Orfani del sole
ORFANI DEL SOLE
CIELO SOPRA FINALE: 1-15 APRILE 2015
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ORFANI DEL SOLE
CIELO SOPRA FINALE: 1-15 APRILE 2015
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Quanti di noi non camminano per strada con gli occhi fissi sul cellulare e hanno ancora l’abitudine di alzarli ogni tanto verso il cielo, avranno notato, dapprima come curiosità e poi con sempre maggiore inquietudine, lo strano intrecciarsi di “righe” lasciate da jet sfreccianti in ogni direzione, col risultato di un cielo simile alla vecchia definizione di carcere, da cui si vede “il cielo a quadretti”. Cielo a strisce lasciate da jet non identificati
L’italiano “medio” ti dirà che si tratta di aerei di linea e che le lunghe “righe” sono le naturali scie di condensa dei reattori. L’italiano “non medio”, invece, se vive ad es. a Finale, trova che il numero di aerei di linea che passano sulle nostre teste è di gran lunga inferiore, poiché perlopiù sono quelli che seguono le rotte da e per Barcellona e Nizza. E nota anche che le loro scie sono sì simili, ma si dissolvono quasi subito; mentre quelle di questi misteriosi aerei non solo non si dissolvono, ma si allargano a formare vere e proprie nuvole allungate, spesso da un punto all’altro dell’orizzonte, per sfaldarsi alla fine in un cielo lattiginoso. Allora, da cittadino che non considera i suoi interessi cessare nel raggio di un metro, ho cercato di capire lo scopo e la natura di questa generosa disseminazione di ignote sostanze sulle nostre teste. Ricerca non facile, perché, mentre su Internet in tanti dicono la loro, non ho trovato nessuna dichiarazione da parte delle “autorità” su un’operazione sotto, anzi sopra gli occhi di tutti, solo che abbiano la compiacenza di torcere il collo verso l’alto. Quando si degnano di esprimersi, lo fanno con sussiegosa ironia, incluso persino il “bastian contrario” Beppe Grillo, verso la fine del video (al 57’), smentendo lo stesso M5S …GUARDA Beppe Grillo
Comunque, il denominatore costante è che quelle “righe” si chiamano scie chimiche (chemtrails), sono presenti sui cieli di USA e Canada dagli anni ’90, e più di recente sui cieli europei dell’area Nato. La finalità, detta a mezza bocca, sarebbe quella di contrastare il riscaldamento globale appannando massicciamente i cieli per respingere nello spazio i raggi solari. Le sostanze chimiche irrorate sono sali di alluminio, bario, stronzio, manganese et al. Peccato che però di notte le nuvole, per l’effetto coltre, trattengono il calore del giorno, col risultato di notti più calde e quindi di una minore escursione termica giorno-notte. Le congetture sugli scopi di queste irrorazioni si allargano peraltro dagli esperimenti per dominare il clima e provocare a piacimento piogge e siccità, alluvioni, fulmini ed uragani, a fini militari, al piano di sfoltimento degli umani mediante sostanze chimiche atte a provocare scompensi psico-fisici di varia natura. Scie “false”, chemtrails Scie “vere”, da jet di linea
Chi volesse approfondire, si guardi come “incipit”, le dichiarazioni all’ONU di Rosalind Peterson (GUARDA), che denuncia l’impatto di queste nuvole artificiali, in forma di nanoparticelle, sull’agricoltura e sulle piante (di cui rallentano la sintesi clorofilliana), nonché sull’acqua che beviamo e, ovviamente, sull’aria che respiriamo; e, tra i tanti, il video che denuncia le relazioni tra questi strani voli e gli esperimenti Haarp (GUARDA). Se altri tristi esperimenti, tipo esplosioni nucleari sotterranee, si possono fare di nascosto, è impossibile celare questa congerie di jet, che, oltre all’evidente visibilità coram populo, partiranno pure da qualche aeroporto, col via libera delle relative torri di controllo, con piani di volo rispettosi delle rotte commerciali, quindi totalmente tracciabili. Inoltre, è in gioco una valanga di quattrini, necessari a far decollare decine, se non centinaia di jet, atti a spargere megaton di sostanze chimiche, aventi anch’esse un prezzo. Chi paga tutto questo? E a quali fini? La Peterson afferma che si tratta di esperimenti fatti da multinazionali private, senza controlli pubblici. L’altro video indica invece piani militari sotto ombrello politico. Probabilmente, sono vere entrambe le versioni. D’altronde, mi rendo conto di quanto sia ingenuo chiedere chiarezza a chi antepone gli interessi mercantili o di dominio planetario al benessere della gente, anzi a chi teme questo benessere in quanto foriero di consapevolezza e quindi di opposizione a piani di controllo, anche numerico, della popolazione. Voglio ora riportare quanto un ufficiale dell’Aeronautica militare (ovviamente in pensione) dice al riguardo: le scie di condensazione, quelle “vere”, si formano solo al disopra dei 6-8000 metri, dove ci sono le giuste condizioni di temperatura (≤ -40°C), umidità (≥ 70%) e pressione. Si tratta cioè delle quote di volo dei normali aerei di linea: ne ho scattate alcune foto, dove è ben chiara la brevissima durate delle scie, raffrontandole con le foto che ho scattato al cielo “a quadretti” delle scie”false”, che si formano a quote inferiori, dove cioè non dovrebbero esserci: basta vedere un aereo in decollo o in atterraggio. A conferma, si veda questo breve video (GUARDA) di un aereo a scie “false” il cui pilota s’è scordato di interrompere il rilascio delle sostanze! Tra l’altro, si nota che gli ugelli di uscita sono verso le estremità delle ali, ben lontane dai reattori, più prossimi alla fusoliera. O questo video, ripreso da un secondo aereo in coda (GUARDA). Il cielo che fu (nuvole a batuffolo)
Nei giorni precedenti le vacanze pasquali, il numero di chemtrails sul cielo di Finale ha raggiunto livelli tali da essere notati anche dai più distratti. Poi sono andati in vacanza anche i piloti, e nei giorni intorno alla Pasqua abbiamo potuto godere di giornate limpide come in passato (sono ormai un ricordo, però, quelle candide nuvole a contorni netti –“batuffoli”- che vedevamo fino ai primi anni ’90). Dopo la tregua di Pasqua, le scie sono riprese regolarmente, sia pur con ridotta intensità. Qualora foste ancora scettici, dedicate un’ora del vostro tempo a guardare questo video (GUARDA). Però tenetevi ben saldi alla sedia: apprenderete verità orribili su ciò che i padroni del mondo stanno macchinando nel vano inseguimento di soldi e potere. La bramosia è tale che non esitano a mettere a repentaglio la loro stessa esistenza e quella delle loro famiglie. E che dire dei piloti, consapevoli del danno che fanno all’umanità, come quelli che nell’ultima guerra bombardavano le nostre case? Nel video ascolterete la folle ammissione ad un congresso di geo-ingegneria presso la “prestigiosa” American Association for the Advancement of Science, San Diego, California, di uno dei relatori sulla dichiarata ignoranza degli effetti delle sostanze che stanno rovesciandoci sulla testa a tonnellate: “di cui dovranno preoccuparsi semmai i nostri nipoti”. Come dire: a noi che ce frega? Del resto è l’atteggiamento di chi propugna le centrali nucleari: le scorie se le ritroveranno i discendenti. Dopo di noi il diluvio. Tra l’altro, sembra che il diluvio interesserà già noi, vista la crescente frequenza e intensità delle catastrofi cosiddette “naturali”. Scie chimiche “patriottiche”
Dunque: ci hanno rubato i soldi, privatizzandoli, di fatto svendendoci ai banchieri; hanno svenduto le nostre aziende pubbliche migliori allo straniero, “per mettere i conti in ordine”; stanno privatizzando quanto era territorio demaniale; stanno privatizzando un bene fondamentale come l’acqua. Ora stanno privatizzando il cielo (o il Sole, se preferite) e modificando il clima, pur essendo vietato dai trattati internazionali, cedendo agli interessi di poche multinazionali agroalimentari (sementi OGM resistenti alla siccità e all’alluminio) e farmaceutiche (creando sempre più malati), alle esigenze di maggior conduttività atmosferica delle trasmissioni satellitari, ai sogni di onnipotenza dei militari? Guarda caso, i sali di alluminio (per giunta come nanoparticelle, ancor peggio del particolato sottile), sono fortemente igroscopici, depauperano le nubi dell’umidità naturale, provocando siccità e ricadendo al suolo in forma filamentosa. Abbiamo creato l’Unione Europea, che, mentre spesso vigila come un ragioniere pedante sulle quisquilie, tace, o peggio asseconda i piani delle multinazionali, divenendo di fatto il loro braccio legislativo, grazie al lavoro incessante di migliaia di lobbisti, mentre il Parlamento europeo è una vetrina di belle statuine senza potere, simulacro di democrazia. Spiaggia estiva?
Ma poiché “l’italiano medio” bada agli effetti più immediati, ho voluto segnalare il fenomeno delle scie chimiche al Comune e all’Associazione Albergatori di Finale Ligure, limitandomi a prospettare le ripercussioni più “sensibili” e locali attraverso un semplice ragionamento: se il “furto di sole” non cessa, ne soffrirà tutto il comparto turistico: che senso avrebbe venire in Riviera a prendere il sole, se ce lo oscurano non appena compare? Mi aspetterei un sussulto di dignità dei Comuni d’Italia, così come in atto con la lodevole levata di scudi contro il dilagare di sale slot, permesso dal governo. Il cielo non è riducibile ad un mero “spazio aereo”, appannaggio di jet più o meno legali, ma è proprietà della nazione sottostante, che infatti ha il potere di vietarvi il transito ad aerei “sgraditi”. Tanto più tali quanto maggiore il carico di sostanze chimiche sconosciute rilasciate in atmosfera. Ma il Ministero della Sanità e quello dei Trasporti cosa aspettano ad aprire un’indagine su questa aspersione di sostanze tossiche? Ne avrebbero piena competenza.O non lo possono fare perché fu autorizzata di soppiatto da passati governi, mentre i TG parlavano delle vicende berlusconiane? Marco Giacinto Pellifroni Finale Ligure, 18 aprile 2015
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