Mobilità sostenibile – Il trasporto ferroviario

IL VOLTO DELLA MEMORIA (Novantesima parte)

MOBILITA’  SOSTENIBILE
IL TRASPORTO FERROVIARIO

IL VOLTO DELLA MEMORIA 
(Novantesima parte)
MOBILITA’  SOSTENIBILE – IL TRASPORTO FERROVIARIO
(25 GIUGNO 2010)

Torniamo a noi e al nostro abituale confronto settimanale; se sei d’accordo, Aldo, io vorrei ritornare a discutere, anche oggi, sul tema della MOBILITA’ SOSTENIBILE, perché, stranamente, nelle nostre precedenti e lunghe dissertazioni, mai abbiamo fatto cenno all’argomento del TRASPORTO FERROVIARIO.
Se ben ti ricordi, questo problema, negli Anni ’60 e ’70 del Secolo scorso, è stato occasione di ampi ed articolati dibattiti; addirittura, si erano creati due schieramenti: l’uno, orientato verso il prevalente utilizzo dell’automobile e, di conseguenza, propenso alla nascita di un’articolata Rete Autostradale, l’altro, al contrario, orientato a valorizzare il treno e, quindi, prevalentemente favorevole all’ammodernamento della Rete Ferroviaria Nazionale.

In realtà, a mio giudizio, occorreva percorrere entrambe le strade, perché sono, ancora oggi, convinto che i due settori potevano convivere ed, anzi, essere, tra loro, complementari ed interdipendenti.

ALDO: Come ben sai, Alter, io facevo parte di questo secondo gruppo, perché ero e sono tuttora convinto che Treni, Tram, Metrò, sono mezzi che consumano meno rispetto alle Auto ed alle Moto, ovviamente in proporzione al numero di passeggeri; sostenevo , già in allora, che un’ Auto a Benzina , con una sola persona a bordo, consuma energia in misura nettamente superiore ai mezzi di trazione elettrica e, per di più, viene ad inquinare maggiormente.

Inoltre, ho evidenziato più volte, nei dibattiti pubblici, che un individuo, imprigionato al volante della proprio auto, non ha alcuna possibilità di dialogare, di leggere, di fare conoscenze o, più semplicemente, di riposare, per cui, durante il viaggio, viene, fatalmente, a cadere su di lui il dramma della solitudine esistenziale , se non addirittura, il bisogno di litigare periodicamente con altri conduttori d’auto, imputati, a suo giudizio, di sorpassi insensati o di invasione di strisce pedonali o di improprio utilizzo delle frecce e degli altri segnali veicolari!

ALTER: Tutto questo potrà essere vero, caro Aldo, ma ho l’impressione che tu abbia , ancora una volta, il difetto di guardare nostalgicamente al passato!

Come puoi, oggi, privilegiare il trasporto ferroviario rispetto al trasporto con automezzi?

Hai mai visto come funzionano, attualmente, i nostri treni?

Accetta il mio consiglio: vatti a fare un breve viaggio, magari percorrendo soltanto il tratto ferroviario Savona-Genova!

Ti renderai conto a quale livello sono giunti gli attuali veicoli di Treniitalia!

Sono diventati l’oggetto costante di barzellette e di battute umoristiche!

Ma non voglio cadere in un futile linguaggio umoristico ed, allora, parlando seriamente, voglio così descriverti l’ATTUALE SITUAZIONE DEL NOSTRO SISTEMA FERROVIARIO:

1) LA RETE FERROVIARIA E’, IN ALCUNE REGIONI ITALIANE, TUTTORA INADEGUATA E, PER DI PIU’, ESISTONO VISTOSI DIFETTI NELLA SUA MANUTENZIONE.

Potrei citarti, in proposito, il caso della STRAGE DI VIAREGGIO del 29 Giugno 2009, dove rimasero coinvolti e condotti, progressivamente, all’evento letale 32 passeggeri (25 italiani, 4 marocchini, 2 ecuadoriani, 1 rumeno).

Proprio in questi giorni, la Procura di Lucca ha rotto gli indugi ed ha tracciato il bilancio, seppur provvisorio, di un anno di indagini su questo tremendo disastro ferroviario; ma gli accertamenti sono tuttora in corso ed è, pertanto, prematuro avanzare delle previsioni sulle diverse responsabilità; è certo , comunque, che sono emerse evidenti lacune relative alla condizione della rete ferroviaria (dal sistema dei picchetti che servono per tracciare le curve, ai sistemi antisvio, alla condizione delle barriere protettive).

Ma, non voglio insistere oltre sulle vicende di questo tragico episodio.

Voglio, però, segnalarti la situazione, attualmente esistente, nelle gallerie della linea ferroviaria ad alta velocità ROMA-FIRENZE.

E ti cito, al riguardo, il tratto iniziale di un pregevole servizio giornalistico, a firma di Grazia Longo, comparso sul Quotidiano “LA STAMPA” in data 22 Giugno 2010:  

“Sirene che non suonano, telefoni per lanciare l’Sos che non funzionano, maschere a gas in armadi che non si aprono. Un incubo notturno? No, la realtà di quattro gallerie lungo la linea ferroviaria ad Alta velocità Roma-Firenze.
A rilevarlo è l’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria (Ansf in sigla), che ha svolto un monitoraggio su indicazione del procuratore Raffaele Guariniello da tempo impegnato sul fronte sicurezza dei nostri treni. Da un primo censimento dell’Ansf, poco più di un mese fa, è emerso che in tutta Italia 230 gallerie – il 67% del totale – sono prive del «piano generale di emergenza e di soccorso”
.

E più avanti:

“Anche perché il rischio è davvero elevato – sottolinea Guariniello -, siamo di fronte a una bomba orologeria. Finché non succede nulla siamo a posto, ma appena si dovesse verificare un incendio ci troveremmo di fronte a un disastro”.

ALDO: Hai finito , Alter? Quest’oggi parli soltanto tu e non concedi assolutamente Spazio Temporale a chi ti sta di fronte!

Mi sono permesso di interromperti, Alter, perché LE FERROVIE DELLO STATO, di fronte a queste notizie di stampa, hanno replicato che “le nostre linee sono le più sicure d’Europa e tra le più sicure del Mondo”.

ALTER: Ma è una replica assurda frutto di cervelli pervasi da un delirio paranoico di grandezza e di onnipotenza!

Lasciami continuare, per favore, e ti elencherò, in estrema sintesi, gli ALTRI TRE PUNTI NEGATIVI, che caratterizzano l’attuale NOSTRO SISTEMA:

2) LE CARROZZE FERROVIARIE SONO, IN GRAN PARTE, VETUSTE ED, IN OGNI CASO, PRIVE DI UNA CORRETTA GESTIONE; SONO, SPESSO, SPORCHE SINO AL LIMITE DELLA PIU’ TOTALE INCIVILTA’;

3GLI ORARI DI PARTENZA E, SOPRATTUTTO, DI ARRIVO STANNO DIVENTANDO DEGLI AUTENTICI OPTIONAL.

Se hai un po’ di tempo a disposizione, caro Aldo, vai ad intervistare, a caso, alcuni viaggiatori pendolari, i quali sono, purtroppo per loro, gli abituali frequentatori delle carrozze ferroviarie;

4) NON SONO AFFATTO GARANTITE LE MODALITA’ GESTIONALI E TEMPISTICHE NEL TRASPORTO DELLE MERCI, LE QUALI, A CAUSA DI QUESTE ANOMALIE, VANNO INCONTRO, IN ALCUNI CASI, A FENOMENI DI DETERIORAMENTO ED, ADDIRITTURA, DI AUTO –DISTRUZIONE.

ALDO: Condivido queste tue osservazioni, Alter, anche se alcune di esse mi paiono francamente esagerate e, quindi, poco attendibili.

Ma, forse, il tutto dipende dalle tue modalità di esposizione, che mi sembrano come al solito, enfatiche ed alquanto roboanti!

Ma, ammettendo pure l’esistenza delle anomalie, da te poc’anzi descritte, domandati perché tutto questo sta avvenendo nella nostra piccola ed amata Italia!

Ricordiamoci che il crollo qualitativo del trasporto ferroviario discende da ben precise scelte economiche e politiche, che hanno puntato costantemente all’incremento del trasporto mediante automezzi a trazione con carburanti fossili, con le notevoli e drammatiche conseguenze che giornalmente constatiamo e sulle quali abbiamo ampiamente dibattuto la scorsa settimana!

ALTER: Ma giunti a questo punto, cosa possiamo fare, Aldo? Quali altre scelte alternative possiamo proporre all’intera, nostra società civile?

ALDO: La risposta è relativamente semplice, Alter.

Occorre progressivamente AFFIANCARE AL FUTURO METODO DI TRASPORTO STRADALE MEDIANTE AUTOVETTURE A TRAZIONE ELETTRICA UN INNOVATIVO METODO DI TRASPORTO FERROVIARIO! IL TUTTO NELLO SPIRITO, NEI VALORI, NEGLI IDEALI DELLA GREEN-ECONOMY!

E’ ovvio che, in questa prospettiva, dobbiamo ripristinare l’ottimizzazione dell’intera rete ferroviaria, ma, soprattutto, è necessario ideare e creare nuove carrozze ferroviarie, che possano conferire benessere fisico e psicologico ai viaggiatori del futuro.

Vedi, Alter, noi non possiamo abbandonare ad un destino infausto il Trasporto Ferroviario; dobbiamo continuamente ricordarci che esso può contribuire a portare, nella nostra Società, un maggior numero di BENEFICI ed un minor numero di DANNI, rispetto alle metodologie di trasporto, sino ad ora adottate.

Come tu hai precedentemente fatto, ti elenco, in estrema sintesi, i BENEFICI CHE POSSONO DERIVARE AI CITTADINI DI OGGI E DI DOMANI DAL POTENZIAMENTO INNOVATIVO DEL TRASPORTO FERROVIARIO:

A) MAGGIORE SICUREZZA: ricordarti, in proposito, che i morti ed i feriti, causati da incidenti ferroviari (anche se eclatanti per la loro intrinseca drammaticità) sono numericamente assai inferiori, rispetto a quelli derivati da incidenti stradali;

B) MAGGIORE TUTELA DELL’AMBIENTE E DELLA SALUTE DEGLI INDIVIDUI, per il semplice motivo che verrà fornito un serio contributo per il raggiungimento dell’obiettivo: EMISSIONI ZERO;

C) MAGGIORI CONDIZIONI DI BENESSERE PSICOLOGICO INDIVIDUALE E MIGLIORAMENTO DELLE RELAZIONI INTERPERSONALI, perché potranno essere favorite le occasioni di vita collettiva;

D) MINORI COSTI PER OGNI INDIVIDUO E PER L’INTERA SOCIETA’;

E) ASSOLUTO RISPETTO DEI TEMPI INDIVIDUALI E COLLETTIVI (condizione essenziale per la nostra vita in collettività)

ALTER: Prendo atto, Aldo, ma…per raggiungere, nel concreto, questi teorici benefici, occorre partire da un presupposto assolutamente necessario, al quale tu poc’anzi hai fatto cenno e cioè l’ IDEAZIONE E CREAZIONE DI INNOVATIVE CARROZZE FERROVIARIE.

Puoi portare qualche esempio, a questo proposito?

ALDO: Certamente, Alter; ne ho almeno DUE; eccone la descrizione:

. PROGETTO SUPERTRENO ITALO : IDEATO DA NTV (NUOVO TRASPORTO VIAGGIATORI)

– IL PROGETTO PREVEDE 26 TRENI

– OGNI TRENO SARA’ COSTITUITO DA 11 CARROZZE ED AVRA’ UNA LUNGHEZZA COMPLESSIVA DI 200 METRI, OGNI TRENO DOVRA’ ESSERE ECO-COMPATIBILE (E CIOE’ COSTRUITO CON MATERIALI RICICLABILI AL 98 PER CENTO, CON CONSUMI ENERGETICI RIDOTTI DEL 15 PER CENTO E CON SPESE DI MANUTENZIONE RIDOTTE DEL 15 PER CENTO)

– LA VELOCITA’ MASSIMA SARA’ PARI A 360 Km/h

– LE CITTA’ COLLEGATE SARANNO:

TORINO (PORTA SUSA) – PADOVA (STAZIONE CENTRALE)

MILANO (PORTA GARIBALDI – ROGOREDO)

VENEZIA (S.LUCIA – MESTRE)

FIRENZE (SANTA MARIA NOVELLA)

BOLOGNA (STAZIONE CENTRALE)

ROMA (TIBURTINA OSTIENSE)

SALERNO (STAZIONE CENTRALE)

NAPOLI (STAZIONE CENTRALE)

– IN OGNI TRENO TROVERA’ SPAZIO UNA CARROZZA –CINEMA CON FILM IN PRIMA VISIONE

ALTRE DOTAZIONI: TELEVISIONE E POSSIBILITA’ DI CONNETTERSI AD INTERNET

– OGNI CARROZZA SARA’ DOTATA DEI NECESSARI COMFORT

– IN PARTICOLARE: I CARRELLI DELLE RUOTE NON SARANNO TRADIZIONALI, SOTTO I SEDILI DEI VIAGGIATORI, MA TRA I VAGONI, RIDUCENDO COSI’ GRAN PARTE DELLE VIBRAZIONI E DELLA RUMOROSITA’ A BORDO

– LIVELLI OCCUPAZIONALI: 900 UNITA’ DI PERSONALE (il 90 per cento UNDER 35)

                                               720 UNITA’ DI OCCUPAZIONE INDIRETTA

. PROGETTO ZEFIRO :

– IDEATO DA BOMBARDIER (HENNINGS DORF BERLINO) IN COLLABORAZIONE CON ANSALDO BREDA

PROBABILE SUA COSTRUZIONE : STABILIMENTO BOMBARDIER DI VADO LIGURE

– NON SONO STATI FORNITI DATI SUL NUMERO DI TRENI DA CREARE

– SONO PREVISTI DUE TIPI DI TRENO:

1° TIPO: A OTTO CARROZZE, LUNGO 202 METRI; IN ESSO POTRANNO TROVARE POSTO 600 PASSEGGERI OLTRE AL RISTORANTE.

2° TIPO: A SEDICI CARROZZE, LUNGO 402 METRI; IN ESSO POTRANNO TROVARE POSTO 1.200 PASSEGGERI OLTRE AL RISTORANTE E ALTRE ATTIVITA’ CREATIVE MULTIMEDIALI (MUSICA – FILM)

– LA VELOCITA’ MASSIMA SARA’ PARI A 360 Km/h

– OGNI TRENO DOVRA’ ESSERE ECO-COMPATIBILE; IN PARTICOLARE I CONSUMI SARANNO RIDOTTI SINO AL 50 PER CENTO, GRAZIE AD UNA SERIE DI SISTEMI DI CONTROLLO INTELLIGENTI, CHE VANNO DALL’OTTIMIZZAZIONE DEI SISTEMI DI CLIMATIZZAZIONE ALL’APPLICAZIONE DEI PRINCIPI DELL’AERODINAMICA PER RIDURRE L’ATRITO DELL’ARIA.

INOLTRE, OGNI TRENO DOVRA’ ESSERE IN GRADO DI VIAGGIARE SUI BINARI DI TUTTA EUROPA CON DOPPIO SISTEMA DI ALIMENTAZIONE (A CORRENTE CONTINUA ED ALTERNATA)

– INFINE: OGNI CARROZZA SARA’ DOTATA DEI NECESSARI COMFORT

 

ALTER: Sono felice per quest’ultima notizia, Aldo!

Finalmente, anche a Vado Ligure, si potrà avviare una seria politica industriale, armonica con i principi della GREEN-ECONOMY e rivolta, soprattutto, a non offendere il nostro Mare.

25 Giugno 2010         ALTER e ALDO PASTORE

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