Mestieri in blue

 
iWORK Rubrica  di Sonia Cosco da IL LETIMBRO
Mestieri in blue:
opportunità di formazione per barman e marinai

 

Mestieri in blue:

opportunità di formazione per barman e marinai

 Professione “barman”: questo il possibile futuro a cui posso- no aspirare 12 giovani disoccupati grazie al progetto Sistema Liguria “Work in blue”, cofinanziato dall’unione Europea FSA 2014-2020. Work in blue prevede una serie di corsi, tra cui appunto quello per diventare barman e le 380 ore (di cui 80 di stage) si svolgeranno presso l’Istituto salesiano Madonna degli Angeli di via San Giovanni Bosco 12 ad Alassio.

Il profilo professionale prevede l’acquisizione di diverse competenze: Accogliere la clientela del bar, preparare e svolgere il servizio di caffè, bevande semplici o composte (cocktail). Ma non di solo Bloody Mary vive il barman. Dovrà infatti contribuire alla preparazione di piatti caldi e/o freddi, occuparsi di servire la clientela al banco o al tavolo, procederà all’incasso, svolgerà la pulizia delle attrezzature e si occuperà del rifornimento e della gestione degli stock. Il corso è destinato a 12 giovani e adulti disoccupati e persone in stato di non occupazione in possesso di uno dei seguenti titoli di studio: qualifica triennale IeFP; diploma di scuola secondaria superiore; laurea.


Le 80 ore di stage saranno svolte in azienda e al termine del corso gli allievi conseguiranno un attestato di qualifica: “Barista/ Barman”.

È possibile reperire altre informazioni sul sito www. villaggio.org. e presentare domande di iscrizione entro le 12 del 6 ottobre. Per l’ammissione i candidati dovranno sostenere delle prove attitudinali. Oltre a quello per barman, il progetto prevede altri corsi destinati a chi volesse intraprendere altri lavori “in blue”.

È previsto un corso per diventare marinaio di imbarcazioni di diporto, per imparare a destreggiarsi tra tecniche di navigazione e riparazioni, approdi e ormeggi, assistenza e cura delle persone imbarcate, sorveglianza delle imbarcazioni e servizi di accompagnamento per piccole crociere. 800 sono le ore previste anche per il corso di cuoco e di hostess/stewart del diporto. Quest’ultima figura è in grado di fornire servizi di assistenza e cura della clientela del diportismo nautico durante la permanenza a bordo e nelle fasi di transito turistico. Dovrà conoscere molto bene la lingua inglese e usare sistemi di segnalazione e telecomunicazione a bordo delle imbarcazioni.

Chi invece volesse diventare la figura che rappresenta l’azienda di accoglienza e il suo management, referente di ogni richiesta degli ospiti che vi alloggiano, potrà scegliere il corso di Guest relation. Opererà in imprese che offrono servizi di ospitalità e accoglienza turistica valorizzando la loro offerta e integrandola in modo coordinato con il diportismo nautico e il turismo su mare.

 

iWORK Rubrica su occupazione e opportunità di Sonia Cosco 

 IL LETIMBRO   E’ in  uscita nelle edicole il numero di ottobre

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