Lettura di un’immagine: Ragazza dal collaretto bianco

LETTURA DI UN’IMMAGINE 111
Ragazza dal collaretto bianco
Olio su tela (1890 circa) di Federico Zandomeneghi Galleria d’Arte Moderna “Ricci – Oddi” – Piacenza

LETTURA DI UN’IMMAGINE 111
Ragazza dal collaretto bianco
Olio su tela (1890 circa) di Federico Zandomeneghi
Galleria d’Arte Moderna “Ricci – Oddi” – Piacenza

 In questo coloratissimo ritratto a mezzo busto possiamo vedere riassunti in breve spazio gli elementi stilistici caratterizzanti la pittura “parigina” di Federico Zandomeneghi (Venezia, 1841 – Parigi, 1917), quella più vicina ai suoi colleghi e amici impressionisti Renoir e Degas. Anche in questo ritratto, come in quelli degli Impressionisti, prevale sulla linea il colore, anzi, è il colore stesso con i suoi contrasti, le sue ombreggiature, le sue sfumature e le sue luci a dare forma alla figura e spazio allo sfondo. Protagonista di questo dipinto è una ragazza parigina dalla capigliatura rosso fuoco, dagli occhi verdi e tristi, dall’incarnato pallido e quasi diafano, indizio di una salute precaria e di una vita infelice. Questo ritratto è composto, come si è detto, di grandi stesure di colore: il bianco del collaretto ricamato che spicca sul blu oltremarino del vestito che appena si distacca dalla tavolozza verde mista alle pennellate rosa dello sfondo sul quale, in posizione centrale, si staglia la testa leggermente inclinata verso la sua sinistra della ragazza triste, con il suo volto rosa pallido e con quegli occhi verdi che ci fissano implacabili, come a chiederci aiuto, obbligandoci a chiedere a noi stessi chi siamo e che cosa vogliamo da lei. Possiamo anche notare come la plasticità del volto ovale della ragazza riveli gli antichi legami con la cultura figurativa italiana ancora operanti nell’anziano pittore veneziano divenuto parigino come il pugliese Giuseppe De Nittis e il ferrarese Giovanni Boldini.

   FULVIO SGUERSO  

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