Lettera aperta ai rappresentanti dei lavoratori della TP
Lettera aperta ai rappresentanti
dei lavoratori della TIRRENO POWER
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Lettera aperta ai rappresentanti dei lavoratori
della TIRRENO POWER
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In questi giorni ho letto la “TRISTISSIMA VICENDA” delle persone lasciate a casa dalla Tirreno Power, che ora sono “alla disperazione”, perché disoccupati e senza possibilità di lavoro e quindi di salario!! Certamente occorre che l’opinione pubblica e tutti coloro che sono COME LORO, in cerca di lavoro, perché GIOVANI e/o DISOCCUPATI, possano offrire la loro comprensione e lo loro solidarietà! Ma vediamo di seguito i fatti che li riguardano (fonte ultimo presentato da Bilancio Tirreno Power con relativa pagina): 1 – Non é vero che la Tirreno Power abbia chiuso tutti gli impianti di Vado Ligure: nel piano industriale, allegato al piano di rifinanziamento delle Banche, é prevista solo l’eliminazione definitiva dell’attività dei 2 gruppi a carbone VL3 e VL4 (per gli ovvi motivi che é inutile ricordare in quanto CONOSCIUTISSIMI!), ma é comunque previsto che continui a funzionare l’impianto a gas naturale (pag 101); 2 – Chi é rimasto a lavorare negli impianti di Vado, ha goduto di un aumento di stipendio a seguito all’aggiornamento del contratto, anche se sono intervenuti i contratti di solidarietà per 336 dipendenti, su 391 rimasti (pag 88), con contributi a carico dell’INPS per 1.225.000 € per l’attuazione della CIGO (Cassa Integrazione Ordinaria), ad integrazione dei minori esborsi aziendali (pag. 79); 3 – Coloro che hanno perso il posto di lavoro (131 dipendenti pag. 76) sono stati scelti tra quelli che sarebbero andati in pensione entro 8 anni e risultano: – 120 cessazioni per licenziamento mobilità – 6 dimissioni per maturato diritto al pensionamento – 4 dimissioni per altre cause (? = non riportate). Costoro hanno ricevuto a “TITOLO DI INCENTIVO” 16.962.000 € più altri 379.000 € per licenziamento di mobilità (pag. 77), con una media di 132.374 a persona, senza contare la quota maturata per TFR, che è stata versata a parte!! Tenendo conto che costoro, certamente con qualche difficoltà, avendo una riconosciuta professionalità, mantengono (volendo) la concreta possibilità di trovare un nuovo posto di lavoro e/o di continuare “in proprio” la loro professione. Ma cosa dovrebbero dire allora “I VERI DISOCCUPATI” o i “GIOVANI” diplomati o laureati che non hanno alcuna possibilità di trovare lavoro o sono sfruttati in maniere indecorose, quelli che non sono tutelati da nessuno e MENO CHE MAI dai sindacati e sindacalisti, che vengono, nella più rosea ipotesi, “presi per il c….. dal contratto a tutele crescenti” o dal pagamento con i “Voucher”, quelli che non hanno diritto alla Cassa Integrazione perché appartenenti a piccole imprese dell’indotto?? Ma LORO NON ESISTONO per i sindacati, che hanno agito compatti, coinvolgendo tutto il mondo del lavoro contro Berlusconi quando voleva abolire l’art 18, ma totalmente passivi quando Renzi del PD (portavoce della SINISTRA ) ha abrogato tale articolo. Signori sindacalisti e portavoce del PD quando raccontate “favole” abbiate il pudore, nel rispetto di quelli che VERAMENTE SOFFRONO QUESTA GRAVE SITUAZIONE ECONOMICA, di raccontate quanti MILIONI di € (298.577.021 €) (*) gestiti dalla FILSE (raccontate cosa è e da chi è governata) che invece di essere investiti in operazioni economiche, con la possibilità di creare vero lavoro in Liguria, sono invece investiti in operazioni puramente finanziarie con rendimenti vergognosi pari allo 0,06..%(*) !!!! (*) dati tratti dall’ultimo bilancio presentato a Settembre 2015!! Chi non ci crede può verificare!!
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