Lettera immaginaria ad un concittadino nolese

LETTERA IMMAGINARIA

AD UN CONCITTADINO NOLESE

LETTERA IMMAGINARIA
AD UN CONCITTADINO NOLESE

         Caro Concittadino,

   Vivo a Noli da quasi 15 anni e pertanto essendo integrato nella vita di questa comunità non posso non interessarmi ai problemi che ha Noli. Con i miei tanti e gravi limiti mi faccio un’opinione personale cercando di capire le questioni, documentandomi e sentendo tutte le altrui opinioni nel modo più obiettivo possibile e senza alcun pregiudizio in quanto, e questo è un vantaggio, non essendo nato a Noli non mi faccio condizionare dal passato (non ho motivi “personali” per screditare una persona e/o una famiglia o per difenderla). E, tantomeno, non ho motivi per dire che non partecipo ad un assemblea pubblica perché vi è una persona piuttosto che un’altra, persona che non posso e non voglio in alcun modo giudicare e/o considerare non all’altezza. A Noli in questo periodo si discute di due problemi (oggetto anche dell’Assemblea pubblica del 29/12/14 alla quale ho partecipato): i lavori di restauro del Castello e l’installazione di una stazione radiobase.


    In merito al Castello appena iniziati i lavori ho subito detto e scritto (vedi articolo su Trucioli Savonesi del 23/03/13) che mi sembravano troppo invasivi e non adeguati. Mi chiedevo come la Sovrintendenza, che và a bloccare lavori per aver usato un intonaco differente o per una semplice apertura di una finestra più larga del previsto (con conseguenze di tipo amministrativo e penale), possa autorizzare detto intervento. Restauro che non riguarda un edificio privato di poco pregio ed ubicato in una zona poco conosciuta (come è successo al sottoscritto a San Bernardo in Valle con l’Arch. Canziani che, per un edificio che non ha alcun interesse storico, ha imposto il tipo di copertura del tetto con costi aggiuntivi per il privato), ma il Castello di Noli, monumento storico e simbolo di Noli e della Regione Liguria e patrimonio della Nazione intera!!!! Durante l’Assemblea Pubblica è stata data lettura della lettera dell’Arch. Canziani in risposta a dei Cittadini Nolesi che gli avevano scritto preoccupati dagli interventi fatti. In questa lettera l’Arch. Canziani cerca di giustificare il suo operato quasi come a dire che gli interventi di restauro erano stati fatti “a sua insaputa”!!!! Ma le difformità riscontrate dal progetto non possono definirsi “sviste” o di  poco conto, sono tutti lavori, eseguiti su un monumento storico con soldi pubblici. Se è un privato a fare delle “sviste” si bloccano subito i lavori e si hanno conseguenze amministrative e penali, in questo caso nessuno ne risponde? Durante l’Assemblea il Sindaco Niccoli ha detto che verranno eliminati tutti gli interventi eseguiti non in conformità  (e tolto quel “monumento” di ferro battuto che era veramente un obbrobrio, senza significato e fuori da qualsiasi contesto) ed il tutto senza costi per la comunità!!!  Il restauro doveva essere eseguito ma con modalità meno invasive e senza errori e sviste. Fare critiche non vuol dire certamente essere stolti o non volere fare iniziative per favorire il turismo.


   In merito alle antenne mi sono già occupato su questo blog parecchie volte. Durante l’Assemblea sono state illustrate le difformità emerse dal progetto presentato da WIND e ci sono stati aggiornamenti sulla procedura intrapresa dal Comune con la sospensione della concessione. Speriamo che si faccia chiarezza una volta per tutte e che alla fine a Noli non ci si trovi installata un’antenna su San Michele in una zona vincolata!!! Tengo a precisare ed a chiarire che mi sono preso a cuore questo problema dopo essermi documentato sulla questione delle radiazioni elettromagnetiche. Anche questo l’ho fatto con i miei limiti e  ben conscio che non vi sono delle risposte certe e definitive sulla loro dannosità alla salute anche se sono molteplici gli studi che hanno dimostrato che tali onde sono nocive, soprattutto a seguito di una lunga esposizione da parte dei bambini. Ci sono poi differenze tra le onde del cellulare, delle antenne c.d. “micro celle” (una di questa è già stata installata in pieno centro in Via Defferari e presto sarà potenziata) e delle stazioni radiobase con differente tipo di “espansione” di tali onde e con limiti di legge differenti. Non ho la presunzione di spiegare ad altri il problema ma sono tra quelli che ha raccolto le firme e che ha il cellulare in tasca; ormai, anche per esigenze lavorative, non se ne può fare a meno e non sono sicuramente contrario alla tecnologia, ma sono anche preoccupato per la salute, soprattutto quella dei bambini. Il cellulare, poi, si può (e si deve) spegnere, invece le antenne irradiano le loro onde 24 ore su 24 e se tali onde aumentano e rimangono circoscritte in una piccola conca come quella di Noli quali saranno le conseguenze tra qualche anno? Non avendo certezze e trattandosi della salute preferisco cercare di tutelarla in questo modo.

   Mi fa piacere sentire l’opinione di tutti, nessuno escluso, e di confrontarmi con gli amici.

   Un caro saluto, a presto

  Noli, 10 gennaio 2015        Marco Genta   

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