MIRACOLI, APPARIZIONI E SEGRETI

 MIRACOLI,
APPARIZIONI E SEGRETI

 

   MIRACOLI, APPARIZIONI E SEGRETI

 

Malgrado la “civiltà (o inciviltà) delle macchine”, il materialismo, l’edonismo dilagante, l’utilitarismo, il consumismo di massa  e lo strapotere degli apparati tecnico-scientifici e informatici che dominano ormai pressoché ogni ambito della nostra vita quotidiana (come potremmo ormai fare a meno, per esempio,  dei supermarcati, dell’automobile,  della televisione, del cellulare e del computer?), sopravvive – e anzi pare che si diffonda sempre più, a giudicare dal numero crescente di pellegrini che si mettono in viaggio sperando in una qualche grazia o illuminazione verso  i santuari di Lourdes o di Fatima  o di Medjugorje o di Loreto o di Cascia o di altri famosi luoghi di culto – accanto alla fede nella potenza della tecnica, la fede tradizionale e popolare nella possibilità di quegli eventi (o interventi) soprannaturali, chiamati “miracoli” (dal latino mirari: ammirare, meravigliarsi). Naturalmente non tutti credono all’esistenza dei miracoli: è chiaro che per gli atei e gli agnostici si tratta o di fenomeni psichici e naturali che la scienza non sa ancora spiegare, o di vere e proprie allucinazioni o suggestioni di massa o di una singola o più persone particolarmente suggestionabili. 


Per chi crede, i miracoli si dividono in due grandi categorie: quelli visibili e quelli invisibili: sono visibili, per esempio, certe  guarigioni inspiegabili se non con una grazia particolare, invisibili sono miracoli come la transustanziazione eucaristica o quelli interiori come le conversioni, Ma qual è il significato teologico dei miracoli? Secondo il Catechismo della Chiesa cattolica ”Gesù accompagna la sua parola con segni e miracoli per attestare che il Regno è presente in lui, il Messia. Sebbene egli guarisca alcune persone, non è venuto per eliminare tutti i mali quaggiù, ma per liberarci anzitutto dalla schiavitù del peccato. La cacciata dei demoni annuncia che la sua Croce sarà vittoriosa sul ‘principe di questo mondo’ (Gv 12, 31)”. Se si dovesse giudicare secondo criteri umani, si direbbe che finora è stato “il principe di questo mondo” ad averla vinta sul Messia, dal momento che “quaggiù” i peccati continuano a essere praticati, né sono diminuiti i mali che affliggono l’umanità. Il male e i mali, dunque, continuano a sussistere, e, per quanto ci siano oggi dei rimedi per alleviare il dolore fisico, nessun rimedio umano (che non sia forse la follia) è stato ancora trovato per alleviare il dolore morale. 


Forse è per questo che tante anime semplici, o meno semplici, credono nella possibilità che i Santi e soprattutto la Madonna abbiano il potere di intercedere presso Dio Padre perché ascolti le loro preghiere, e vanno in pellegrinaggio a Fatima o a Medjugorje sperando in un intervento dall’alto che li illumini e li guarisca dai loro mali interni o esterni. Quanto al fenomeno delle apparizioni, la Chiesa è molto cauta: se ha dato il suo assenso ad alcune (Lourdes, Fatima, Loreto e a quella di Nostra Signora della Misericordia di Savona, come a quella della Guardia, di Genova…) lo ha negato ad altre, tra cui proprio a quelle di Medjugorje. Ma tant’è, la devozione popolare non sa che farsene delle cautele ecclesiastiche e dottrinali e crede che a parlare ai veggenti sia proprio la Vergine Maria, la quale, appunto, parla (evidentemente nella loro lingua) raccomandando l’uso di cinque strumenti per vincere le tentazioni del demonio:

1) il Rosario,

2) il digiuno al mercoledì e al venerdì,

3) la lettura delle Sacre Scritture,

4) la confessione, almeno una volta al mese,

5) l’Eucarestia, possibilmente tutti i giorni. Tutto qui? Non bastava osservare i tradizionali precetti della Chiesa? C’era bisogno di un intervento sovrannaturale della Madonna per richiamare i fedeli a queste note pratiche devozionali?


Lo strumento più innovativo,  riguardo ai cattolici,  a me pare la lettura della Bibbia; ma va anche detto che non è uno strumento privo di rischi, soprattutto là dove il Vangelo parla dei falsi profeti; però non mettiamoci ora a discutere con la Madonna, tanto più che, forse per evitare inutili dispute teologiche e dottrinali, ha affidato alla veggente Mirijana Drao Icevic ben dieci segreti con la consegna di rivelarli all’umanità solo tre giorni prima del loro verificarsi, designando come portavoce il padre francescano Petar Ljudicic. Si può comprendere come per i protestanti queste apparizioni con annessi messaggi segreti all’umanità, contraddicano in radice il concetto stesso della rivelazione avvenuta solo tramite i profeti, i Vangeli e le lettere apostoliche. La Chiesa ortodossa, da parte sua, ammette la possibilità di apparizioni mariane, ma nega attendibilità ai messaggi segreti rivelati a bambini o ad adolescenti, come è avvenuto, appunto, a Fatima, a Medjugorje, a San Sebastiàn de Garabandal in Spagna…Quanto a un laico come il sottoscritto ritiene di essere, questi fenomeni straordinari che sfuggono ai consueti parametri dell’intelletto attingendo la sfera del sacro e del numinoso, inducono a riflettere sui limiti dell’intelletto umano, su quelli del nostro linguaggio e sull’illimitata realtà che comprende i nostri limiti sensoriali, intellettivi, emozionali ed esperienziali. In altri termini: “Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quanto non sogni la tua filosofia”. Ma credo anche che i veri miracoli siano quelli invisibili che ci fanno comprendere la nostra fragilità, la  nostra debolezza, i nostri errori, la nostra finitudine, e quanto sia folle la pretesa di vivere senza dolore e senza sofferenza, e, soprattutto, senza riconoscere come parte di noi stessi anche il dolore e la sofferenza del nostro prossimo.

FULVIO SGUERSO

  

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