Lettura di un’immagine: Ritratto di Chaim Soutine

LETTURA DI UN’IMMAGINE 83
Ritratto di Chaim Soutine
Olio su tela (1916) di Amedeo Modigliani
Collezione privata – Parigi

LETTURA DI UN’IMMAGINE 83
Ritratto di Chaim Soutine

Olio su tela (1916) di Amedeo Modigliani

Collezione privata – Parigi

Amedeo Modigliani (Dedo per i parenti e gli amici livornesi, Modì per i colleghi artisti dell’ Ecole de Paris, era nato a Livorno il 12 luglio 1884 e morì a Parigi il 24 gennaio 1920)  nel 1916, quando dipinse questo ritratto del pittore Chaim Soutine (Smilovici, Minsk, 1893 – Parigi, 1943) era uno degli artisti più affermati e ammirati nel milieu artistico e culturale dei primi due decenni del Novecento nella Parigi internazionale in cui si incontravano pittori, poeti e musicisti animati dalla volontà di trovare nuove forme di espressione artistica. Era la stagione delle cosiddette avanguardie caratterizzate dalla molteplicità dei linguaggi e dalla libertà stilistica (si pensi alle fasi o periodi della pittura del poliedrico Picasso). In questo clima avviene l’incontro tra due artisti, entrambi ebrei, ma provenienti da paesi lontani uno dall’altro: la Lituania e la Toscana, vicini di casa, o meglio, di studi, a Montparnasse. Modigliani vedeva in Soutine un altro sé stesso, più giovane di dieci anni, ardente come lui del sacro fuoco dell’arte, ma, se possibile, ancora più tormentato e angosciato. In questo ritratto del 1916, il giovane Soutine indossa un cappottino giallo ocra chiuso fino al collo e sta seduto di fronte all’amico di tre quarti, le mani posate aperte sulle gambe, con gli occhi malinconici che guardano lontano. Ha i lunghi capelli neri ben pettinati salvo un ciuffetto che gli attraversa di lato la ben costrutta fronte. Ha le labbra ben disegnate e carnose mentre un tenue rossore è diffuso sulle gote. Tutti i tre quarti della figura spiccano contro uno sfondo scuro e indeterminato. Anche in questo ritratto è subito riconoscibile lo stile del pittore: figura allungato verso l’alto, forme piatte ben circoscritte entro una linea scura, spazio bidimensionale. I colori dominanti sono il bruno, il rosso e il giallo ocra. L’ambiente è un interno imprecisato. Nella figura del pittore Soutine è come insufflata l’impronta del pittore Modigliani. Nei ritratti Modigliani rivela tutta la sua rara capacità di comprendere (cum-prehendere) e quasi di vedere l’anima di chi gli sta di fronte.

FULVIO SGUERSO

 

 

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