Operazione ninfea gialla. Il lato oscuro delle bocciofile

 
OPERAZIONE NINFEA GIALLA
Il lato oscuro delle bocciofile

OPERAZIONE NINFEA GIALLA
Il lato oscuro delle bocciofile
 

Nell’edizione Rai Tre Liguria delle ore 14 del nove luglio ho ascoltato una notizia che ha incuriosito: l’arma ha colpito nel ponente più ricco ancora una volta i malandrini, e le malandrine, con l’operazione che hanno chiamato Ninfea Gialla e fin qui nulla di strano, solo mi ha colpito il fatto che l’indagine sia scaturita dal sospetto di un anomalo aumento di domanda di servizi per il relax, meglio definiti dal loro diminutivo, in concomitanza di un torneo di bocce, almeno così riferisce il cronista.

Un inciso sulle fantasiose etichette che caratterizzano spesso le operazioni di polizia: più che Ninfea Gialla forse questa sarebbe stata meglio chiamarla Vecchietto Arzillo.

Tanto per mettere le mani avanti ribadisco che non sono un bocciofilo, in gioventù ho solo praticato sport con una palla, gestirne due o più è sempre stato per me troppo difficile, tuttavia l’accostamento mi ha colpito perché mi è venuto da domandarmi chi fossero i clienti stressati e bisognosi di massaggi che tra una accostata ed una bocciata hanno avvertito il bisogno, più che naturale, di rilassarsi.

Nulla di moralistico in questo intervento, si badi bene, forse sbaglierò ma credo che in un torneo di bocce l’età media dei partecipanti sia molto vicina alla mia ed allora mi tornano in mente le parole di un grande poeta e cantautore, caro a noi giovani di allora, quando chiedeva al vecchio professore cosa andasse cercando in quel portone.


Lo stesso autore ricordava che spesso gli sbirri e i carabinieri al loro dovere vengono meno ma non quando sono in alta uniforme e l’accompagnarono al primo treno; dura lex sed lex ed allora ecco questa ordinanza nel comune di….foto ma con privacy…. lecito e scontato nasce così il sospetto che l’avviso sia stato affisso nei pressi del locale bocciodromo; le sanzioni però mi sembrano un tantino troppo pesanti anche tenendo conto del censo della potenziale clientela infatti, sempre citando altri suoi versi, i trasgressori rischiano veramente di dilapidare mezza pensione solo per aver sperato di sentirsi dire micio bello e bamboccione.

A questo punto d’obbligo un avvertimento alle signore: se vi accorgete che il vostro compagno tornando dal dopolavoro sta perdendo quel poco che ancora restava del suo sempre più scarso entusiasmo non rallegratevene con un “era ora” ma controllate meglio, potrebbe infatti mancare dal bilancio familiare qualche spicciolo di troppo nel qual caso preoccupatevi: il vostro vecchio Lui o ha aumentato le spesucce quotidiane oppure gioca troppo a bocce, uno sport sicuramente sano e socializzante ma come in tutti gli sport non bisogna esagerare, specie ad una certa età.

Dimenticavo che sigarette, vino da poche palanche, gratta e vinci, e gli altri piccoli piaceri quotidiani del pensionato tipo sono tassati mente il gioco delle bocce, o meglio i suoi connessi, ancora no, ma forse il fisco ci sta pensando visto il successo che incontra infatti non a caso autorevoli fonti dell’eurocrazia, insieme a molti tra gli economisti più accreditati, sostengono che conteggiando nella ricchezza nazionale annualmente prodotta il volume d’affari di queste attività, che potremmo definire come complementari a quelle ludico ricreative per i meno giovani con tanto di codice ATECO, si diminuirebbe il rapporto deficit/PIL, ed addirittura lo spread, sempre lui, potrebbe ancora scendere!

Alla prossima.

              Hiselo

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