Le pretese di Greta

LE PRETESE DI GRETA

LE PRETESE DI GRETA

 Ma come? Una ragazzina svedese affetta dal morbo di Asperger cresciuta nella bambagia e che, grazie alla sospetta complicità dei media mainstream, si è montata un po’ troppo la testa solo perché riesce a mobilitare milioni di giovani in tutto il pianeta, pretende di insegnarmi a vivere? A me, anziano docente di filosofia che ha sempre insegnato lui a vivere ai suoi alunni? Non sia mai che io abbia da imparare alcunché da una gretina nata ieri, chiaramente manovrata da chi sfrutta cinicamente la sua immagine – divenuta ormai una vera e propria icona pop – a scopo di lucro.


Greta Thunberg

Come ha giustamente affermato l’ex superministro dell’economia Giulio Tremonti nella trasmissione L’aria che tira su La 7 “Il cambio climatico c’è sempre stato. Se uno pensa che Greta Thunberg sia un fatto spontaneo e naturale, forse non ha idea di quale macchina politica e mediatica sta dietro di lei, con un investimento di capitali straordinario alle spalle”. Come non vedere, infatti, che Greta è un fenomeno mediatico studiato a tavolino, costruito apposta per lanciare in grande stile l’economia green? A Tremonti fa eco il politicamente scorretto direttore di Libero, Vittorio Feltri, il cui giudizio su Greta condivido e sottoscrivo parola per parola. °A me Greta è antipatica anche se è una ragazzina che andrebbe protetta, soprattutto da se stessa, perché invece di pensare al suo futuro va in giro con il termometro in tasca per misurare la temperatura, come se fosse una novità che il caldo e il freddo si alternano in base alle stagioni.


Il giornalista Feltri e Greta

E’ sempre stato così. A volte si scoppia a causa del sole e a volte si trema intirizziti. Chi scopre nel 2019 che il tempo è variabile di anno in anno è un povero allocco che si adegua alle mode, chiamiamole pure culturali sebbene di culturale non abbiano niente”. Perfetto! Io stesso non avrei potuto dir meglio. Posso solo aggiungere, da anziano docente quale sono, una citazione biblica: “Nihil sub sole novum” (Qohelet 1, 9). Per questo mi associo all’invito di Feltri a Greta di pensare al suo futuro e di lasciar perdere il futuro del pianeta, tanto non possiamo farci niente ed è inutile insistere sul grido di allarme dei climatologi di tutto il mondo (evidentemente finanziati dall’industria green) riguardo al surriscaldamento della Terra dovuto alle eccessive emissioni di CO2 e dei famigerati gas serra.


Che cosa volete che sia qualche grado in più o in meno ogni anno? “Ma – obiettano i gretini – i ghiacciai si stanno sciogliendo, così come i ghiacci del Polo nord  e del Polo sud, i poveri orsi bianchi muoiono di fame e non parliamo delle foche e dei pinguini! Il livello dei mari si alza di anno in anno, i deserti avanzano e le foreste bruciano, non abbiamo più tanto tempo per salvare il pianeta e, con esso, il nostro futuro”. Storie! Stai a vedere che qualche milione di mocciosi mobilitati da una mocciosa fanatica pretendono di saperne più di me in fatto di clima e di inquinamento dell’aria, della terra e dei mari! E poi sono convinto che senza la grancassa mediatica il fenomeno Greta sarebbe drasticamente ridimensionato; purtroppo tanti accreditati opinionisti mainstream e superpagati conduttori televisivi fanno a gara a intervistarla e a diffondere la sua immagine e il suo verbo ambientalista ed ecologista. Guarda caso questi opinion maker sono tutti compagni, o simpatizzanti del Piddì o comunque di sinistra. D’altra parte è ormai chiaro a tutti che il Partito democratico, a corto di argomenti, ha salutato con peloso entusiasmo questa ondata giovanile di ambientalisti in erba come se pensasse sul serio che il mondo possa essere salvato dai ragazzini.


Il Ministro Fioravanti

Se mai la cosa che più stupisce è che il neoministro dell’istruzione, Lorenzo Fioravanti (sì, proprio quello che vorrebbe tassare le merendine!) abbia dato disposizioni ai dirigenti scolastici di considerare giustificate le assenze di venerdì 27 settembre 2019 per chi, invece di andare a scuola, andrà a manifestare per il clima. Roba da matti! Un ministro della Pubblica Istruzione che incoraggia gli studenti a marinare la scuola! A questo siamo arrivati! E dire che Lorenzo Fioravanti non è nemmeno del Piddì o di Leu ma del M5S. Di questo passo dove andremo a finire? Verrà dato il premio Nobel a Greta Thunberg e metteranno i gretini in cattedra al posto dei loro insegnanti. Grazie al cielo non sono più in organico. Dopo la beatificazione della “Capitana” Carola Rackete possiamo aspettarci di tutto. Come ha ben detto il grande Vittorio Feltri, anch’io non vedo l’ora che Greta si sgretoli.

  FULVIO SGUERSO 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.