Lettera al padre nostro

LETTERA AL PADRE NOSTRO

 
    LETTERA AL PADRE NOSTRO

Padre nostro che non sei solo

nei cieli, perché se tu fossi 

solo in cielo 

non saresti anche sulla terra,

mentre se tu ci sei

o sei dappertutto o in nessun luogo

(anche per non fare,

come si dice, figli e figliastri).

Ma ai nostri poveri occhi umani

sembra che non sempre tu sia 

sulla terra, su questa terra 

insanguinata, violentata, saccheggiata,

perché se ci fossi sempre come potresti

lasciare mano libera agli assassini,

ai violentatori, ai saccheggiatori,

ai bestemmiatori, ai sacrìleghi, 

ai seminatori di odio in nome tuo,

ai predatori di quel pubblico bene

che dovrebbero invece amministrare

su mandato dal popolo sovrano,

ai massacratori fraudolenti della Prima

Repubblica nata dalla Resistenza,

ai tanti Scilipoti che inquinano e offendono,

con la loro presenza, le fragili istituzioni 

democratiche che possono reggersi

solo sull’onestà degli eletti e degli elettori,

ai mafiosi tutti chiesa, cosca e famiglia

(anch’essi, tra l’altro, tue creature,

se no di chi?)? A meno di non pensarti

tanto cinico e calcolatore da aspettare

in silenzio il Giorno del Giudizio,

quando tutto il male e tutto il bene

saranno compiuti e nessuno

potrà dire: “Io non c’ero”,

per dare a ciascuno il suo.

Padre nostro che sei ovunque

(perché se fossi solo in qualche

luogo e non in altri, 

non saresti un Dio Padre onnipotente

Signore del cielo e della terra)

ti prego, almeno batti un colpo

quando ti pare che la misura del 

male sia colma. A te non mancano 

certo i mezzi, come attesta 

la tua Parola, trascritta e tramandata

dai  profeti di generazione in generazione:

diluvi, pestilenze, carestie, eclissi,

terremoti, piogge di fuoco, prodigi,

miracoli, visioni…

Padre nostro che fai sorgere il sole

così sui giusti come sugli ingiusti,

così sui santi come sui peccatori,

così sulle vittime come sui carnefici,

così sui fedeli come sugli infedeli,

così sui credenti come sugli atei,

così sui  martiri come sui falsi devoti,

così sui consacrati come sui profani,

così sui mansueti come sui violenti,

così su chi edifica templi come su chi li distrugge,

così sui sacerdati degni come sugli indegni,

così sugli intelligenti come sugli stolti,

così sui sapienti come sugli ignoranti,

così sugli eroi come sui vili,

così sugli obbedienti come sui disobbedienti,

così sugli umili come sui superbi,

così sui perseguitati come sui persecutori,

così sugli offesi come sugli offensori,

così sui vivi come sui morti,

riservandoti di dare a ciascuno il suo

solo alla fine dei tempi.

Padre nostro  che sai aspettare 

con infinita pazienza

che tutto il male possibile sia compiuto,

ti prego, fa che possiamo ancora chiamarti

Misericordia, Sapienza, Giustizia,

Bontà infinita e infinito Amore.

Che cosa bisogna ancora che accada

perché tu giudichi che la misura sia colma?

Ti prego, se ci sei, batti un colpo!

 

 FULVIO SGUERSO

 

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