Lungomare OK, merito di chi?

Finalmente terminato il cantiere che ha cambiato faccia alla passeggiata di Vado, da Zinola fino alla zona portuale
Lungomare OK, merito di chi?

 

Finalmente terminato il cantiere che ha cambiato faccia

alla passeggiata di Vado, da Zinola fino alla zona portuale

Lungomare OK, merito di chi?

Scontro tra l’amministrazione attuale e quella precedente:
l’ex assessore Illarcio risponde alle accuse della Giuliano

 Dopo quasi due anni di lavori Vado Ligure ha cambiato il proprio fronte mare, ma guai a dire che è stata una “passeggiata”. Giochi di parole a parte, non mancano le polemiche sulla riqualificazione della fascia costiera che da Zinola conduce a Porto Vado. Una serie di interventi che sono avvenuti a cavallo di due giunte comunali differenti, la prima guidata da Attilio Caviglia e la seconda dall’attuale sindaco Monica Giuliano. Ma se Vado Ligure dopo mesi e mesi di cantieri a cielo aperto potrà dare il benvenuto al nuovo lungomare, sul fronte politico si è riaccesa la disputa tra chi oggi amministra la città e chi ha avuto il compito di guidarla fino a maggio 2014.

 

Oggetto del contendere è l’accusa mossa dalla attuale giunta a quella precedente di “perpetrato immobilismo per cinque anni”, dichiarazioni che non sono andate giù a chi, come nel caso della passeggiata a mare, aveva lasciato ai successori tutte le premesse per portare a termine il progetto. “Ingenui forse, immobili mai – commenta l’ex assessore vadese all’urbanistica Enrico Illarciovisto che abbiamo steso il tappeto rosso gli affinché tutti gli interventi fossero realizzati nel migliore dei modi, senza contare che senza un partito alle spalle siamo stati ostacolati su tutti i fronti da Regione Liguria e Autorità Portuale.  Sul piano della realizzazione dei lotti per il water front, l’attuale amministrazione comunale non ha che operato nel segno della continuità, chi racconta il contrario o crede alle favole oppure fa finta di crederci e i vadesi se ne accorgeranno”.


 Non le manda a dire l’ex assessore sull’ operato di Monica Giuliano e soprattutto sulle accuse che così vengono respinte al mittente. Se però sul fronte politico riemergono vecchie scaramucce, su quello dei lavori si è arrivati quasi ai titoli di coda.

Una pista ciclabile a doppio senso di marcia, nuove aree verdi, panchine e illuminazione. Il tutto con un occhio al risparmio energetico, come nel caso dell’illuminazione a led, e uno alla bio architettura con un tocco estetico un po’ futuristico che non è passato inosservato ai cittadini. Insomma una città che grazie ai fondi legati al Programma operativo regionale erogati dall’Unione Europea e convogliati al Comune di Vado Ligure attraverso la Regione Liguria (in un anno su Vado sono stati spesi due milioni di euro per il lungomare del centro, mentre la parte di Porto Vado è costata 1,1 milioni) si è rifatta il look guardando al futuro.

 È partito, infatti, il conto alla rovescia per gli ultimi interventi che riguarderanno la riqualificazione di piazza Cialet sempre a Porto Vado e la parte a monte dell’Aurelia. “Ci stiamo avviando finalmente alla conclusione – afferma Fabio Gilardi, attuale assessore ai lavori pubblici – sia grazie ai nostri uffici che hanno lavorato senza sosta sia grazie alle ditte che hanno rispettato le consegne dei tempi, aspetto non così scontato in tempi come questi“. Insomma quasi tutti i cantieri sono ormai smantellati, per le polemiche, invece, i lavori sono ancora in corso.

 ANDREA GHIAZZA  da IL LETIMBRO

  E’ in edicola il numero di Febbraio

 

   

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