LETTURA DI UN’IMMAGINE: Centauro vecchio Marmo bigio morato (117-138 d. C.) Di Aristeas e Papias

Centauro vecchio Marmo bigio morato (117-138 d. C.) Di Aristeas e Papias
Museo Capitolino  – Roma

Il torso del centauro è girato verso destra e inarcato all’indietro ed è caratterizzato da un’accentuata sinuosità  dovuta anche alla posizione forzata delle braccia legate insieme dietro la schiena. La scultura è una copia romana dall’originale in bronzo, come quella del Centauro giovane, entrambe opere firmate dagli stessi autori nel plinto della base, è in marmo grigio scuro, materiale pregiato che si estraeva dalle cave del capo Tenaro in Laconia. I due artisti sono riusciti a dare al marmo i riflessi del metallo originale, come nella cesellatura dei folti capelli e della barba del vecchio centauro sofferente. Perché soffre il centauro?

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Perché è in tutta evidenza un vinto, prigioniero dopo una battaglia, che non può essere che la mitica centauromachia tante volte rappresentata in bassorilievi e in pittura, cioè la battaglia tra j centauri e i Lapiti, antica popolazione della Tessaglia. Il mito narra chr i centauri, invitati al banchetto di nozze tra Piritoo e Ippodamia, ben presto si ubriacano. Uno di essi, Eurizione, tentò di violentare Ippodamia. . Quasi a un segno convenuto, gli altri centauri saltarono addosso alle donne e ai fanciulli che partecipavano ai festeggiamenti per lo sposalizio. A questo punto Teseo, amico di Piritoo, accorre in aiuto dei Lapiti, e alla fine i centauri, discendenti dal sacrilego congiungimento di Issione e di Nefele (Nuvola) nelle sembianza di Era., vengono sconfitti e cacciati per sempre dalla Tessaglia. Allegoria della Legge( il Logos)  che vince sul Caos (l’ anarchia, o la guerra di tutti contro tutti)..

Fulvio Sguerso

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