Omisisis: quanto ci costano i servizi alla persona?
Omisisis:
quanto ci costano i servizi alla persona?
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< questa volta il titolo scrivetelo voi > della Creative Commons Community degli OSTinati Onde evitare “fraintendimenti”, precisiamo da subito che siamo BEN a conoscenza della delicatezza dell’argomento di cui parleremo, come siamo ben consci dell’utilità e della necessità di accudire i ragazzi che non hanno la fortuna di usufruire del calore di una famiglia equilibrata. Come è nostro costume, vogliamo portare alla ribalta questo tema in quanto le cifre in gioco sono importanti e abbiamo la sensazione che forse sarebbe giusto provare a stimolare la ricerca di qualche soluzione di maggior qualità, più razionale ed efficiente. Tra le mille incombenze a cui una Amministrazione Comunale è soggetta, c’è quella, MOLTO DELICATA, di occuparsi dei minori che per vari motivi non possono essere accuditi dai rispettivi genitori; facendo in modo che essi divengano cittadini\e nonostante non possano usufruire dell’apporto educativo che una famiglia equilibrata potrebbe garantire. Per gestire questo problema, il Comune si avvale dell’operato di strutture private con le quali vengono stipulati dei contratti specifici. Già in un nostro articolo pubblicato il 20 settembre 2013 LEGGI QUI parlammo di questo argomento e da allora lo abbiamo tenuto “sotto osservazione” Di questi giorni sono le due Determine Dirigenziali (1146_2013 +Allegato A e 12_2014) che sottoponiamo alla vostra attenzione. Si tratta di una impegnativa di spesa totale di 566.298,66 euro per garantire 6 mesi di questo servizio. Il secondo semestre del 2013 ci è costato poco meno di 500.000 euro ciò significa che in un anno spendiamo solo per questo capitolo di spesa, INSERIMENTO MINORI, oltre un milione di euro. Dalle due Determine di cui sopra, ricaviamo che i minori seguiti sono 40. Abbiamo pensato di fare un prospettino riepilogativo indicativo che vi alleghiamo QUI 1 milione\40= 25000 euro l’anno a ragazzo COME ILLUSTRATO NEL NOSTRO PRECEDENTE ARTICOLO SI TRATTA DI RETTE DALLE CIFRE PROSSIME A QUELLE NECESSARIE PER INSERIRE UN RAGAZZO IN UN COLLEGE DI ELITE ALL’ESTERNO. Sicuramente si tratta di un lavoro molto importante ed impegnativo ma ci sembra che sia il caso di cominciare a ragionare su una serie di punti: Quanto di questa spesa, i diversi capitolati di accordo con le cooperative non lo specificano, è destinata a coprire i servizi di vitto e alloggio? Che livello di vitto e alloggio viene assicurato a questi ragazzi per giustificare un tale esborso di denaro? Quanti euro, invece, vengono spesi per il capitolo relativo agli interventi educativi? Quali attività vengono assicurate, dato che nessun documento lo specifica, per giustificare rette di questo importo? Si è valutato di utilizzare modalità di sostegno che sfruttino in modo più puntuale le risorse già presenti sul territorio, che agevolino l’inserimento dei ragazzi in famiglie già esistenti piuttosto che in strutture residenziali (con modalità simili, ad esempio, a quelle largamente utilizzate nelle social democrazie Scandinave)? Tutto ciò al fine non certo di risparmiare ma piuttosto di migliorare la qualità del servizio e allagare l’offerta di supporto ad altri soggetti svantaggiati, come le tante famiglie in difficoltà presenti sul nostro territorio. Se ritenete che queste informazioni siano interessanti e utili, contribuite anche voi a diffonderle e chi può fare o dire qualcosa ……………. lo faccia ! La Creative Commons Community degli OSTinati
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