi è però a livello della gola e della parte posteriore della lingua, cosa che fino a pochi anni fa non si sapeva.

Dall’ignoranza della quasi uguale vulnerabilità dei due sessi deriva l’iniziale proposta del 2006 di offrire la vaccinazione anti Hpv solo alle femmine nel loro 12° anno di età, mentre oggi viene proposto gratuitamente anche ai maschi. Attualmente è disponibile un vaccino che protegge da 9 tipi Hpv, quelli più pericolosi, assicurando una protezione completa praticamente contro tutti i tumori provocati da questo virus e contro i condilomi acuminati, lesioni benigne ma fastidiosissime. Il vaccino è sicuro ed efficace. E’ necessario però, per assicura- re la massima protezione, che venga somministrato prima di qualsiasi rapporto sessuale anche non completo: il virus è stato trovato anche sotto le unghie e in bocca. Questo non esclude dalla vaccinazione chi ha già avuto rapporti che sarà comunque protetto dai tipi di Hpv non contratti.

 Nella Asl Savonese tra i giovani attivamente chiamati (femmine a partire da quelle nate nel 1995 più tutti maschi e femmine nati dal 2004  in poi) hanno completato il ciclo (due iniezioni a sei mesi l’una dall’altra) il 60% delle ragazze e il 32% dei ragazzi.

“Il vaccino è gratuito per le ragazze nate fra il 1995 e il 2007, per i ragazzi nati fra 2004 e 2007.  Per altri con concorso di spesa di 70 euro.”

 

GIORGIO MENARDO da Il Letimbro

 
E’ in edicola il numero di settembre de Il Letimbro, un numero ricco di contenuti e di esclusive.


 

Il Letimbro di settembre, in occasione della Giornata del Creato apre con un’approfondita inchiesta sulla raccolta differenziata fra tutti i Comuni del territorio diocesano.

Un appuntamento annuale che vuole monitorare la situazione: quali sono i virtuosi e quali invece sono in ritardo?

In esclusiva un nuovo “caso” sulle case popolari di Arte e una pagina dedicata a due antichi complessi da recuperare il San Giacomo e il Sant’Agostino con importanti novità a riguardo. All’inizio delle stagioni sportive, spiccano anche due belle storie di calcio che riguardano una giovane e un ragazzo savonesi.

Ne Il Leggio esclusiva in apertura con l’intervista alla celebre pianista Cinzia Bartoli che celebra i suoi 40 anni di carriera. E poi gli studios a Stella, la mostra di Guglielmo Spotorno a Pozzo Garitta, la finale del premio Cronin, i 30 anni di Eleonora Molinari alla guida della Polifonica Cellese, la presentazione a Savona della Stagione del Carlo Felice, numerose e attente recensioni sugli spettacoli estivi e tanto altro!

Nelle pagine di chiesa gli ormai imminenti cambiamenti nelle parrocchie diocesane, in particolare nel territorio albisolese, le feste patronali, un approfondimento sui 50 anni dell’enciclica Humanae Vite e una testimonianza diretta del pellegrinaggio dei nostri giovani a Roma. Il Letimbro si trova in edicola, in molte chiese e alla libreria Paoline o si può ricevere ogni mese in abbonamento.

 

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