L’italiano medio: (lo facciamo tutti o quasi)
Quello che partecipa, sui social e fuori, che vota, che polemizza e che deve dire sempre la sua su tutto e tutti, perché si sente di essere parte di qualcosa, che in realtà poi non è mai, affatto…
Quello che redarguisce con forza (sprecando energie importanti), chi non la pensa come lui per farlo ravvedere, opera prettamente inutile in molti casi, perché a lavare la testa all’asino si spreca sapone, spugna ed efficienza.
Invece di pensare che sia giusto, democratico, diversificante, avere opinioni e punti di vista differenti.
Questo ha da sempre caratterizzato l’evoluzione umana, senza dover per forza usare la coercizione o l’intimidazione, fin dal tempo delle capanne e delle tribù, ci si confrontava si, e si arrivava anche allo scontro, alla spaccatura, alla divisione e alla guerra in alcuni casi.
Quello che è inclusivo ed includente (a parole), ma non arriva a niente, perché per farlo imporre è meno inclusivo del non inclusivo, ed arriva a proferire baggianate immani, tipo dare dell’omofobo o maschilista (patriarcato), ad cazzum…
Ma di questo argomento mi piacerebbe approfondire più avanti.
Oggi sui social no, vi è una schiera di opinionisti, di Pier Sà Tout, tutto per sentito dire da “assuocuggino”, di letto su Google o su qualche testata giornalistica ben affiliata a questo o quel partito, lobby o peggio stampa on-line indipendente, ma creatrice di bufale fondate su illazioni e teorie strampalate e prive di logica fondamentale.

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Gente di cui il mondo per mia modesta opinione (almeno il mio), proprio non avrebbe bisogno, il blocco è l’unica salvezza per non sentirsi additato, o per non leggere più le “stronzate” di qualcuno.
Ed a volte nel “Siassu” il setaccio del social, ci cascano a piè pari, anche parenti, amici, conoscenti e colleghi con cui purtroppo bisogna dividere anche parte della nostra vita e respirare la stessa aria…
Questa è la giornata “tipica” dell’opinionista da social:
Appena si sveglia, “scrolla” (non che ciocca, dà i scrolli), ma fare scroll deriva da scrolling, e corrisponde al movimento del pollice o qualsiasi dito che si usa col telefono cellulare o tablet (o il mouse del PC), che scorre dal basso verso l’alto sullo schermo dei dispositivi touchscreen per recuperare le nuove notizie che appaiono in bacheca o nelle stories dei social o di Google.
Ed ecco che succede, come accade un po’ sui social, dove si litiga su tutto (dalla musica, in questi giorni ad esempio su Sanremo, dallo sport alla politica, dalla scienza alla storia) e tutti, con la tastiera a digitare e opinionare nei gruppi o nei commenti di vari profili e nel mentre si fa cose, (lo spero vivamente) a casa, ma anche purtroppo a lavorare…
E questo è il primo personaggio, lo “Flashato” ovvero il folgorato dai social, deve sempre dire tutto, partecipare ovunque, ne conosco un bel po’ che sarebbe meglio si facessero gli affari propri, e ne hanno molti da effettuare…
Oppure sui social ci sono i Silenti, le Spie, quelli che stanno a guardare, sempre zitti sui gruppi e sul profilo, questi sono i più pericolosi, sono falsi e fingardi, inaffidabili bastardi senza gloria, che poi sparlano a voce di te, della tua famiglia,della tua vita e del tuo lavoro direttamente o no (peggio), lo fanno con altri, anche estranei, o peggio coi tuoi parenti o i tuoi colleghi, facendo guai ben peggiori, sul lavoro ma anche a casa…
Poi ci sono quelli che non postano altro che gattini, cagnolini, animaletti, anche quelli lì stanno quasi sempre zitti zitti sui social, ma attenzione che sono Jene nella loro vita, non sanno cos’è l’amore vero e non sanno come mantenere un rapporto di amicizia, figuriamoci avere un rapporto d’amore…
Insomma i social sono un raggruppamento di malati di mente di ogni genere (forse anche io), che questa società ci lascerà per i posteri, a patto che i social esistano ancora tra qualche anno e tutto non svanisca per sempre in un server inutile, bruciato dal tempo…
Le fotografie e le lettere, come i diari, i pizzini, i bigliettini lasciati ai propri compagni, i dischi in vinile o i libri invece se conservati bene, durano dureranno molto di più, come le vecchie amicizie senza i social e internet, che è conoscenza si ma se non usata bene è anche un’arma pericolosa a doppio taglio.
Un consiglio, state sempre attenti a chi fa il “bavoso” sotto ai vostri commenti, al 70% è un falso e vuole fregarvi…
E tagliate via i polemici, che con la scusa del dialogo e del confronto vi ammorbano e vi schiacciano.
State attenti anche ai troppo ilarici, perché Pulcinella ridendo e scherzando diceva sempre la verità e perculava il proprio opposto.
Siate voi stessi, e fregatevene di cosa pensa il prossimo, chiunque esso sia!
Evviva la sincerità, io sono senza filtro!!!