MARCHIONWAY

UN’ESCLUSIVA DI TRUCIOLI SAVONESI
International Contract of metalworkers (principio fondativo)
 MARCHIONWAY

UN’ESCLUSIVA DI TRUCIOLI SAVONESI
International Contract of metalworkers (principio fondativo)
 MARCHIONWAY
 

Fonti precarie ci hanno informato di quanto in appresso. Ogni riferimento a persone esistenti o fatti è pertanto puramente casuale.

  Si è riunita ieri a Vancouver l’assemblea dei “ Managers of the new way for welfare” denominata “Marchioway” che ha steso un futuribile progetto contrattuale d’azienda, già corredato da entusiastiche adesioni manageriali e governative (fazioni moderate) numerose.

In via preliminare si è discussa la questione dell’abbigliamento. I convenuti hanno concordato di passare al black knitting wool sweater (maglione scuro spesso accollato di tipo siberiano) per tutti i membri, in simbiosi col Presidente eletto per acclamazione, Mr. Marchionne, da indossarsi, senza cambio, per sei mesi consecutivi. Ciò al fine di segnalare il senso di effettivo global look of the new way. All’interno di tale look si è adottata la pettinatura alla De Michelis, con brillantina su coda ricciolante a caduta libera fini agli omeri.

         Tutti hanno potuto ammirare, giorni or sono, come, imperterrito, Marchionne abbia affrontato il Presidente degli Stati Uniti d’America, ispezionante le grandi officine Chrysler in camicia per il caldo dell’ambiente, standosene avviluppato fino al collo nel suo maglione, a mo’ di pretesca corazza polare; il che ha fatto scuola.

         I Managers, tra i quali spiccavano cinesi, giapponesi, bielorussi, turcomanni, texani e sauditi laici, pur essendo vasta la presenza di imprenditori lombardo-veneti, nonché del basso Piemonte, dopo essersi muniti dei pesanti sweaters, in un clima umidiccio da palestra, hanno dato inizio ai lavori su basi strettamente scientifiche, ponendo mano al futuro “International Contract of metalworkers “ che prevede il seguente principio fondativo:

PREAMBLE

“ La normativa contrattuale è posta a salvaguardia degli investimenti e della produttività, modelli cars desueti o consueti. Senza investimenti e senza produttività non v’è lavoro. Senza lavoro non vi sono lavoratori. Quindi la normativa che segue è a difesa dei lavoratori, come confermato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano che ha fatto pervenire il suo plauso, invitando le imprese ad andarsene fuori Italia, se ivi non capite nei loro patriottici intenti.

I sindacati dei lavoratori saranno poi liberi di aderire o non aderire al presente International contract.  

    Quelli che non avranno aderito non saranno riconosciuti quali controparti e nemmeno quali parti. I lavoratori ad essi iscritti saranno i primi ad essere radiati in caso di ridimensionamento, riduzione o spostamento territoriale delle aziende.”

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Art. 1 –Si stabilisce il principio del libero orario in libera azienda, sulla base delle ore 12 pro die, essendo completamente superato, in forza dei moderni mezzi di protesi strumentale ed apparati mediali, il principio delle otto ore e dovendosi adeguare l’impegno lavorativo operaio a quello dei dirigenti.

   Si precisa il solo limite del sonno: ogni lavoratore ha diritto a quattro ore di sonno (come attestato per se stesso dal Presidente del Consiglio Italia, manager per antonomasia) in ogni notte e ad un’ora pomeridiana.

  Questi diritti dei lavoratori sono inviolabili e l’azienda contravvenente sarà radiata dall’International committee of the new way.

Art. 2 – Il lavoratore ha diritto a due pasti da consumarsi durante l’orario di lavoro, comodamente trattenuto da apposito tavolo a incastro che gli consenta l’uso delle mani alla catena di montaggio , a mezzo di automatismi appropriati per l’assunzione del cibo.

Art. 3 –   Il lavoratore ha diritto ad un giorno settimanale di riposo, dalle ore 8 a.m. alle ore 9 p.m., il lavoro dovrà quindi essere ripreso e perdurare in notturna, con aumento –per tale fascia oraria- di una percentuale dello 0,5% della paga, diminuita delle ritenute alla fonte.

Art.4- Il lavoratore ha diritto a tre giorni di malattia durante il periodo invernale e ad un giorno di malattia durante le altre stagioni dell’anno, giorno che potrà anche essere diviso in tre parti di quattro ore ciascuna . Per le donne in stato di gravidanza, saranno concessi altri tre giorni di malattia ,quello del parto compreso, che però dovranno essere compensati con quelli ordinari per mezzo di adeguamento orario.

Art.5 – Viene mantenuto il diritto alle ferie annuali, da computarsi in una settimana di svago da trascorrere negli stabilimenti dell’azienda a ciò destinati in isole cilene del Pacifico, o in altre da indicarsi negli appositi regolamenti.

     I lavoratori saranno dotati di buoni per il consumo razionato e razionale degli alimenti e dei servizi. Il costo del trasporto aereo sarà ratealmente trattenuto sulle paghe mensili.

Art.5- Tutti i lavoratori hanno diritto di elevare proteste verbali attraverso gli appositi canali: all’uopo sarà installata una condotta metallica in condizione di far percepire la voce del lavoratore all’ufficio reclami dove sarà accuratamente registrata e quindi vagliata dal Director man of complaints department  che, se riterrà ammissibile la doglianza, ne darà notizia alla prima assemblea del C.d.A.

     I conseguenti provvedimenti saranno comunicati entro giorni trenta e contro di essi potrà essere proposto reclamo , entro 24 ore, al Presidente del C.d.A. che emetterà lodo conclusivo inimpugnabile.

Art. 6- Potranno essere assunti,per particolari lavorazioni nelle quali occorrono infime rifiniture micro digitali , anche soggetti minori , purché di età non inferiore agli anni cinque le cui paghe (di relativa entità) saranno

accantonate in appositi libretti aziendali da consegnare ai soggetti al               compimento degli anni 18, aumentati dell’interesse annuo dell’1%.”

           …….

Seguono una serie di altre norme di minor rilievo e si rinvia anche ad un successivo regolamento che disporrà i principi per i subregolamenti di ciascuna azienda la quale, però, sarà libera, nell’ambito dei principi di ordinarsi come meglio ritenuto.

    Il progetto sarà attuato, consentendolo la situazione politica, entro anni tre, ma i soci si riuniranno ogni anno per miglioramenti e suggerimenti reciproci.

    Abbiamo informato il vetero-compagno Pistarino di quanto sopra. Egli non si è meravigliato : “ Da quande ô l’è côeito ô PCI tüttô ô l’è pôscibile. Ma mi aûriè savé, stô Marchionne, che ô guagna 4 miliôi e 782.000 €uro (435 votte ciü de ün dipendente de Pomigliano) , cosse ne fa de tütti sti dinâe”?

     “Ma, scusa, li investirà in azioni delle grandi società, farà contenta la sua famiglia con ville e benessere…”

     “Balle! Ô i tegne sotta a strapunta! Ô no l’è mancô bôn de accattâse ün vestī cômme ô se deve. Mia ün po’ ô Cavaliere, lē sci che ô sa spende i dinâe . Ville, macchine, cavalli e carosse, dôi vestii aô giôrnô –de saeia pe’ piaxe- e in ciü ô se accatta anche deputati, senatori , governatori e, daghela che te daghela, ô l’è sempre a galla : de’ dinâe ô se vedde cosse ô ne fa. E poi scüsa, tütti i ghe dan addossô, ma ô l’a raxôn: doppô avei passon magari due ôe côn Cicchitto, Brunetta, Gasparri, La Russa, Calderoli ( che ô porta e braghe giâne,côn a cravatta verde scintillô e e scarp de tennis! ), quande ô no gh’è anche Bossi côn ô Trota, cosse ti vôeu che ô fasse , ô se ne tôrna in villa e lì, come i greci invaxôi da côrte de Troia, ô ciônxa in mezô a üna môstra de cheûsce e de tettin, da fa perde ô cervellô a ün cappüççin.

(N.Bacigalupo-Eneide)

Côscì de neûtte ô se rifâ i ôeuggi , pover ommô!

    A me mi piace che si veda che ci ha i soldi e li spende, siamo tutti così noi italiani, li spendiamo anche quando non ce li abbiamo. Che è per questo che all’estero, malgrado tutto, ci vedono simpatici. Lui è contento che andiamo a metterci anche la FIAT, all’estero, altro che forza Italia, Italia de sôtta e de sôrva, lì la Fiat può lavorare di badda sensa tanti diritti e storti.

Marchionne, vatte ün po’ a ascônde, va, bravô,côn i to dinae e ô to magiôn! Armenô, vistô che ô gran capô ô l’è d’accordo côn ti, fatte prestâ ün vestī!”

       BELLAMIGO

          

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