Le minoranze chiassose e la maggioranza silenziosa

LE MINORANZE CHIASSOSE
e la maggioranza silenziosa

 

LE MINORANZE CHIASSOSE
e la maggioranza silenziosa

“Non condivido le tue idee ma mi batterò fino alla morte affinchè tu possa esprimerle

Che l’autore di questa frase fosse Voltaire o più semplicemente la scrittrice inglese Hevelin Beatrice Hall i pareri non sono concordi, tuttavia I veri democratici non possono che concordare su tale assioma, anche se, come spesso noto, molti di coloro che si dichiarano democratici, al contrario cercano con ogni mezzo di “zittire” le opinione degli altri, spesso con le bugie.

In occasione della prossima campagna elettorale il porticciolo della Margonara diventera’ uno dei temi più discussi, per il quale da una parte vi saranno i partiti che si battono affinché Savona esca dalla sonnolenza economica, nella quale i troppi anni delle amministrazioni di sinistra ci hanno portato, e dall’altra i conservatori, gli  avversari cioe’ di ogni cambiamento, che possa infastidire chi vive tranquillo nella propria  gioiosa sonnolenza.


Bahia mar

Ho voluto scomodare Voltaire e Hevelin Beatrice Hall in premessa, poiche’ comprendo perfettamente che altre persone possano avere idee diverse dalle mie, che io rispetto pur volendo esprimere la mia posizione, tuttavia desidererei che vi fosse altrettanta correttezza da parte di chi non la pensa come me e che, soprattutto, si  smettesse di usare la parola “cittadinanza” come se tutta la cittadinanza savonese e albisolese fosse rappresentata dal pensiero di alcune  minoranze chiassose, le quali certamente ben rappresentano se stesse, ma altrettanto certamente non rappresentano le intere cittadinanze.

Se nei sondaggi nazionali al primo punto dei desideri degli italiani vi e’ da ormai vent’anni sempre inequivocabilmente l’occupazione, sarà forse Savona la unica citta’ d’Italia ad avere come primo desiderio dei suoi cittadini non l’occupazione, bensì la costruzione o no di un porticciolo turistico, peraltro in una zona portuale?

Savona in questi ultimi decenni ha subito una grossa emorragia di popolazione giovane, abbiamo perso cioè 30.000 abitanti savonesi, quasi tutti giovani, o perlomeno in eta’ lavorativa, rimpiazzati da 10.000 immigrati non qualificati, per lo piu’ badanti, perdita che ha portato la nostra citta’ ad essere una delle citta’ piu’ anziane e assistite del Paese; quindi, per differenza, vi e’ stata una caduta di popolazione di circa 20.000 abitanti.

Questa situazione è testimoniata dal fatto che in ogni quartiere vi sono appartamenti in vendita e, soprattutto, vi sono negozi e uffici sfitti da anni e che il tasso di disoccupazione giovanile è ai livelli dell’Italia meridionale, malgrado la forte emigrazione giovanile appena accennata.           

A  Savona vi e’ una classe media che vive di Stato come nell’Italia meridionale, per lo piu’ insegnanti, impiegati della pubblica amministrazione statale e locale e tanti pensionati ancora abbastanza giovani, per aver usufruito di agevolazioni contributive, prepensionamenti, scivolamenti  ecc..; ma al contrario del mezzogiorno qui i cittadini sono in buona parte abbastanza agiati, per aver ereditato piccole o grandi rendite dai propri genitori o parenti,  per cui mettendo insieme stipendio o pensione e le rendite, questi cittadini non se la passano male e politicamente tendono alla conservatorismo: ecco perché i partiti di sinistra hanno dominato per tanto tempo.


Fort Lauderdale

Se Savona, ai tempi della mia gioventù era la seconda città d’Italia per ricchezza in proporzione agli abitanti, queste ricchezze, che erano state create dallo sviluppo industriale “inquinante”, non si saranno polverizzate,  per cui qualcuno certamente ne sta beneficiando, anche se il loro valore viene assottigliato continuamente, perché, ahimè le tasse, specialmente quelle locali, stanno erodendo sempre più le rendite e i patrimoni.

Le categorie sopra menzionate sono divise a loro volta in due sotto categorie:

–  quelli che, paghi della loro situazione tranquillotta, vorrebbero una citta’ a loro misura, che faccia loro vivere gli ultimi anni della propria esistenza nel tranquillo limbo in cui vivono; il loro desiderio e’ che nulla cambi per non turbare la loro quiete e, se qualcosa deve cambiare, deve cambiare in meglio per la loro tranquillita’ e cio’ inevitabilmente dovrebbe avvenire, secondo loro, attraverso danaro pubblico.

– L’altra sotto categoria e’ quella che comincia a temere che il proprio standard di vita, specialmente per colpa delle le tasse, stia lentamente ma inesorabilmente ridimensionandosi e il proprio piccolo o grande patrimonio si stia assottigliando  sempre in piu’, anche per a causa delle crisi bancarie, dovute alla stagnazione  economica, dove i depositi sono remunerati quasi per nulla e in piu’ sono anche a rischio; inoltre comincia anche a preoccuparsi del futuro dei propri nipotini.

Il “quantitative easing”  e cioe’ il massivo acquisto di titoli di Stato (debiti dello Stato) da parte della BCE prima o poi finira’ e prima o poi Mario Draghi, se vorra’ attuare quel fondo europeo a garanzia dei depositi bancari, che tutti richiedono, specialmente dopo gli ultimi fatti accaduti alle nostre banche, dovra’ fare i conti con Schauble e tutti i ministri delle Finanze dei Paesi del Nord Europa.

Il tristemente famoso” Bail-in”, applicato alle banche, prima o poi dovra’ essere applicato anche ai debiti degli Stati, perche’ gli Stati virtuosi non intendono garantire e tantomeno pagare i debiti creati dagli Stati piu’ spendaccioni e su questo argomento essi sono ben risoluti; insomma ci stanno dicendo in tutte le salse che la UE non intende garantire i debiti dei vari Stati, ma che ogni Stato deve garantire i propri debiti, attraverso i propri cittadini.


Miami beach

L’Italia è lo Stato più indebitato d’Europa, per cui non è da escludere che prima o poi, anche se viene ripetutamente negato dai vari membri dell’attuale governo, sarà necessario imporre una sostanziosa patrimoniale (in aggiunta a quella che, sotto sotto, in effetti già abbiamo!) o addirittura  qualche sorta di congelamento dei BOT e allora anche quelle famiglie che si sentono abbastanza tranquille dovrebbero  cominciare a pensare che la loro gioiosa sonnolenza non potrà durare in eterno, anzi potrebbe trasformarsi in un  risveglio da incubo.

Pensare che lo Stato possa continuare a fare debiti per garantire la spiaggetta ( magari pagando pure danni milonari al gruppo  Gambardella), le piste ciclabili, la settimana bianca e naturalmente la “dovuta” accoglienza a tutti i nostri fratelli meno fortunati  indiscriminatamente, in nome del ”volemose bene” e’ una pura illusione, perche’ ai tedeschi o agli olandesi della spiaggetta non importa nulla e se ce la vogliamo godere ce la dobbiamo pagare noi, come pure se vogliamo mantenere i clandestini in alberghi a 4 stelle o a ciondolare per le vie delle nostre citta’ sono affari nostri.

Gli italiani, in genere, non hanno un senso civico molto sviluppato come gli anglosassoni: per gli italiani lo Stato e’ qualcosa di astratto (tanto paga lo Stato!….e’ una espressione ricorrente nel linguaggio comune);  purtroppo nelle nostre scuole non si insegna abbastanza educazione civica, o, forse, addirittura l’educazione civica e’ stata abolita dalle materie di studio, per cui ben pochi pensano che lo Stato siamo noi, e quando lo Stato eroga qualcosa , alla fine i cittadini, tutti, in proporzione, quel qualcosa devono pagarlo.

Recentemente l’OCSE nel suo rapporto “Going for Growth” ha per l’ennesima volta invitato l’Italia a dare la massima priorita’ alla disoccupozione e al fisco, che peraltro sono questioni legate a filo diretto.

Infatti in Italia le tasse aumentano e i piccoli o grandi patrimoni – per chi li ha – si sciolgono al sole; chi non ne ha, tira la cinghia e risparmia sul mangiare, sul dentista e su tante esigenze primarie, che possono spesso accorciare la vita e i giovani non hanno futuro.

Avremo tempo ancora per parlare del porticciolo della Margonara, la campagna elettorale è appena iniziata, ma alla luce di quello che ho appena detto, se vogliamo essere realisti, dubito che la maggior parte dei cittadini savonesi sappia dove si trovi la Margonara o vi siano mai stati, e che la cosa interessi loro più di tanto, visto che i problemi, specialmente per le classi meno abbienti, sono ben altri, di questi tempi….la “cittadinanza” ha ben altro a cui pensare!


Miami beach

In questo momento mi trovo in Florida: qui continuano a costruire grattacieli e marine per yachts e megaychts, qui  nessuno si sogna di bloccare investimenti produttivi per 15 anni e piu’ per uno pseudo ambientalismo o per un tornaconto politico, come e’ successo da noi nelle penultime elezioni amministrative, che ha creato un danno, che da queste parti (qui in USA) sarebbe stato fatto pagare ai reponsabili e non alla cittadinanza.

 Questa area degli USA, che assieme alla Costa Azzurra francese e parte della nostra riviera, è la patria dei megaychts e delle marine, attira turismo qualificato e di elite da tutto il mondo e l’economia tira alla grande.

Qui il turismo è il  turismo dei fatti, non quello delle chiacchiere, che si sentono ormai da troppo tempo dalle nostre parti (basta leggere i programmini dei candidati del PD di oggi, di ieri e dell’altro ieri) ; qui  la benzina costa l’equivalente di 40 centesimi al litro, l’IVA  è al 6% e i servizi delle città funzionano perfettamente e, soprattutto, malgrado la grande immigrazione di lavoratori, per lo più qualificati, il tasso di disoccupazione non arriva al 5%: tutto questo avviene perché l’economia non langue, ma è in piena espansione, per cui si creano le risorse per i servizi, che, come ho appena detto, qui sono eccellenti.

Da noi invece molti concittadini non riescono a campare dignitosamente, la disoccupazione giovanile è arrivata al 40% e mentre si sta discutendo dello scoglio e della spiaggetta, la città invecchia, sta perdendo i suoi giovani migliori e…….il  suo antico orgoglio.

Silvio Rossi

Lega Nord

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