MA CHISSENEFREGA!

MA CHISSENEFREGA! CARISSIMO BELLAMIGO
IO NON SONO BERLEGHISTA, NE’ COMUNISTA

MA CHISSENEFREGA! CARISSIMO BELLAMIGO
IO NON SONO BERLEGHISTA, NE’ COMUNISTA
 

Bene, questa settimana abbiamo ricevuto un’interessantissima e curiosa lezione di storia dal “compagno” Bellamigo.

Come in ogni storia resta in bilico la verità, perché dipende sempre da che bocca viene raccontata.

Detesto il fanatismo, detesto le etichette, detesto chi non mantiene le promesse. E di promesse non mantenute nel nostro paese ne sono state fatte tante, sia da una parte (ds) che dall’altra (sn).

Io non sono né del partito berleghista, nè di quello comunista, sono del partito degli “schifati”, ma se un’idea è buona, “chissenefrega” da che parte arriva!

Se è  vero che un futuro migliore si può ricostruire dalle macerie del passato, è pur vero che l’incapacità di stare al passo coi tempi che cambiano ristagnando nel ricordo del luogo comune dei “bei tempi”non porta da nessuna parte.

Se non fosse per il rilievo storico del sito di Montecitorio, un’ottima idea sarebbe sganciarci sopra una bomba nel bel mezzo del voto di fiducia (sperando siano tutti presenti!).

Sinceramente, chissenefrega di ciò che è stato, di chi ha pronunciato una frase o un’altra, chissenefrega di ciò che è stato e non può più essere vissuto: ciò che importa è adesso e questo adesso non va bene, non ci piace, non piace a nessuno.

Ricostruiamo con i nostri giovani in lotta, certo, ma quali? Chi sono? Quelli con il casco in testa che malmenano un finanziere, e vengono eroicizzati dai media per questo?

Come ricostruiamo? Aprendo le porte delle nostre città a “stranieri” che un giorno ci cacceranno fuori dalle nostre case demolendo la nostra storia?

Stranieri, non vuol dire solo cinesi o indiani che coi loro tanti soldi ci stanno “rubando” il commercio. Stranieri sono anche i nostri connazionali che vengono a dettar legge nelle nostre città (vedi cittadella porto di Loano o “rapallizzazione” Verzi).

I nostri vecchi loanesi chiacchierano, ricordano i bei tempi, ma dove diavolo sono quando costruiscono davanti alle loro finestre? A chi affittano i loro magazzini? Che educazione danno ai loro figli e ai loro nipoti? Che storia gli tramandano?

A parole sono tutti bravi, ma poi, ognuno “tira l’acqua al suo mulino”.

Marina di Loano

Ai pescatori viene promesso un posto barca a buon mercato e allora gli va bene la cittadella, ai proprietari immobiliari viene strapagato un affitto e “chissenefrega” da chi, l’importante è un’entrata più proficua, i loro figli, basta che abbiano il macchinone e sky, chissenefrega dove prendono i soldi, l’importante è che abbiano le “cose”.

Questa è la nostra società attuale, e l’abbiamo creata noi, ci piaccia o no.

Prendiamo coscienza di ciò, impariamo a cambiare le cose in casa nostra e forse, poi, se riusciremo a trovare quel briciolo di buonsenso andato in estinzione, forse si può tornare a parlare di ricostruire un’Italia migliore

Mi sembra che il “chissenefrega” sia molto diffuso nella nostra cittadina.

A quanto pare tutti si lamentano qui a Loano. Chi si lamenta del commercio asiatico, chi del turismo inesistente, chi dell’edilizia selvaggia,ma alla fine se ne fregano tutti!

Hanno fatto una mega-passeggiata, certo, una “sputacchiera” nuova, ne saranno felici i nostri turisti anziani, ma a che ci serve? Per me andava benissimo quella vecchia.

Hanno costruito un mega-porto, ma a che ci serve? A spostare quei brandelli di turismo che ci resta di 500 mt. Per lo meno il vecchio porticciolo non deturpava il paesaggio!

Hanno costruito una “grandiosa ” piazza, ma a che ci serve? Ad ammirare un grande albero di Natale per 20 gg l’anno? O a far stare più larghi i Cristi in processione? io sono atea…

Hanno fatto uno splendido spot pubblicitario per Loano, si sono dimenticati di dire però che “la torta di riso è finita“.”benvenuti a casa vostra“,  certo mia non la è più, da un pezzo.

In tutto questo i loanesi che ruolo hanno avuto? A qualcuno è stato chiesto se ciò era gradito? Alle votazioni si recano alle urne come capre e si fanno stringere la mano unta da uno e dall’altro cedendo alle solite promesse sperando che gli entri in tasca qualcosa.

Sono passati a raccogliere i 50 euro per le luminarie natalizie, ma nessuno si è offerto di darne 100 per avere un cavolo di festa di Capodanno! Siamo l’unica cittadina rivierasca a non avere un Capodanno in piazza, ma “chissenefrega”, abbiamo una bella piazza, un lungomare invidiabile e intanto poi, l’anno prossimo la festa la organizzeranno quelli della “cittadella”, e già. Perché “loro” otterranno il permesso di farla, noi loanesi no!

Massìiii, dai, abbiamo tutti il Suv e Sky, a Capodanno andiamo a festeggiare a Barcellona e del resto “CHISSENEFREGA”! Con due S certo, perché godo di licenza poetica e di libertà d’espressione!

 

Giambello 

 

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