LETTURA DI UN’IMMAGINE: Annunciazione di Ascoli Tempera e oro su tavola trasportato su tela (1486) Di Carlo Crivelli

Annunciazione di Ascoli Tempera e oro su tavola trasportato su tela (1486) di Carlo Crivelli
National Gallery – Londra

DETTAGLI da sinistra: L’arrivo del “secondo annuncio”, angelo annunciante e sant’Emidio, altro dettaglio

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La scena si apre sul prospetto di una via cittadina dove è appena disceso l’angelo e sulla quale si affaccia la casa di Maria.
Lo scorcio prospettico della via  sulla sinistra dove vediamo l’Arcangelo Gabriele in compagnia di sant’Emidio, patrono  di Ascoli Piceno, che gli porta in dono un modellino  della città, termina in un arco oltre il quale si apre un’altra via trasversale a quella in primo piano, a formare un incrocio a T, che ricorda quella dipinta da Andrea Mantegna nella Cappella degli Ovetari a Padova (Il Martirio di san Cristoforo).
Attraverso una apertura nella parete che dà sulla via un raggio di luce divina entra nelle casa di Maria ad accompagnare il volo dello Spirito Santo e illumina la Vergine umilmente inginocchiata davanti al leggio dove sono aperte la Scritture. La stanza dove si trova l’Immacolata è raffigurata fin nei minimi particolari tra i quali spiccano oggetti simbolici presenti nella realtà quotidiana: il letto rifatto con cura, la natura morta sopra la mensola, in cui si scorge una bottiglia di vetro , simbolo di purezza e una candela accesa, simbolo di fede. Una finestra con grata incornicia un alberello in vaso, allusione all’ hortus conclusus , dove avviene l’annuncio dell’angelo a Maria. La vita quotidiana è rappresentata nella via a sinistra, affollata da personaggi dell’Ascoli Piceno dell’epoca, tutti in attesa del messaggio papale.

Fulvio Sguerso

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