Noli-Spotorno

Gli autori de “LA COLATA” ospiti di Augias e l’inutile “ricerca” di querele
Porticciolo che non sa da fare e potenzialità della Lega Navale
Subito un atto di coraggio e buon senso di Noli-Spotorno
Sul piccolo schermo è andato in onda uno spaccato che ci riguarda tutti da vicino

Gli autori de “LA COLATA” ospiti di Augias e l’inutile “ricerca” di querele
Porticciolo che non sa da fare e potenzialità della Lega Navale
Subito un atto di coraggio e buon senso di Noli-Spotorno
Sul piccolo schermo è andato in onda uno spaccato che ci riguarda tutti da vicino
 

Lunedi 4 ottobre, a RAI TRE, ore 12,45, rubrica “Le storie-Diario italiano”, nel programma di Corrado Augias è stato presentato il volume “La colata” alla presenza dei giornalisti Marco Preve (la Repubblica) e Ferruccio Sansa (Il fatto quotidiano) che del volume sono coautori con Andrea Garibaldi, Giuseppe Salvaggiulo e Antonio Massari.

La trasmissione televisiva è stata, tra l’altro, messa in rete anche attraverso il blog savonese Uomini Liberi.

Già due anni fa i coraggiosi giornalisti avevano pubblicato “Il partito del cemento”, editore sempre “chiarelettere”.

Augias interroga, approfondisce, vuol capire bene cosa sta ancora oggi accadendo con il cemento. Chi lo auspica, chi lo finanzia, chi lo concede e come; con tanto di fatti, nomi e cognomi. Non ci sono tutti, pare ovvio. Nessuno, fino ad oggi, ha descritto, approfondito tutte le tappe ed i meandri del “partito del cemento”, località per località.

Tra imprese edili, società (spesso subito sciolte a fine lavori), appalti e sub appalti, dagli artigiani edili, agli idraulici, agli elettricisti, agli arredatori, fino ai progettisti e direttori dei lavori. Ma anche proprietari delle aree, ante e post piani regolatori ed eventuali varianti.

A mio avviso, graduatoria, nomi, volumi, vani effettivi, oneri di urbanizzazione versati fornirebbero un affresco formidabile. Purché sia completo e non a campione, o solo per casi finiti alla ribalta. Tanti altri infatti hanno avuto più silenzio mediatico. Per le più svariate motivazioni. Penso, senza andare lontano, ad un paio di non lontane “ottime operazioni” nella mia, nella nostra Noli.

Scusate la divagazione. Torniamo alla istruttiva trasmissione-testimonianza di Corrado Augias. Al termine il giornalista-scrittore pone la consequenziale domanda: ”Ma nessuno vi ha mai querelato?” La risposta immediata, esplicita, di Preve e Sansa è stata “No”.

Il commento: chi non può rispondere o querelare preferisce (Andreotti docet) il silenzio, il ” muro di gomma”, con la speranza/certezza che prima o poi tutto passi. Nessuno ricordi. Cronache locali incluse. E, aggiungo io, magari con il benestare della Procura della Repubblica, come accadeva fino a qualche anno fa in questa provincia.

Vedi l’archivio di Trucioli Savonesi, cliccando su “Noli, intervento a gamba tesa”, oppure i numeri 120-124, 166 in cui parlavo di reati che vanno prescritti e del caso Niccoli, da me denunciato invano alla Procura della Repubblica. Senza neppure essere convocato, a chiarimenti, dall’allora capo dell’ufficio, Vincenzo Scolastico.

Ho letto, inoltre, di recente le sonore sberle a certi metodi di amministrare la giustizia ad opera del blog genovese Casa della Legalità di queste ultime settimane. Non sono a conoscenza se siano seguite querele o citazioni in sede civile. Non è fatto mio.

Ebbene, nell’intervista via Rai 3 di Augias si sono sentiti nominare ed abbinare i nomi di Claudio Burlando e Claudio Scaiola (sponsor politici del “Partito del cemento”?) come amici del e nel cemento. Anche di porti e porticcioli turistici. Oggi, però, forse non è più così. Ravvedimenti? Constatazioni? Divisioni?

Domande che mi pongo perché su “la Repubblica” di domenica 3 ottobre 2010, nella rubrica “il Salone Nautico)”, pagina X, leggo con piacere e sorpresa ciò che il Presidente Burlando contesta al Ministro Matteoli che auspica più porticcioli ….” Da noi, spiega, i posti barca non mancano, la Liguria ne possiede circa il 25% dell’intera costa italiana. Credo sia arrivato il momento di trovare un equilibrio per far si che anche i proprietari di un gozzo e chi vuole fare il bagno possano godere delle nostre spiagge. Una questione di limiti, insomma, limiti che se superati, possono creare problemi all’ambiente ed al paesaggio”.

Nell’ambito di un inserto promozionale sul turismo nautico di ottobre, Il Sole 24 Ore (Confindustria), riporta testualmente: “La Liguria è la prima regione italiana con maggiore numero di posti barca, 24.658, seguita da Toscana, Sardegna, Campania e Sicilia”.

Per Noli penso alla zona costiera tra lo scoglio di Gaverri sino al torrente Crovetto di Spotorno, ancora oggi vincolata in attesa di una improponibile struttura portuale che sul mare non potrà mai avere allocazione perché in contrasto con le leggi comunitarie in materia di siti protetti.

Tutti lo sanno, ma nessuno ha il coraggio di dire basta a palesi bugie/promesse. Basta perdere tempo e denaro pubblico. Coltivare illusioni medianiche. Basta riempirsi la bocca e le pagine con “sviluppo”. Quanto ne abbiamo già visto, di progresso falso, sulla terra natia. Distruggendo in buona parte la saggezza e l’eredità degli avi.

Una veloce, semplice modifica al Piano Regionale della Costa sul nostro golfo,e, di conseguenza di quello particolareggiato degli arenili di Noli (e Spotorno) favorirebbe la capacità operativa di Lega Navale (vela, scuola vela per tutto l’anno), wind-surf, alaggio per gozzi, spiagge libere attrezzate (il tutto favorito dall’esistenza di ampi parcheggi adiacenti a monte del sito).

A conferma ed a sostegno, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, nel caso specifico del porto di Noli Spotorno (bocciato dalla V.I.A. il 24/11/2004) scriveva quanto potete leggere nell’allegato di seguito riprodotto.

Carlo Gambetta

 

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