Perchè il fumo delle navi è nocivo
Per monitorare le emissioni inquinanti delle navi nei porti liguri sarà convocato un tavolo di confronto tra tutti i soggetti e gli enti coinvolti
Ripubblichiamo da Il Letimbro
PERCHE’ IL FUMO DELLE NAVI E’ NOCIVO
|
La settimana scorsa l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone in Consiglio regionale, in risposta a un’interrogazione dei consiglieri M5S Alice Salvatore e Marco De Ferrari, ha annunciato che per monitorare le emissioni inquinanti delle navi nei porti di Genova, La Spezia e Savona entro settembre sarà convocato un tavolo di confronto tra tutti i soggetti e gli enti coinvolti. Sui fumi nocivi Trucioli savonesi ripubblica un articolo del Letimbro di qualche anno fa del dottor Giorgio Menardo intitolato: |
PERCHE’ IL FUMO DELLE NAVI E’ NOCIVO Nella nostra città, da oltre un anno si discute sul possibile pericolo che le grandi navi attraccate nel porto, con i motori sempre accesi per alimentare i servizi a bordo, possono rappresentare per la nostra salute. Vorrei qui, riassumere quanto con certezza sappiamo sull’argomento. Nel 2012 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha classificato i fumi emessi dei motori diesel come cancerogeni di primo grado. Cancerogena viene definita una sostanza che può far sviluppare tumori nei soggetti esposti a tale sostanza. Vengono classificati di primo grado i cancerogeni più pericolosi. Questo documento ci dice che tutto ciò che esce dai tubi di scappamento dei veicoli da autotrazione e dai camini delle navi è cancerogeno di primo grado. L ‘Oms ha preso questa importantissima posizione sulla base di oltre 60mila lavori presenti nella letteratura medica mondiale che raccolgono esperienze, statistiche e indagini sperimentali che dimostrano in maniera inequivocabile un aumentato rischio di cancro nelle persone esposte a queste sostanze. Oltre ai gas emessi dai motori diesel (ossidi di azoto, anidride solforosa) l’attenzione dei ricercatori si è concentrata sulle cosiddette “polveri sottili” emesse dagli stessi. Le polveri sottili sono piccoli frammenti che hanno dimensioni di 2.5 – 5 -10 millesimi di millimetro (il diametro di un capello umano misura 60 millesimi di millimetro). Quando noi respiriamo, queste polveri sottili attraverso i polmoni passano nel sangue e raggiungono ogni parte del nostro corpo producendo danni importanti: poiché rovinano le pareti delle arterie sono responsabili di arteriosclerosi, ictus del cervello, ipertensione, infarti del cuore, e prima ancora di asma, di bronchiti croniche, di cancro del polmone e di altri tumori come dello nel documento dell’Oms. I danni prodotti da queste polveri sottili sono stati studiati in tutto il mondo con particolare attenzione alle emissioni dei motori delle navi. Perché l’attenzione degli scienziati si è concentrata su questi motori piuttosto che su quelli delle auto? Perché i motori delle grandi navi producono una quantità enormemente superiore di prodotti inquinanti sia per la potenza dei loro motori che per l’uso di carburanti molto più inquinanti. Questi studi, condotti dalle più prestigiose istituzioni scientifiche internazionali, hanno consentito di disegnare una mappa del rischio nella quale si vede chiaramente come la maggiore incidenza delle malattie causate dai fumi emessi dalle navi coincida con la presenza di grandi porti o comunque di grande traffico navale, mentre ne sono indenni le zone dove questo traffico navale intenso non c’è. Studi successivi, hanno dimostrato che la speranza di vita delle popolazioni residenti è tanto più ridotta quanto più alto è il tasso di inquinamento e che là dove con opportuni accorgimenti, l’inquinamento è stato ridotto la speranza di vita è aumentata. In parole semplici le persone che vivono in zone nelle quali l’aria è inquinata vivono di meno e vivono male perché affetti da quelle malattie, sopra citate, che ne abbreviano l’esistenza. Altri studi hanno dimostrato come l’inquinamento dell’aria riduca lo sviluppo dei polmoni nei bambini durante la fase dell’accrescimento con conseguenze gravi nella vita adulta. A questo proposito viene spesso citata l’esperienza di Pechino: quando nel 2008 per ospitare le Olimpiadi fu drasticamente ridotto l’inquinamento atmosferico si osservò che i bambini nati l’anno successivo avevano un peso medio superiore a quelli nati negli anni precedenti, a conferma di numerosi studi che avevano dimostrato la negativa influenza dell’inquinamento sullo sviluppo del feto durante la gravidanza. Poiché sappiamo con certezza che il fumo proveniente dai motori dalle navi nuoce gravemente alla salute e sappiamo con altrettanta certezza che esistono le possibilità tecniche per eliminarlo o ridurlo a livelli meno pericolosi: quel che si deve fare è ovvio. Giorgio Menardo da IL LETIMBRO E’ in edicola il numero di luglio |