Lettura di un’immagine: La madre

LETTURA DI UN’IMMAGINE 130
La madre
Scultura in marmo (1880) di Adriano Cecioni Galleria
Nazionale d’Arte Moderna – Roma

LETTURA DI UN’IMMAGINE 130
La madre
Scultura in marmo (1880)di Adriano Cecioni
Galleria Nazionale d’Arte Moderna – Roma

Il gruppo scultoreo rappresenta una madre che tiene in braccio il figlioletto. Le due figure vengono scolpite secondo lo stile “verista” tipico di Adriano Cecioni (Fontanabuona, 1836 – Firenze, 1886). La madre è una florida popolana però caratterizzata da un’elegante acconciatura colta nell’istante in cui gioca con il suo bambino tenendolo in braccio. Ha la capigliatura raccolta in una crocchia e disposta secondo i contorni del volto che ride compiaciuto guardando il viso paffutello dell’infante che protende le braccine verso di lei. Il seno scoperto allude al ruolo materno che non si limita a tenere in braccio il figlioletto, ma lo nutre amorevolmente. Le umili origini della donna traspaiono dalla semplicità della veste che la copre e da quella delle povere scarpette. Il bambino guarda fiducioso e sorridente il volto della madre stabilendo una tenera corrispondenza d’amorosi sensi fermata per sempre dalla mano dell’artista toscano. Alla sua presentazione l’opera non piacque alla critica accademica proprio a causa del suo realismo considerato troppo crudo e dissonante dalle madri idealizzate della classicità. Ma fu grazie all’ ode barbara che Giosuè Carducci dedicò a questa scultura che La madre  venne apprezzata e accolta come meritava negli ambienti artistici e letterari fiorentini e romani: “da i nudi seni già sazio / palleggialo alto, e ciancia dolce / con lui…”.

    FULVIO SGUERSO  

 

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