Le sconvolgenti, ultime parole di George Floyd
GIUSTIZIA.
Le sconvolgenti, ultime
parole di George Floyd
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GIUSTIZIA.
Le sconvolgenti, ultime parole di George Floyd
Dite ai miei figli che li amo, sono morto. Le sconvolgenti, ultime parole di George Floyd dopo un martirio lungo 8 minuti e 46 secondi, sono il tremendo sigillo di una vicenda che continuerà a pesare sulla coscienza dell’America. Con la scritta guilty, “colpevole”, l’ex agente Derek Chauvin è stato condannato senza appello per l’efferato omicidio di George Floyd, soffocato con una brutalità inimmaginabile mentre era a terra, indifeso e disarmato. L’esito del processo che ha monopolizzato l’attenzione del mondo intero, tuttavia non pone ancora la parola fine a un clima di violenza in cui il carnefice e la vittima sono le tragiche opposte figure di un sistema in cui non di rado prevale l’impunità di chi si macchia di. tali delitti. A Minneapolis, teatro di un omicidio alla luce del sole compiuto da colui che aveva come missione la tutela della legge e la protezione dei cittadini, un passo significativo è stato compiuto nella marcia verso una giustizia più giusta e contro il razzismo sistemico. Ma non possiamo fermarci qui ha commentato la Casa Bianca determinata a debellare una piaga che non si riesce a medicare. Ne le parole di Floyd, ne le immagini di quel grosso, pesante ginocchio che gli toglie il fiato e lo priva della vita, non potranno morire con lui. Altrimenti, senza una svolta decisiva, gli sforzi per un vero cambiamento e una vera riforma di un metodo che fa a pugni con la grande tradizione umanitaria americana e che tollera abusi simili, specie verso le minoranze, saranno stati vani. Si tratta adesso di porre fine alla prevaricazione dell’uomo sull’uomo e alla insana cultura dell’incontrollato accesso alle armi che sarà uno dei dossier più spinosi sul tavolo di Biden, come già lo fu per tutti i suoi predecessori, invero con risultati assai modesti. Renzo Balmelli da L’avvenire dei lavoratori (il sito al momento non è disponibile)
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