Lettura di un’immagine: Abbazia nel querceto

LETTURA DI UN’IMMAGINE 108
Abbazia nel querceto
Olio su tela (1808- 1810) di Caspar David Friedrich
Alte Nationalgalerie – Berlino

LETTURA DI UN’IMMAGINE 108
Abbazia nel querceto
Olio su tela (1808- 1810) di Caspar David Friedrich
Alte Nationalgalerie – Berlino


 Il quadro rappresenta un piccolo corteo funebre di monaci che portano la bara di un confratello defunto verso il cancello di un’abbazia gotica diroccata, che ricorda le rovine di quella di Eldena, in Pomerania, nella Germania del nord che il grande artista romantico  tedesco (Greifswald, 1774 – Dresda, 1840) conosceva bene. Lo spazio in cui avviene quel corteo funebre si distende in orizzontale ed è diviso in due parti: quello scuro in primo piano dove distinguiamo a malapena le sagome scure dei monaci, le lapidi e le croci. In secondo piano un cielo cupo e incombente appena schiarito dalle prime lici dell’alba. Sulla linea che separa la parte bassa, la terra, dalla parte alta, il cielo, del quadro, si stagliano in controluce alberi scheletrici e, al centro, quel che resta dell’abbazia. Il lugubre paesaggio è fiocamente illuminato dalla luce diffusa proveniente dal fondo dove  una pallida falce di luna crescente pare che nuoti in quel cielo nebbioso, così che gli alberi secchi e spogli , le figure scure dei monaci che quasi si confondono con il terreno bruno, la chiesa diroccata, le croci sparse e le lapidi abbandonate su quello stesso terreno su cui sorge il cimitero rimangono in ombra, salvo i fastigi delle querce e del rudere dell’abbazia.  Su tutto aleggia un senso di desolazione e di morte, caro anche alla letteratura romantica coeva. In simile paesaggio la natura è un insieme di simboli che alludono all’oltretomba: l’alba è l’annuncio della vita eterna, la luna crescente allude alla nascita di Cristo, le rovine dell’abbazia alludono alla corruzione del clero, i tre cerchi nella lunetta  della monofora vuota sulla facciata, è un chiaro riferimento al mistero della Trinità e le forme contorte delle querce spoglie fanno pensare alle anime dannate dell’inferno.


    FULVIO SGUERSO  

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