LE INTERVISTE IMMAGINARIE

LE INTERVISTE IMMAGINARIE DI FRANCO IVALDO
  INTERVISTA COL BUON DIO E IL DIAVOLO (Quinta puntata)
Libro dedicato alla memoria di Camillo Sbarbaro, autore tra le altre opere storiche di “trucioli” dispersi, nella quale, riferendosi a Giacomo Leopardi, lo defini’ “la voce dell’innocenza davanti all’esistenza”

LE INTERVISTE IMMAGINARIE DI FRANCO IVALDO
  INTERVISTA COL BUON DIO E IL DIAVOLO (Quinta puntata)
Libro dedicato alla memoria di Camillo Sbarbaro, autore tra le altre opere storiche di “trucioli” dispersi, nella quale, riferendosi a Giacomo Leopardi, lo defini’ “la voce dell’innocenza davanti all’esistenza
  

TERZA PARTE

 L’inviato: Ma il Diavolo, in fondo, Ottimo e Massimo, il diavolo, dico, non è secondo voi anche utile. Perché, come aveva osservato anche Goethe, in fondo, in fondo, dal male può nascere il bene…

Dio: Ci andrei piano con queste deduzioni metafisiche. In primis, perché il concetto può essere benissimo rovesciato: dal Bene può nascere il Male. Tanto è vero che si sostiene che il Meglio è nemico del Bene. Insomma, guai a dimostrare l’interdipendenza dei due concetti, la complementarietà, perché qui è in gioco la credibilità del bene come valore assoluto, allora , parlare di “mali necessari ” di “bene che può nascere dal male” è pericoloso, non dico che non sia giusto perché gli opposti, ovviamente, si generano a vicenda e sono per così dire complementari. Dico solo che rilevarlo comporta dei rischi ed ,infatti, Papa Wojtila ha rischiato affermando che il comunismo era un “male necessario”.

 

L’inviato: Perché non era necessario ? Non riesco a seguirvi molto bene, Uno e Trino…

 

Dio: No. Perché adesso sarà più difficile dimostrare che fosse realmente un male. Se era necessario per arrivare al bene , chi ci dice, che fosse davvero un male ? Vedi il guaio di certe affermazioni, vedi su che china possono condurre ? Tanto valeva dire: nazismo e comunismo erano due mali assoluti. Amen. Perché sai qual’è il guaio ? Anche dalle rovine della Germania nazista è sorta la Germania moderna e democratica. Allora, come la mettiamo coi mali “necessari” ? In ogni caso, lasciamo stare la politica e i libri “attuali” dei Papi. La chiesa deve rimanere strettamente apolitica, perché con la politica si sa dove si comincia , ma non si sa mai dove si finisce. Un ente ecclesiastico deve agire nella sfera etico- sociale, etico- morale, in questioni attinenti alla religione ed alla fede, se scivola in politica invade la sfera degli Stati- laici, i quali – a giusto titolo si risentono- i governi e gli Stati devono essere laici. Le interferenze della religione sono nocive, perché ripropongono i conflitti Stato-Chiesa, una cosa penosissima, in cui finisco sempre per essere tirato in ballo. Quando poi ci si mettono i fondamentalisti teocratici, lì davvero, sono dolori. Come gli islamisti che arrivano a parlare di guerra santa. La guerra non è mai santa. E’ sempre una grossa fregatura per chi la perde e , a volte, anche per chi crede di averla vinta. Ecco, in questo le chiese possono , tranquillamente, affermare che sono contro la guerra, perché – e questa è la novità – il Dio degli eserciti è … contro la guerra. Non risolve nulla, non l’ho inventata io. L’hanno inventata i terrestri e , come tutte le loro invenzioni, alla lunga, si è rivelata un pessimo strumento per risolvere i conflitti, perché essi restano tali. Anzi, i vincitori , dopo qualche anno non sanno che farsene della vittoria conquistata a così caro prezzo, i vinti restano tentati per anni (anche per secoli) da una sorta di revanscismo. Non è una soluzione. Mai. Ecco, nell’avvertire che la guerra non è la soluzione, la Chiesa ha un suo dovere morale che investe la sfera dei governi laici, ma niente di più. Eppoi, resta fermo il fatto che chi è attaccato ha il diritto sacrosanto di difendersi. Quindi, il primo che attacca ha torto e quello che si difende ha ragione. Il guaio di questo ragionamento divino, però, è che è sempre più difficile stabilire chi ha cominciato.

Vi sono dei “casus belli” molto dubbi. Vi sono risposte decisamente sproporzionate al “casus belli” del tipo io ti distruggo un edificio e tu mi distruggi una città di due milioni di abitanti, per capirci, insomma, non sempre è possibile la risposta graduale. Eh, sì. Meglio essere un pacifista ed un non violento come Gandhi ed escludere la guerra a priori. Ma Gandhi aveva di fronte dei soldati britannici che erano, anche e soprattutto, dei gentlemen che oltre certi limiti d’onore non se la sentivano di andare. Vi sono dei barbari che con Gandhi e la sua non violenza avrebbero fatto ben pochi complimenti, altro che scioperi della fame. L’ India quando venne invasa dagli islamici,in epoca medioevale, subì un ben peggiore trattamento di quello riservato,secoli dopo, dagli inglesi agli indù non violenti guidati dal Mahatma. Ma perché ci siamo imbarcati in un discorso così complesso ?

 

L’inviato: Colpa mia, Ente supremo, colpa mia…

Dio: E vorrei vedere che fosse la mia. Io non ho mai colpa, tra le altre cose, tra gli altri attributi ho il titolo di Sommo Incolpevole o Innocente, se preferisci. Per concludere il discorso, se è vero che, come sostenevano i pitagorici, l’equilibrio dei contrari è armonia, vi è forse una possibile “armonia” tra guerra e pace, nel senso che l’unica guerra, forse consentita, è proprio quella strettamente difensiva. Ci attaccano, ci battiamo per legittima difesa e cioé facciamo la guerra obbligati per continuare a vivere in pace.

Punto e basta, perché il discorso mi annoia. Comunque, il discorso dei “mali necessari” l’ho enunciato io a proposito del discorso sul progresso, anche il progresso è un male necessario, no ? Abbiamo visto, precedentemente, per le auto che fanno vivere coloro che le fabbricano e le loro famiglie. Prova a licenziare nelle fabbriche d’armi. Sarebbe bello che non vi fossero più malattie, ma i medici morirebbero di fame. Niente più criminalità ? In mezzo alla strada, migliaia di poliziotti e di famiglie. In mezzo alla strada non per garantire la sicurezza. Proprio disoccupati. Vuoi che continui ? Ne abbiamo già parlato. Ora , stop. Parliamo d’altro oppure stiamo zitti che è anche meglio.

 

Segue un imbarazzato silenzio, rotto da un annuncio di un San Pietro che irrompe sulla scena dove sta avvenendo l’intervista: “Altissimo, è morto il Papa!”

 

Dio: Se ne fa un altro: stavolta, deve essere di colore. Basta con tutti quei visi pallidi. Pietro, trasmetti l’ordine divino al Conclave. Va da sè che l’ordine non si discute. Nero, un Papa nero.

 

L’inviato: Perbacco! E’ morto il Papa. Saremo usciti in edizione straordinaria.

 

Dio: Vorrei vedere. Cosa c’è, sulla terra, di più importante del potere temporale dei successori di Pietro?

 

L’inviato: Beh, in questi ultimi tempi gli Stati Uniti consolidano l’ Impero e anche la Cina si affaccia sulla scena internazionale… L’Europa…dal canto suo…

 

Dio: Ma fammi il piacere. L’impero. Quanto alla Cina l’unico posto dove potrà affacciarsi sarà sempre sul Mar della Cina. E l’ Europa (le risate!) se ne sta proprio dal canto suo, cioé nel suo cantuccio marginale ed emarginato, zitta e mosca, perché l’Europa, unita o divisa, conta come il due di briscola! Lo sappiamo come finiscono gli imperi. Te lo devo ricordare ? Assiri, Babilonesi, Egizi, Greci, Persiani, Romani. Devo continuare ? Invece, il Vaticano sempre lì, potere spirituale e potere temporale perennemente in processo di osmosi. Anima e corpo, spirito e materia, vita e morte e, soprattutto, paura della morte, dell’aldilà, del famoso inferno che vi siete creati da soli. La salvezza eterna non ha prezzo, cosa vuoi che valgano le promesse di un presidente americano, russo o cinese al confronto ? Vi ridurrò le tasse ? Figurati, per gente che teme di perdere l’anima immortale…E sa che uno, uno solo, può salvarli : io, modestia a parte, tramite i miei emissari terreni. No, ma devo spiegarti tutto e lavori a “My God” ed hai avuto l’audacia di farti designare per l’intervista all’ Ottimo e Massimo, al Supremo !

 

L’inviato: Perdono, mille volte perdono, Ens realissimum et Summum Bonum, ci sono giornate in cui dico ogni genere di sciocchezze…

 

Dio: Capita a tutti, meno a me. Comunque, sei perdonato, hai persino fatto sfoggio di latino, la mia lingua morta preferita. Bravo, ti sei riscattato. Continua…

 

L’inviato: Rimarrei nella scala dei valori del bene, come scelta etica. Come distinguere ciò che è bene da ciò che non lo è.

Dio: In base alla ragione ed al buon senso innati che ogni essere ha in sè, compresi gli altri animali. E’ giusto o no ?   Quasi tutti sanno quale è il sommo bene per la loro specie. La volpe sa che è meglio evitare una muta di cani e gente a cavallo che suona nei corni da caccia. Cosa glielo dice se non l’istinto, cioè l’esperienza accumulata nel Dna delle volpi che l’hanno preceduta , nel Dna della specie?

E’ così per i pesci che “sanno” che è rischioso avvicinarsi troppo alla costa e incontrare un esercito di pescherecci o di canne da pesca. I pesci scelgono le acque più adatte alla riproduzione, e ti assicuro che lo scopo finale per il quale sono stati creati non è quello di finire in padella. Tutti gli esseri vivono per durare, per non essere cancellati dalla lavagna. E’ lo scopo della vita, quella di continuare sé stessa.

Nessuno fa eccezione: dal verme al superuomo. E, istintivamente, grazie alle informazioni contenute nel codice genetico, tutti sanno qual’è il sommo bene. Soltanto l’uomo a volte fa eccezione ed è quando , anziché pensare al bene della specie, compie il calcolo errato di pensare al bene dell’individuo, a sè stesso. Non sempre ciò che appare all’individuo come un bene, riesce a fare il bene della collettività. Vi sono, comunque, animali che hanno più di altri il senso della collettività, rispetto ad altri. Formiche ed api hanno il senso innato del gruppo, il gatto è più individualista, eccetera. Quindi, la ragione è generale nel senso che tutti hanno le loro buone ragioni per agire. Anche i pazzi hanno una loro spiegazione “ragionevole” per “spiegare” le loro azioni, ma il loro giudizio è obnubilato dalla follia e quindi agiscono da folli, pur fornendo ragioni dei loro atti. Ma ,del resto, che cos’è la saggezza e cos’è la follia ? Il discorso ci porterà un pò lontano. In passato, la scienza medica faceva cose che erano ritenute perfettamente sagge e che la scienza medica moderna definisce vere e proprie follie. Ma le parole hanno la loro importanza: quegli errori dei medici del passato non erano follie, erano appunto errori dovuti all’ignoranza che si credeva scienza. Quei medici non erano pazzi, ma agivano come pazzi, per i medici moderni che conoscono i rimedi giusti per certi tipi di malattie. Mi segui ? Così certe follie del passato erano semplice frutto dell’ignoranza presuntuosa. Non della follia vera e propria. Ma chi ci assicura che oggi voi terrestri vivete da saggi ? Magari colui che voi credete un saggio per me,Onniveggente, è un pazzo furioso e, viceversa, un povero minchione, ritenuto da tutti un demente per l’Occhio Divino è un genio. Ve l’aveva detto mio Figlio: “Non giudicate! Prima di vedere la pagliuzza nell’occhio del fratello, guardate la trave che è nel vostro…”

 

L’inviato: Credevo , Eminentissimo, che voi vi riferiste al peccato…

 

Dio: Peccato ed errore sono la stessa cosa. Il peccatore, in genere, sbaglia per ignoranza, perché è abituato a commettere ogni sorta di errori. Se non riconosce l’errore e non si pente , allora, è un peccatore incallito, un recidivo. Con i peccatori incalliti la Chiesa e la società moderna hanno molta pazienza. La mia, invece, sta per finire ! Sto già rileggendo il “Malleus maleficarum”, il “Martello delle streghe” perché non si sa mai. A mali estremi, estremi rimedi…

 

L’inviato: Non vorrete, Sapienza Inarrestabile, alludere al fatto che il Papato potrebbe rilanciare l’inquisizione nel XXI Secolo ?!

 

Dio: Ragazzino, non venirmi a dire cosa i miei rappresentanti in terra possono o non possono rilanciare. Sappi solo che il Male dilaga ed il Bene sta per perdere la pazienza. A te non serve altro, quanto ai metodi di riportare giustizia ed ordine sulla terra ci penseremo. Però hai ragione su un punto: forse il “Malleus” non è un rimedio per il semplice fatto che dev’essere stata un’invenzione di satana, il quale ha tradito i suoi stregoni e le sue streghe, scatenando contro di essi l’Inquisizione per poter mettere la giustizia divina in cattiva luce. No, niente “Malleus” !

Ragionando tra sé e sè: Forse, una bella crociata… Vedremo, vedremo. Cosa stavo dicendo ?

L’inviato: Che il Malleus Maleficarum era un’idea diabolica, forse come il Mein Kampf , giusto ?

 

Dio: Sì, il concetto è quello. Ma questa intervista non è troppo lunga? Diamole una raccorciata.

L’inviato: Avrei ancora una serie di domandine se vostra Eterna Superiorità, può mostrarmi una Infinita Benevolenza, continuerei ancora a chiedere…

 

Dio: Va bene, Chiedi pure.

 

L’inviato: Voi stesso avete sostenuto che la Chiesa cattolica è in ritardo nei secoli, soprattutto, nel modificare i suoi dogmi. E’ vero ?

 

Dio: E’ vero, guarda il caso Buttiglione, che in Europa, sembrava un cavaliere della tavola rotonda, alla ricerca del Sacro Graal e invece si era solo ritrovato in un Europarlamento spocchioso, pieno di gay e di presuntuosi portaborse. Ma per comprendere gli altri, occorre mettersi nei panni altrui. Quando si tratta di modificare dogmi di fede, quelli hanno paura di sbagliare. Sanno che io sono l’Infallibile, ma loro no. Così si tengono dogmi vecchi di secoli, screditati dalle scoperte scientifiche, obsoleti, nefasti a volte, eppure sempre in vigore perché ci vanno coi piedi di piombo. E’ il timore dell’errore nell’interpretare la volontà divina, eppoi avendola interpretata male una volta, non possono cambiare ad ogni giro di secolo, ti sembra ! L’esempio più clamoroso è stato quello dell’universo, no ? Ne abbiamo già parlato. Rivoluzione copernicana ? Come potevano accettarla. Sono stato io ad ispirare Copernico e Galileo. Non ne potevo più di quella terra al centro dell’universo, di quel dio antropomorfo che si erano creati assieme a tutti gli altri errori secolari. L’ignoranza mi alimentava la superstizione e la superstizione accresceva l’ignoranza, quindi, le cose dovevano mutare ed ho fatto in modo che mutassero. Il sapere non è mai un male in sé. Anzi è sicuramente un bene, ma tutto dipende dall’uso , corretto o sbagliato, che se ne fa. Mi spiego: per voi terrestri, la scoperta che esistono altri mondi abitati da esseri viventi può essere un bene, paragonabile, alla scoperta dell’America ad opera di Cristoforo Colombo. Ma la pretesa di colonizzare, anche e soprattutto con la forza, questi nuovi mondi abitati da alieni, sarebbe un male come lo è stata la colonizzazione spagnola, portoghese, inglese, francese, e via dicendo. Capito il concetto ? Ma guarda che ci stiamo ripetendo, perché del male che può trasformarsi in bene e viceversa abbiamo già detto. Vedi cosa succede a prolungare inutilmente l’intervista. Non abbiamo più niente da dirci. Io , perlomeno, ho detto tutto. Anzi, non ho detto niente. Non saprai mai se questa intervista ha avuto luogo oppure se si è trattato di un sogno megalomanico di giornalista. Così come, quando morrai, in fondo, non saprai se la tua vita , le tue esperienze, le tue gioie i tuoi dolori, i tuoi ricordi saranno stati vita reale, oppure solo un sogno… La vita è sogno ? Pedro Calderon de la Barca… sosteneva di sì..

 

L’inviato: Citate spesso questo Calderon, Eminentissimo…

  

Dio: Lo cito perché sintetizzava in poche battute teatrali, grandi verità filosofiche. Un merito di non poco conto. Allora, hai sognato o l’intervista è stata reale ?

L’inviato: Per me è stata reale. Tanto è vero che ho qui gli appunti e la Scrittura non mente, soprattutto la Vostra, Suprema Realtà.

 

Dio: Bene, poiché l’ultima parola spetta sempre a me, speriamo che quanto hai udito possa giovarti in qualche modo. Buon viaggio e vai con Dio ! Che c’è figliolo ? Ti vedo perplesso, è così?

L’inviato: Sinceramente, da un punto di vista pratico, speravo di ottenere qualcosa di più da Vostra Saggezza, del tipo “Consigli divini per una vita migliore”. Che cosa riporto sulla terra ? Mi sento un poco a mani vuote…

 

Dio: Come ti permetti, screanzato! Hai riempito un taccuino di verità sacrosante, di verità divine, che vuoi di più ?

 

L’inviato: Vostra Onniscienza, mi perdoni, ma qualche consiglio pratico, in pillole, che possa dire ai lettori di “My God” : ecco cosa vi consiglia, Dio, per la vostra felicità…

 

Dio: Mi hai scambiato per la posta del cuore di Novella 2000 ? Va beh,ho capito il tuo punto di vista, sacrilego scriba. Allora, prendi appunti. Oltre alla rigorosa – dico rigorosa – osservanza dei miei dieci Comandamenti e senza magari spingersi a porgere l’altra guancia che, tutto sommato, mi sembra anche un gesto un pò di superbia a pensarci bene, un gesto orgoglioso che può venire male interpretato ; nel senso: io conservo la mia virtù e, porgendoti l’altra guancia, ti invito, spregevole nemico, a peccare due volte. Sì, quell’ esortazione di orgoglioso stoicismo, in fondo va rivista. Dunque, osservanza dei dieci comandamenti e quanto ai nemici, anzichè porgere l’altra guancia, occhio per occhio, dente per dente, così si ravvedono davvero e la piantano di peccare, altro che storie ! Dividiamoci un pò i peccati con i peccatori. Non è bello avere sempre ragione ed umiliarli, facendo capire loro che non possiamo scendere al loro livello. Dunque, se ti danno uno schiaffo, rendi un bel pugno sul naso, consiglio di Dio per essere in pace con sé stessi senza umiliare l’ “io” altrui. Tanto l’io nostro e quello altrui non esistono, quindi, tu non dovresti avere avvertito, nella realtà profonda, lo schiaffo e il tuo nemico non si sarà accorto del pugno sul naso !

 

L’inviato: Giusto ! Distacco e serenità, ma fermezza, dico bene, Elevatissimo ?

 

Dio: Dici bene. Quindi, andiamoci piano col perdono. Può diventare routine e non farà bene né a colui che perdona con troppa facilità, né al perdonato che non avrà più neppure bisogno di pentirsi realmente. Una equanimità ed una serena ma ferma giustizia, mi sembrano preferibili ad un ostentato e puntuale martirio accettato con orgoglio stoico,ma sempre con eccessivo orgoglio che è per l’appunto un peccato. Consiglio, comunque, uno sforzo di comprensione per le ragioni altrui, soltanto comprendendo le ragioni profonde di coloro che riteniamo nemici , forse, potremo cominciare a vederli come potenziali amici. Certa gente non chiede altro che di essere compresa, l’incomprensione genera esasperazione e l’esasperazione violenza. Per il resto, lealtà, approccio amichevole verso il prossimo, a priori, se poi l’esperienza ci dimostrerà che l’approccio amichevole era fatica sprecata si potranno esaminare, con calma, altri metodi. Consiglierei anche una ricerca sistematica dei migliori di noi, i peggiori non hanno nulla da insegnarci e , piuttosto, che frequentare persone peggiori è meglio seguire un consiglio dei buddhisti: “Vai solo come un rinoceronte!”

L’inviato: Bella immagine!

 

Dio: Eh, i buddhisti sono forti nella fantasia, dunque, consigli pratici. Se credete al matrimonio, sposatevi. Meglio sposare una donna onesta che una mignotta. Meglio sposare un uomo intelligente che un cretino. Per il resto non saprei. Sono rimasto così a lungo “single” che la mancanza di esperienza renderebbe i miei consigli inutili o addirittura dannosi.

L’inviato: Scorgo un fumata bianca, devono aver proclamato il nuovo Papa…

Dio: Eh, i buddhisti sono forti nella fantasia, dunque, consigli pratici. Se credete al matrimonio, sposatevi. Meglio sposare una donna onesta che una mignotta. Meglio sposare un uomo intelligente che un cretino. Per il resto non saprei. Sono rimasto così a lungo “single” che la mancanza di esperienza renderebbe i miei consigli inutili o addirittura dannosi.

L’inviato: Scorgo un fumata bianca, devono aver proclamato il nuovo Papa…

 

Dio: Aspetta un momento. (Armeggia col telefonino e qualcuno risponde in linea). Allora ? Nero ?

Da dove ? Ottimo, bel paese dell’Africa. Perfetto. Complimenti a sua santità e auguri!

(rivolto all’inviato) Hanno fatto il Papa . Puoi chiamare “My God”, edizione straordinaria, ovviamente! E’ un Papa nero.

 

L’inviato: Chiamo subito.

 

(Chiama la redazione e spara la notizia che il buon Dio, nella sua infinita misericordia, gli detta, parola per parola).

 

Dio: Dove eravamo rimasti ? Ah, sì… I consigli pratici della mia Infinita Saggezza. Allora, andate dove vi porta il cuore ? Nemmeno per sogno. Andate sempre dove vi porta la ragione, ragionate prima di andare e quando siete andati, se la ragione vi dice di tornare indietro, tornate di corsa.

Agite con una certa prudenza, ma non con eccessiva prudenza perché un’eccessiva prudenza è nemica dell’azione. Dialogate sempre, perché finché si parla non si spara. Non siate dogmatici, non siate fanatici, non siate intolleranti. Senti, ma è proprio necessario questo elenco di buone intenzioni? Tanto con i terrestri non funziona. Secoli di storia ci dimostrano che i consigli buoni servono a poco, se non a nulla. Tutti dicono di sì, ma fanno il contrario di ciò che dicono.Mi sono persino stancato di suggerire condotte virtuose, in un mondo come quello dove i conflitti sono all’ordine del giorno. Come pesa quell’ homo homini lupus ! Confesso che anch’io sono sorpreso a volte di aver emanato, inconsapevolmente, tanta malvagità. Il diavolo deve aver approfittato bene del sonno della mia Ragione e ha creato più mostri del necessario. Il bene sarà sempre in guerra col male e sarà sempre difficile stabilire dove è il bene e dove è il male. Ma perché ho accettato di dare consigli ? Sono tentato di giocare la carta della libertà e di dire ai terrestri: fate quello che volete, sarete tanto liberi da non voler più osservare alcuna legge, terrena o divina. Così tornerete nella giungla e sarete voi stessi a chiedere drastiche limitazioni alla libertà , avendo compreso che la vostra libertà termina , dove comincia quella degli altri… Mi sono spiegato ?

 

L’inviato: Perfettamente, Altezza che più Altissima non si può, qualche altro suggerimento per gli esseri umani ?

 

Dio: Appunto ! Di ricordarsi che , in fondo, sono soltanto degli esseri umani e che non devono, assolutamente, pretendere di essere dei. Lo dico anche per un certo Silvio che a volte si prende per un dio. La divinità é in sé una cosa sublime ma gravosa, piena di responsabilità eccezionali che l’essere umano non può neppure concepire con il suo cervelletto limitato. Lasci perdere i grandi traguardi in salita. Faccia degnamente il suo percorso in pianura, magari si collochi in una serena “routine”, senza troppi sforzi. Alcune menti eccezionali si sono elevate moltissimo, ma hanno anche pagato un prezzo. Raramente si vedono insieme il genio e la felicità. A parte che la felicita’ – è bene che si sappia – è soltanto un mito. In ogni caso, non è duratura e ciò rivela la sua imperfezione, perché quando finisce la felicità può anche tramutarsi nel suo contrario. Ho già detto che l’io è illusorio, quindi, tutta questa felicità personale confina pericolosamente con l’illusione ed il risveglio dalle illusioni è quasi sempre doloroso. Così è per le passioni che turbano inutilmente il pensiero. Gli spagnoli che erano maestri nell’arte della filosofia pratica (intendo quella della gente comune) pur non avendo poi grandissimi filosofi (contrariamente ai greci antichi, ai tedeschi moderni, agli italiani, ai francesi ed agli inglesi) avevano un modo di dire che mi sento di sottoscrivere. Eccolo: Per le cose di questo mondo, Uomo, non ti preoccupare. Poiché non vi è un bene che duri, né un male che prima o poi non finisca. Ecco perché la pazienza di fronte alle difficoltà viene definita santa. Ci vuole solo pazienza, attesa che i mali passino e la consapevolezza che anche i beni non sono durevoli. Così quando essi finiscono non ci si rattrista troppo perché la tristezza, in fondo, era l’ottavo peccato capitale e nella vita ci vuole letizia non mestizia. E adesso, davvero fine dell’intervista. Anche l’intervista, come vedi, prima o poi finisce. Cerca l’atarassia e vai in pace… con Dio !

 

(Continua)

 

Franco Ivaldo

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