L’ennesimo taglio di risorse alla sanità pubblica

SANITA’
L’ENNESIMO TAGLIO DI RISORSE ALLA SANITA’ PUBBLICA
CHI DECIDE SE UN ESAME E’ INUTILE, LA  LORENZIN ???

 SANITA’ 

L’ENNESIMO TAGLIO DI RISORSE ALLA SANITA’ PUBBLICA
 
CHI DECIDE SE UN ESAME E’ INUTILE, LA  LORENZIN ???

 Nella trasmissione di Bruno Vespa Porta a Porta ho assistito al soliloquio della Ministra alla Sanità LORENZIN dibattere e spiegare  agli interlocutori con il piglio di una sapiente maestrina i problemi che affliggono la Sanità e conseguenti  ricadute sui cittadini. Mi riferiscono che la sera dopo era a Ballarò a spiegare dal dizionario della lingua italiana cosa vuol dire “appropriatezza ” coniata per il suo famigerato Decreto sugli “esami da ritenersi utili”.

 La Ministra è convinta che operando i tagli si possa di rifinanziare la spesa nella Sanità. Sembra di rivedere una nuova piccola Fornero ma con maggiore grinta, con look impeccabili, seriosa da Vespa, casual a Ballarò;  la rivedremo impazzare su tutte le televisioni, insieme alla piccola Serracchiani (ancora più maestrina della Lorenzin ma molto più sarcastica e acida) che spiegava, anche lei “l’appropriatezza“ di questo Decreto nel programma della Gruber, in Onda.


 Nel talk show di Porta a Porta la Lorenzin ha iniziato affermando più volte che Lei è  la prima ad avere a cuore la salute e la cura degli italiani, ma si trova nella difficile condizione di trovare di volta in volta milioni di euro per far fronte a tanti problemi: formazione agli operatori sanitari, stabilizzare i precari e ricercatori, rinnovare i contratti, far fronte a sempre maggiore esigenze sanitarie per cui e costretta suo malgrado a tagliare ogni anno cercando, però, di mantenere una buona Sanità.

Nessun accenno al fatto che ci sono troppi ospedali sul territorio che bruciano enormi risorse e strutture e non servendo a nulla, tace su quale dovrebbe essere, a suo avviso, un nuovo modello di riorganizzazione del mondo sanitario, fa solo un minimo accenno al famoso “Patto della Salute” firmato da tutte le Regioni nel 2014 che avrebbe dovuto rivoluzionare l’intero sistema ormai obsoleto e non più al passo con una Sanità moderna e snella.

Patto della Salute che viene frenato e disatteso da parte delle Regioni restando tutt’ora lettera morta. Il mal funzionamento della Sanità è colpa dei politici nazionali e specialmente di quelli locali per il clientelismo che ne discende e dei voti che porta ai partiti l’universo sanitario.


 E’ incredibile come solo in Italia sia possibile che un Ministro possa decidere “se un esame è inutile”, ci domandiamo per cosa vengono pagati e a che cosa servono i medici mutualistici che hanno nelle loro mani la cura e la tutela della salute degli italiani, per cui è un  eufemismo  definire inutili  208 esami, meglio dire che è “l’ennesimo taglio alla Sanità pubblica”.

Quello che ci si domanda e a cui è difficile dare una risposta di merito è: può il Ministero e il Ministro entrare nel rapporto di fiducia tra medico e paziente e decidere quali esami può trascrivere e quali invece gli sono preclusi?

Se tutto ciò non è uno scippo alla Sanità pubblica, a vostro avviso cos’è?

Sono certamente tagli a quelle politiche pubbliche che vedono medici e infermieri,  nonostante tutto, impegnarsi per la  salvaguardia e tutela della nostra salute a prescindere dalle scellerate scelte che vanno nel senso avverso.

Le argomentazioni che il Ministro adotta sono semplici stupidaggini specialmente quando afferma di voler limitare la  “medicina  difensiva” ossia, a suo avviso i medici prescrivono esami diagnostici ai pazienti solamente per tutelarsi da eventuali rivalse  legali, come se non bastasse già la polizza assicurativa che si pagano per tutelarsi.

  Non è certamente medicina difensiva prescrivere esami sul potassio o sul colesterolo totale, sono esami di normale routine di controllo per accertare periodicamente queste croniche patologie.

Non era più semplice sedersi intorno ad un tavolo per discutere una fattiva collaborazione con la classe medica entrando in modo scientifico nel merito dei problemi, per perseguire gli stessi fini e obiettivi, ci voleva cosi tanto?


Le varie associazioni dei medici sono sul piede di guerra e minacciano scioperi e proteste, ma gli fanno da contraltare il Governo Renzi e i suoi accoliti Ministri che  ribaltano le accuse e sbeffeggiano tutti i medici considerandoli  un casta  di  privilegiati, liquidando le loro proteste come battaglie di corporazioni per salvaguardare i loro salari.

Quello che bisognerebbe domandarsi è se sia possibile ottenere considerevoli risparmi senza per questo diminuire e limitare l’accesso alle prestazioni, o come riuscire a tagliare, con un progetto credibile, 20 / 30 miliardi l’anno.

Già negli anni scorsi il Fondo della Sanità veniva costantemente decurtato di circa 2/3 miliardi di euro, ed anche in questa finanziaria si preveda la stessa situazione, per cui riesce difficile immaginare che è sempre e solo un problema di austerity, anzi  si evince  in modo inequivocabile la volontà di cercare di favorire le strutture private.


Infatti, In Italia, non è più un mistero per nessuno il fatto che la stragrande maggioranza di primari e medici oltre che al giuramento d’ Ippocrate sembra abbiano anche giurato eterna riconoscenza al Partito Democratico, e nel Nord ancora di più a Comunione e Liberazione, la dimostrazione sta nel fatto che nei concorsi pubblici della Sanità in genere si sa in anteprima chi è il vincitore del concorso.

E non sono più concepibili, perché non possiamo più permettercelo, di avere 20 modelli di Sanità Regionali che di fatto moltiplicano per 20 le spese, è qui si annida la gestione della “malasanità” basta vedere l’enorme spreco burocratico di risorse materiali e umane.

Se prendiamo in considerazione tutti gli studi fatti, i dati statistici elaborati dal Censis viene confermato che ormai si è superata la soglia degli 8/10 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà e non riescono più a curarsi come vorrebbero, sono tantissime le famiglie e le semplici persone che non sono più in grado di poter pagare medicine e ticket come vorrebbe il nostro Governo e la sua sponsor Ministra Lorenzin con questo nuovo  ed ennesimo vergognoso Decreto.

Ascoltare la solita litania che mancano sempre i soldi, considerando che la spesa totale per la Sanità ammonta a circa 110 miliardi di cui 43 per i soli stipendi, non è più possibile; un punto deve essere chiaro e fermo ovvero: la tutela e la cura della salute non è merce che si può barattare con un’analisi in più o in meno e dovrebbe essere la stella polare da seguire da parte del Governo e dei Ministri. E’ giunta l’ora di mettere mano una volta per tutte al mondo sanitario, rivoltarlo a trecentosessanta gradi e dargli una nuova organizzazione degna di un  paese. 

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