Loano

Delibere Giunta e Consiglio (22) – Albo pretorio in tempi di grave crisi
Il sindaco: anche i fuochi d’artificio qualificano la città
Loano ha varato il bilancio con qualche bugia di troppo
Provvidenziale “trucco di cassa” per parcheggiare 566 mila euro del “Simone Stella

Delibere Giunta e Consiglio (22) – Albo pretorio in tempi di grave crisi
Il sindaco: anche i fuochi d’artificio qualificano la città
Loano ha varato il bilancio con qualche bugia di troppo
Provvidenziale “trucco di cassa” per parcheggiare 566 mila euro del “Simone
 

Loano – Con la pubblicazione su Trucioli Savonesi n. 262 del 3.10.2010 avevamo anticipato l’intervento del Consigliere comunale Dino Sandre ( vedileggi). Ora, con l’affissione all’Albo pretorio e pubblicazione sul sito del Comune della deliberazione del Consiglio comunale n. 48 del 28 settembre 2010 che ha per oggetto la “Salvaguardia degli equilibri di bilancio e ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi”, pubblichiamo stralci delle dichiarazioni del Sindaco Angelo Vaccarezza, dell’Assessore al Bilancio Pietro Oliva e del Consigliere Avv. Elisabetta Garassini, capogruppo della lista civica “E’ LOANO”.

Dopo gli interventi dei Consiglieri Dino Sandre e Roberto Franco prende la parola il Sindaco Vaccarezza che dichiara: “Prima della replica tecnica, due parole di carattere politico, perché specie nell’intervento del Consigliere Sandre è un giudizio di carattere politico (?), come sempre con poche domande, ma ha fatto sostanzialmente dei giudizi (riferiti a fatti e dati contabili certi e inconfutabili. Ndr).

Ho scoperto (?) che noi non abbiamo rispettato il patto nel 2009, perché è stato detto, volevo sapere se poi magari in un intervento dopo mi chiarisce quando non abbiamo rispettato il patto nel 2009 e le sanzioni in atto che abbiamo in questo momento quali sono, perché mi devo essere veramente perso un pezzo dell’amministrazione della Città di Loano (sic!) e quindi vorrei capire quali sanzioni stiamo pagando, come non abbiamo rispettato il Patto nel 2009. (?)

Prendo atto che ritenete che i lavori in questo momento della città siano pochi, quando arriverà un cittadino a lamentarsi per i disagi della quantità dei lavori che stiamo facendo insieme, poi volevo segnalarvi del ritrovamento (?) di un milione di Euro nel bilancio (?) per poter integrare i 4 milioni di fondi FAS e comunque il fatto che nonostante questo, come dichiarato nel Bilancio di Previsione, noi teniamo comunque a tentare (allora è vero che lo sapeva – Ndr) di rispettare il patto, (?) nonostante il milione di euro.

Sul fatto poi di ritenere le spese inutili, no, continueremo a fare i fuochi d’artificio, a dare il contributo al carnevale, perché riteniamo che anche nei momenti di crisi le cose che qualificano e fanno intrattenimento nella città vadano portate avanti, spero che il Consigliere Puleo in questo caso la pensi come me”.  

Il sindaco Vaccarezza

Dino Sandre

Roberto Franco

L’Assessore Pietro Oliva interviene per una replica alle dichiarazioni e dare risposte alle domande fatte dai Consiglieri: “ … le Sovrintendenze che sono preposte a verificare l’alienabilità di un bene pubblico hanno risposto e hanno fissato nel 17 novembre 2010 la scadenza del procedimento, quindi di fatto noi dal 18 novembre 2010 possiamo procedere ad alienare. […] Il Consigliere Sandre ha, se non sbaglio, evidenziato che il 30% circa (?) dell’ammontare dell’alienazione viene di fatto parcheggiato (?) nelle casse comunali per l’anno solare 2010, ho capito bene? […] riportare due deliberazioni del Simone Stella e Leone Grossi, una dell’ 11 dicembre 2008 […] in cui si diceva: “di dare mandato agli uffici del Comune stesso di procedere all’asta pubblica per la quota di proprietà della Fondazione unitamente al Presidente pro tempore che espleterà tutte le pratiche burocratiche per la Fondazione ed alla relativa alienazione”, quindi di fatto c’è un rapporto fiduciario che emerge chiaramente, ma non basta, prosegue ancora: “ di dare atto che l’alienazione è avvenuta ed in proporzione al corrispettivo ottenuto il Comune di Loano provvederà a versare sul conto corrente bancario della Fondazione, la quota di sua competenza pari ad 1/3”, quindi non dice 3 giorni dopo o due giorni prima.(?)

Ritorno al Consigliere Sandre, ha citato la deliberazione del 31 agosto 2010 che casualmente (?) ho portato con me, anche perché di fatto è una deliberazione importante, […] invita l’intera macchina comunale a credere fermamente e a volere fermamente il rientro nel patto, quindi di fatto noi con questa deliberazione abbiamo voluto dare un imput, peraltro condiviso dal Sindaco, dall’Amministrazione, dai Dirigenti (?) e da quant’altro, […]

Vuole dire poche spese (?) e tante entrate, cerchiamo di ridurre le spese, abbiamo detto questo. Però non sarei così pessimista sui numeri di questa deliberazione, perché se potessi fare un paragone gastronomico, data l’ora non so se è opportuno (?), la deliberazione fotografa una situazione finanziaria come una persona che guarda un ristorante che ha solo due persone dentro alle ore 12 e giudica il ristorante e dice questo chiude, fallisce, però magari non sa questa persona che dopo un’ora arrivano 2 pullman con 100 commensali, quali sono i due pullman che arriveranno per compensare questa situazione deficitaria che giustamente lei ha evidenziato?[…] per cui di fatto se lei somma i 3 milioni, più 1.700 mila di Villa Italia, noi grosso modo potremmo esserci vicini, (?) quindi penso di avere risposto a questa cosa.[…] 

Per quanto riguarda i fondi di riserva, esattamente il fondo di riserva ordinario può arrivare al 2% delle spese correnti, per cui di fatto potrebbe arrivare a 303 mila, ad oggi il fondo di riserva ordinario è di 46 mila (?).

Le maggiori entrate, nota positiva, […] sono legati ad una assicurazione che abbiamo introitato, (?) quella legata alla Fondiaria per il noto piccolo (?) disastro che è capitato ad un immobile di proprietà comunale di Via Caselle, poi 100 mila euro per un maggior introito legato a Villa Italia che era stato sottostimato […]

Pietro Oliva

Elisabetta Garassini

Interviene quindi il Consigliere Capogruppo della lista civica “E’ LOANO” Elisabetta Garassini che dichiara: “ … ringrazio anche per il semplice esempio gastronomico che aiuta tutti a comprendere il Patto di stabilità, ai cittadini ed ai consiglieri. Non altrettanto invece posso fare per l’intervento del Sindaco, però non faccio nessun commento perché si commenta da solo.[…] Il Consigliere Sandre ha ampiamente illustrato, […] non si può non rilevare che in questo Comune le promesse che sono state fatte e soprattutto per quanto riguarda le opere pubbliche, non sono state realizzate, quelle che sono state inserite nei vari piani triennali nel corso del tempo sono state rinviate ad annualità successive, inizialmente per motivi esclusivamente all’Amministrazione, all’incapacità di programmare, a tante cose con i problemi di Patto di stabilità naturalmente legati ad un’esigenza anche di risparmio. […]

Certo non tutti i settori sono stati tagliati nella stessa misura, per cui il riferimento che faceva il Consigliere Sandre ai fuochi d’artificio, non credo che fosse un riferimento scorretto, non condivisibile, non è un giudizio sull’assessorato al turismo, ma è un giudizio nelle scelte che sono state fatte e nelle priorità che sono state attribuite ai vari assessorati. Per cui noi crediamo che in un momento di emergenza si doveva fare una chiara e trasparente comunicazione e non invece quello che è stato fatto, per cui anche tramite gli articoli di giornale si è sempre detto che va tutto perfettamente bene, che tutte le opere sarebbero partite, che Loano rispetta gli impegni presi, bisognava fare una chiara comunicazione, spiegare ai cittadini i sacrifici che si chiedevano e credo che in alcuni settori, ad esempio il settore del turismo, forse, anzi quasi certamente si potevano tagliare delle spese. Sono state tagliate molto di più sugli interventi sul territorio, per cui non credo che non sia non rilevabile, ad esempio in Loano, come la manutenzione delle strade non sia fatta e quindi esistono comunque delle priorità e non credo che la priorità siano i fuochi artificiali. […] 

Ci piacerebbe comprendere quali sono le motivazioni che inducono la Fondazione Simone Stella – Leone Grossi a non incamerare la sua quota di prezzo di Villa Italia. La Fondazione comunque ha uno Statuto, bisogna capire anche se per Statuto la Fondazione poteva fare questo. Noi leggeremo gli atti che lei ha citato, approfondiremo l’argomento, perché se questo poi si rivelasse un escamotage per fare sì che ci sia una maggiore entrata, è abbastanza comunque discutibile dal mio punto di vista.”

Segue la votazione per alzata di mano: Presenti n. 18 – Voti favorevoli n. 14 – Voti contrari n. 4 (Garassini – Sandre – Franco – Puleo).

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Riflessioni e domande

 

Il Sindaco afferma: “Ho scoperto che noi non abbiamo rispettato il Patto nel 2009… magari … mi chiarisce quando non abbiamo rispettato il Patto nel 2009… mi devo essere veramente perso un pezzo dell’amministrazione della Città di Loano…”.

Ma che faccia!” soleva ripetere goliardico Gilberto Govi.

Insomma, il sindaco Vaccarezza accusa il Consigliere Sandre di dire falsità. Dopo la nostra “prova di verità” possiamo certificare, pronti ad un giurì d’onore: è il Sindaco che fa affermazioni non vere! Onore alle istituzioni?

La prova? Invitiamo i lettori a leggere la deliberazione del Consiglio comunale n. 7 del 12 gennaio 2009, oggetto: Approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2009 e dei relativi allegati. (Leggi … come sopra già indicato).

 

L’assessore Pietro Oliva, fa spesso ricorso all’ironia, formula “strane” domande o si ritrova “casualmente” con documentazioni “ad hoc” nel rispondere alle domande dei Consiglieri, senza rispondere in modo chiaro e comprensibile. In molti casi a domande non ha dato risposte.

Chiaro il concetto espresso dal Consigliere Sandre e ribadito nel suo intervento dalla Capogruppo della lista civica “E’ LOANO” Garassini.

E’ evidente e inconfutabile che il 30% dell’alienazione di Villa Italia che compete alla Fondazione Simone Stella – Leone Grossi viene, di fatto, parcheggiato nelle casse comunali per l’anno solare 2010!

Un tentativo, un escamotage contabile per evitare il non rispetto del Patto di stabilità anno 2010? Il tutto, penso io, grazie ad un tacito accordo. Insomma un favore concreto al bilancio e al Comune.

E’ dovere del notaio designato al rogito di un atto di compravendita di indicare gli importi destinati ai venditori (al Comune euro 1.133.333,33, in ragione di 2/3 della proprietà e alla Fondazione euro 566.666,67, in ragione di 1/3 della proprietà) in base alle reali proprietà indicate negli atti di proprietà e trascritti al catasto urbano e gli acquirenti devono provvedere al pagamento in ragione delle quote di proprietà, sia al Comune che alla Fondazione.

Le delibere adottate dalla Fondazione (perché non sono stati indicati i numeri e le date?) e quanto letto virgolettato dall’assessore Oliva denotano che la prima (numero e data?) è finalizzata a “dare mandato agli uffici del Comune stesso di procedere all’asta pubblica per la quota di proprietà della Fondazione…” e la seconda (numero e data?): “di dare atto che l’alienazione è avvenuta ed in proporzione al corrispettivo ottenuto il Comune di Loano provvederà a versare sul conto corrente bancario della Fondazione, la quota di sua competenza pari ad 1/3”. Sembra che qualcosa non quadra ai fini di procedura contabile, specialmente di un Ente Pubblico.

Non è più logico e legittimo che gli acquirenti versino direttamente, tramite il notaio rogante, l’importo pattuito di 1.700 mila euro: al Comune di Loano in ragione di 2/3 (euro 1.133.333,33) e alla Fondazione in ragione di 1/3 (euro 566.666,67)? Quando l’assessore Oliva afferma “…ci era stato affidato, visto il rapporto fiduciario (?) che ci lega alla Fondazione” si riferisce ad atti ufficiali rogati o semplici affermazioni personali?

La risposta è importante per capire fin dove la procedura adottata sia o meno legittima. Una cosa è certa, gli euro 566.666,67 vengono iscritti come Entrate nel Bilancio comunale nel mentre, è chiaro, tale non sono perché sono soldi della Fondazione! Magari potrebbero spiegare tutto alla luce del sole, il presidente della Fondazione, Ferrari, e il funzionario comunale addetto.

La Corte dei Conti che parere darebbe sulla legittimità o meno della procedura adottata dal Comune? Siamo proprio sicuri che il Responsabile del settore finanziario e il Revisore dei Conti condividano anche per iscritto il curioso “escamotage”?  

E poi il fondo di riserva di 46 mila euro è al minimo previsto dalla legge! Cosa succederebbe se si verificassero esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelassero insufficienti?

 

Quando Vaccarezza ha avuto l’ardire di chiudere il suo intervento affermando “Sul fatto poi di ritenere spese inutili, NO, continueremo a fare i fuochi d’artificio…” è bene precisare che dalla lettura degli interventi dei Consiglieri non si riscontra l’affermazione “di ritenere spese inutili” bensì un invito ad una più attenta e oculata gestione delle Entrate e delle Spese, come usa fare il “buon padre di famiglia” ed i saggi Amministratori comunali.

E’ fuori dubbio che diverse manifestazioni (le più ad ingresso gratuito) che superano i costi di più di 50 mila euro cadauna, per non dire alcune che superano i 100 mila euro, potevano essere adeguate e ridimensionate visto la crisi. La grave situazione economica che tutti stiamo vivendo e che colpisce le fasce più deboli della società.  

Sarebbe stato giusto ridimensionare molte spese correnti, tenendo più conto delle esigenze dei cittadini (e non sono pochi, attività commerciali incluse!) che si trovano ad affrontare grossi problemi. Perfino al limite della sopravivenza. Tra il ricorso alla Caritas, ai servizi sociali sempre più pressati, all’impossibilità di onorare affitti, bollette del gas e della luce, spese condominiali, come ci raccontano assai spesso le cronache dei giornali.

Almeno in questi casi non si tratta di barzellette!

Gilberto Costanza

e-mail: gilberto.costanza@alice.it

  

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