Ma …diversi da chi?

 
SONO MALE GIUDICATI,
VENGONO CATALOGATI COME DIVERSI
 MA …DIVERSI DA CHI ???

SONO MALE GIUDICATI, VENGONO CATALOGATI COME DIVERSI

 MA …DIVERSI DA CHI ???

Li chiamiamo diversi, anormali o, nel peggiore dei casi malati. Gli epiteti con cui vengono additati diventano sempre più forti e assumono rilevanza nazionale, perché “frocio o ricchione” sono termini usati dai terroni mediterranei più puri fino ai più fieri padani. Ed è cosi che l’Italia e gli italiani si dimostrano uniti: uniti nell’ arretratezza culturale, nel disprezzo della minoranza omosessuale, di cui i ricordi passati e recenti sono ben vivi.

 

A nulla e poco vale la dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità, secondo cui l’omosessualità è una tendenza sessuale pari all’eterosessualità, l’accrescimento culturale generalizzato della cultura nella nostra società certamente aiuta il movimento omosessuale ad uscire dal ghetto e farsi riconoscere parte integrante dell’ evoluzione naturale.

Quindi nessuna malattia, ma un fattore genetico elaborato dalle natura che gli omofobi potranno tutt’al più definire  “bizzarro”. Sono tantissime le tesi che nel corso del tempo hanno tentato di spiegare l’omosessualità, come ad esempio chi crede che la sua origine abbia implicazione genetiche, chi pensa ad un disturbo della personalità, chi sostiene che nascendo sessualmente neutri, assume le proprie tendenze a secondo dei fattori della sua vita, classificando quindi l’omosessualità come opzione alternativa all’eterosessualità. Non è cosa da poco capire quale sia l’ipotesi più valida, perché se fosse il contrario avremmo risolto un dilemma che affligge molti e che francamente interessa a pochi.

L’omosessualità è diventato oggetto di studio a differenza dell’orientamento eterosessuale, il quale di per sé, è già stato assodato come naturale, per cui secondo la morale dominante possiederebbe l’esclusiva della naturalezza e della normalità grazie al pensiero collettivo stabilizzatosi nel tempo. Infatti per i più acerrimi conservatori, la natura stessa avrebbe decretato l’eterosessualità come unica tendenza sessuale perché consente la procreazione. Ogni altra inclinazione che non comprende l’accoppiamento di due sessi opposti viene considerato innaturale.


Proteste contro la Russia Omofoba

 

Ma chi secondo voi ha stabilito che la possibilità di procreare sia il criterio da seguire per definire se un orientamento sessuale sia naturale o meno, se non noi ??

Se ne deduce che noi non possiamo classificare la naturalezza di cose, persone o fenomeni seguendo criteri del tutto soggettivi, guidati dalla mentalità che al momento conviene o risulta più opportuna. Noi ci appropriamo di un diritto naturale e sentenziamo a nome della natura di cui conosciamo molte e troppe sfaccettature. Sarebbe più saggio a scanso di equivoci definire naturale tutto ciò che la natura mette in campo. E allora che dire se la natura offre un panorama vastissimo di specie animali in cui l’omosessualità viene normalmente praticata, allora anche l’omosessualità e da considerare’ un fenomeno normale. E chi se non noi amiamo fissare attraverso dei  “paletti” cosa corrisponde al concetto di normalità.

Ancora oggi in un mondo sempre più civile, moltissimi si interrogano se l’omosessualità è da riconoscere come normale orientamento sessuale o no. Qui scatta l’annosa questione sui diritti dei gay, diritti che spetterebbero a qualunque cittadino che vive e lavora, che conduce una vita dignitosa e contribuisce alla crescita del suo Paese. Frange di estremismo religioso, ideologico imprecano contro l’eguaglianza in termini di diritti e si scagliano anche con violenza qualche volta anche fisica e specialmente psicologica contro gli omosessuali. Ma vi è una parte di questo mondo civile che per i principi di cui sopra, ha già riconosciuto la possibilità di godere di qualche diritto giuridico, in molti Stati si è già arrivati al matrimonio e si discute la possibilità di adozione da parte di persone dello stesso sesso. Rispetto ad ieri ed a molti, molti anni addietro si sta tentando nuovi approcci perché non è un fenomeno dei tempi moderni e non è una moda degli ultimi anni, perché “ai nostri tempi non se ne vedevano” per il semplice fatto che venivano discriminati, subivano angherie e persecuzioni, e addirittura sbattuti in carcere. Ma una nuova rivoluzione cultural-religiosa sta travolgendo il modo di concepire questa minoranza, lasciando strascichi anche nell’ attuale realtà quotidiana.


 

Oggi, v’ è un crescendo di gossip quanto una curiosa tendenza di “sbirciare” con chi tizio va a letto, perché in base al partner con cui si accompagna si emette giudizi su di lui. Viene difficile pensare che interessi davvero con chi Leonardo, un Oscar Wilde o Michelangelo giacessero. A mio avviso gli omosessuali di oggi andrebbero valutati per le loro azioni, cosi come i grandi della storia vengono valutati per le loro opere.

Sono le parole a segnare il mondo e le azioni a cambiarlo. In una realtà sociale che si mostra giorno dopo giorno allo sfacelo è ininfluente sapere con chi si rintana a mezzanotte sotto le coperte. Fu un certo Leonardo da Vinci ad affermare che “Amor ogni cosa vince” vince le barriere, vince le etichette, i giudizi e gli ostacoli, vince il pregiudizio, vince in qualsiasi modo tenta di ostacolarlo. E solo l’amore che riesce a dare gioie e dolori. L’amore è unico e sovrano, non si perde e non muta mai, e sempre quello da secoli. Però quando si parla di un amore omosessuale non consentito, i paletti vengono nuovamente fissati, vietando la libertà di amare, come se fosse il peggior delitto. L’ amore quello vero non conosce sesso perché va dritto al cuore di che e ancora in grado di provarlo, non esistono amori di seria A e di serie B. Esiste soltanto l’amore libero.

P. A. Perino

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