Lions: “Abili oltre i limiti”.

  Lions: “Abili oltre i limiti”

Lions: “Abili oltre i limiti”

Venerdì 6 u.s. la discoteca “Le Vele” di Alassio è stata nuovamente l’affascinante cornice di una serata davvero speciale dedicata al Centro di Robotica, all’U.S.U. (Unità Spinale Unipolare) e al D.R.R.F. (Divisione, Recupero e Rieducazione Funzionale), dipartimenti che si occupano degli esiti neurologici e funzionali di pazienti con lesioni,nonchédei fattori che li determinano, svolgendo ricerche per lo sviluppo di sistemi di misurazione dell’efficacia clinica dimetodi, anche sperimentali, applicati alla cura note eccellenze dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.  

 L’iniziativa porta la firma dei Lions Club Alassio Baia del Sole,Albenga Host, Finale Ligure-Loano-Pietra Ligure Host eLoano Doria, cheancora una volta insieme, hanno come di consueto, espletato concretamente la loro, ormai nota,  attività di servizio sociale, in un momento di grande significato. Una serata tra  il buon cibo, la musica e il mare, opportunamente intitolata “abili oltre i limiti”, con l’obiettivo di raccogliere fondi per l’acquisto di strumentazioni di ultima generazione per i suddetti dipartimenti, che come scopo ultimo, hanno un solo principio: “La massima socializzazione dei cittadini traumatizzati”.   

L’incontro ha visto un’ampia adesione, ben oltre duecento partecipanti e ha fatto registrare la presenza di diverse autorità: Antonio Cananà, prefetto della provincia di Savona, Antonino Massone, direttore dell’Unità Spinale, Carmelo Lentino, direttore della struttura recupero e rieducazione funzionale, rappresentanti del settore biomedico dell’università di Genova, Angelo Vaccarezza, consigliere regionaleLuigi Pignocca, sindaco di Loano, amministratori locali, numerosi medici, fisioterapisti e rappresentanti del mondo ospedaliero e medico in genere.

E’ stato il cerimoniere del Lions Club Loano Doria, Nicoletta Nati, che facendo gli onori di casa, ha dato inizio alla serata introducendo un primo gruppo di ospiti, tutte eccellenze dello sport mondiale: Ezio Madonia, atleta olimpionico di atletica leggera, Lino Lardo, head coach pallacanestro serie A, Elisa Barbiani ed Ester Benedetti, entrambe atlete nazionali di nuoto sincronizzato e Luminosa Bogliolo, atleta qualificata nei 110 ostacoli per le prossime olimpiadi Tokio 2020 e medaglia d’oro alle Universiadi di Napoli.

L’entusiasmo ha coinvolto tutti, grazie anche ai testimonials d’eccezione: Francesca Fossato, atleta nazionale italiana di Sitting Volley, Daniele Barbero, pilota motociclista istruttore Squadra “Diversamente Disabili” e gli atleti paraolimpici Bionic Models, Riccardo Cotilli per lo sci di fondo e Alessandro Ossola per lo snowboard, grazie ai quali è stato possibile apprezzare anche il lato emotivo dell’argomento. Si è appreso quanto siano fondamentali sentimenti come la gioia di vivere e la determinazione, per affrontare le difficoltà della vita: aiutarsi a vivere meglio, allontanando il più possibile i pensieri negativi, stando attenti ad individuarli, isolarli e opportunamente modificarli, con l’enorme vantaggio di non dover temere errori. Tutti gli interventi sono stati accolti dai presenti con particolare emozione concedendo diversi momenti di riflessione.   

I Presidenti dei Club Valentina Perna, Dario Zunino, Lorenzo Marensi, e Giacomo Piccinini, hanno sottolineato quanto siano importanti concetti come la  sensibilizzazione, l’informazione e soprattutto la responsabilizzazione di ogni cittadino,ricordando che queste iniziative, grazie alle finalità sociali che le caratterizzano, vogliono combattere quell’ingiusta forma di discriminazione purtroppo ancora oggi in parte presente.    

Grazie allo scopo benefico dell’evento, i suddetti reparti potranno beneficiare della somma di € 1.600,00 raccolta durante la serata da destinare ai loro progetti. 

I Club Lions ringraziano la direzione de ”Le Vele” ed il ristorante Scola per la disponibilità e la professionalità con le quali hanno collaborato e permesso a tutti i presenti  di trascorrere una piacevole e intensa serata. 

MARCO CAREDDU

 

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