LE INTERVISTE IMMAGINARIE

LE INTERVISTE IMMAGINARIE DI FRANCO IVALDO
  INTERVISTA COL BUON DIO E IL DIAVOLO (Quarta puntata)
Libro dedicato alla memoria di Camillo Sbarbaro, autore tra le altre opere storiche di “trucioli” dispersi, nella quale, riferendosi a Giacomo Leopardi, lo defini’ “la voce dell’innocenza davanti all’esistenza”

LE INTERVISTE IMMAGINARIE DI FRANCO IVALDO
  INTERVISTA COL BUON DIO E IL DIAVOLO (Quarta puntata)
Libro dedicato alla memoria di Camillo Sbarbaro, autore tra le altre opere storiche di “trucioli” dispersi, nella quale, riferendosi a Giacomo Leopardi, lo defini’ “la voce dell’innocenza davanti all’esistenza
 

L’ inviato: Posso continuare l’intervista, Sommo di tutte le Sommità ? 

Dio: Ma certo ! Andiamo pure avanti, ma che argomenti possiamo trattare. Non credo ci resti molto da dire. 

L’inviato: La terra è piena di individui con crisi di identità. Ci si chiede sempre più spesso: ma io chi sono, dove vado ? Noi chi siamo, dove andiamo ? Anch’io mi ripeto dieci volte al giorno: “Sono un inviato di “My God”, faccio il giornalista, sempre meglio che lavorare, e questo per un po mi tranquillizza. Poi, sento che non è tutto. Anzi che non è nulla. Chi sono ? Cosa voglio ? Che faccio sulla Terra ?

 

Dio: E lo chiedi a me ? Ma per favore, è da quando quel Socrate ha detto la frase famosa” Nosci te ipsum “, “Conosci te stesso”, che con voi terrestri è sempre la solita storia: chi siamo, dove andiamo, perché siamo qui, l’unica cosa che sappiamo è di non sapere. Uffa, che barba ! Tutti gli altri, tranquilli su tutti i possibili pianeti e su tutti i possibili mondi dei possibili universi. Sulla terra, lagnosi, piagnoni, crisi di identità. Non sapete nemmeno chi siete e scoprite l’astrofisica,la fisica e la teoria dei quanti (scherza coi Santi ma lascia stare i Quanti) volete sapere tutto sull’infinitamente piccolo e sull’infinitamente grande. Scambiate per cose reali i riflessi negli specchi. Siete dei parassiti. Oh, là ! Finalmente l’ho detto. Parassiti del pianeta terra. I più onorati ed esaltati tra di voi, non a caso, sono i parassiti maggiori: presidenti, re, regine, ministri, deputati, onorevoli, tromboni delle arti letterarie, artisti, attori, attrici, canterini, ballerine, nani etici e morali, grassatori, mafiosi, ladroni da strada, pirati, giornalisti (guarda, guarda),portaborse, usurai e via dicendo. Marmaglia, questo siete. E dire che il mio sonno, il sonno della Ragione Suprema, oltre a voi mostri aveva creato creaturine così carine come i gatti assassini, che gli egizi giustamente adoravano, api, pesciolini rossi, delfini, elefanti, balene. Dov’è tua sorella la balena, sciagurato ? L’hai uccisa, vero così mentre voi crescete e vi moltiplicate, tua sorella la balena rischia l’estinzione. Provi rimorso ?

 

L’inviato (confuso, rosso in volto, con le lacrime agli occhi): Sì. Ma per la balena, io non c’entro. Non ho mai pescato neppure una trota. Non pesco e non sono cacciatore. L’unico passatempo che ho è il cinema…

 

Dio: Anch’io, guarda che combinazione. Hai visto Marcellino pane e vino ? Commovente, no ?

Socrate

L’inviato: Ero troppo piccolo. Ho visto quello a luci rosse, come si chiama, Odalische alla corte del gran pascià…

 

(La Madonna, Maria Maddalena, Marta, Santa Lucia si fanno il segno della croce e fulminano l’inviato con un’occhiataccia di acuta deplorazione).

Dio: Quello non l’ho visto. Ho visto…beh lasciamo stare. Comunque, anche il cinema è un’arte. Tornando a Socrate, quello con tutte quelle domande, vi ha rovinato la vita. Lo credo che gli hanno fatto bere la cicuta. Epicuro, no, mille volte meglio. Uno che sapeva vivere, che diamine! Conosci te stesso , fatemi ridere. Vivi il meglio che puoi chiunque tu sia. Altro che metafisica ! Aveva ragione Voltaire che metteva in ridicolo i fanatismi. Peccato però che mi ha criticato Leibniz. Sul migliore dei mondi possibili, Voltaire, con il suo “Candide” ha sbagliato a prendersi gioco di Pangloss (Leibniz) . Il terremoto di Lisbona ? Ma se tutto l’universo è un terremoto. Almeno per ora la Terra gira… Hai mai visto lo scontro di due galassie ? No, come potresti averlo visto ? Ebbene, ti assicuro che in confronto allo scontro di due galassie, un terremoto sulla terra… Questa è buona. Va beh, non fa ridere. Però… Lo scontro di due galassie. Quello sì che è un fuoco d’artificio cosmico, altro che terremoto, quello, per così dire è un terre mondo. Rarissimo, per fortuna.

 

L’inviato: Ma perché, Onniveggente, voi fate scontrare i mondi? Non è bello, oso dirlo a Vostra Eterna Grandezza, questo non è bello.

 

Dio: Allora, per il solo fatto che possono scontrarsi, i vostri ingegneri non avrebbero dovuto inventare le automobili. Va bene, così? Niente General Motors, niente Ford, niente Wolkswagen, niente Fiat. Migliaia di migliaia di famiglie sul lastrico. Va bene così? Il mondo, senza auto che possono anche scontrarsi o avere incidenti vari, un mondo vivo e vegeto, ma alla fame nera. Ti sta bene, insetto presuntuoso, che metti in dubbio la ragion sufficiente di Dio. Avevo le mie ragioni, punto e basta. E se ti dico che Leibniz era nel vero e non Voltaire, zitto e mosca, qui è in vigore una teocrazia , della democrazia non so che farmene. Io non voto. Sono votato, ho un sacco di voti, ed anche degli ex-voto. Dai, non te la prendere. E’ una questione di equilibrio demografico tra le monadi che non hanno finestre, tu non puoi capire. Io posso, invece, poiché sono la Monade delle monadi. Chiaro? Per il resto,ci vuole tutta che, in materia di statistica, ci capisca qualcosa io, però uragani, terremoti, inondazioni hanno la loro ragion sufficiente. Le malattie sono la ragion sufficiente per l’esistenza dei medici e dei farmacisti, i delinquenti sono la ragion sufficiente per l’esistenza dei poliziotti e dei magistrati, i truffatori sono la ragion sufficiente per l’esistenza dei loro avvocati. Quei fessi degli elettori sono la ragion sufficiente per l’esistenza di deputati, senatori ed onorevoli vari…strapagati marci! Quanto alle catastrofi, statisticamente, pare, che abbiano un effetto verso l’ equilibrio naturale. E come diceva Telesio bisogna adeguarsi alle leggi della natura. Non approfondiamo. Hai altre cose da chiedere? Non è un poco lunga questa chiacchierata?

Søren Kierkegaard

L’inviato: Se a voi non dispiace, Causa Primordiale di tutte le Cause,Vostra Provvidenza, Sublime, avrei qualche altra domandina…Tipo: E’ vero che solo gli angeli e gli animali non conoscono il concetto di angoscia, come sosteneva quello di Copenaghen, come si chiama? Kierkegaard?

 

Dio: Cosa era un angelo ? No, era un animale. Sì, perché era un uomo, ma che ne sapeva il danese dell’angoscia degli altri animali? Era un cane, un gatto, un canarino, un’aquila, un panda, un rinoceronte? Se l’angoscia cresce con l’immaginazione ed è persino peggio della realtà, chi dice che una scimmia non abbia fantasia, non conosca l’angoscia ? Mi sembra proprio fuori strada, quel Kierkegaard, come tutti gli antropocentrici, tutto gira intorno all’uomo, figuriamoci, che concetto tolemaico. Ma guardate che la rivoluzione copernicana è già avvenuta. Galileo si è già espresso. Se la terra non è al centro dell’universo, neppure l’uomo è al centro dell’universo. La modestia, non guasterebbe. Anche gli altri animali pensano, quindi, umiltà ed acqua in bocca, come raccomando sempre ai pesci.

L’inviato: E’ vero, come sosteneva un altro filosofo, Nicola Cusano, in voi, Infinitissimo, tutti gli opposti coincidono?

 

Dio: Parlare con gli uomini è proprio tempo perso. Ho appena finito di spiegare che la posizione giusta è quella di andare oltre gli opposti, oltre ogni forma di dualismo, come spirito e materia, essere e non essere, vita e morte, creazione e distruzione e tu mi vieni a parlare di opposti che coincidono e proprio in me dovrebbero coincidere. Ma sei un testone, davvero, non ne parlo al tuo direttore , Seraficus de Benedictis, solo perché mi fai pena. Così come mi faceva pena lui a dire il vero. Devi sapere che Seraficus era un teologo. Ha rotto talmente l’anima con le sue speculazioni sulla natura di Dio, anima universale, che un bel giorno mi sono detto: “Promuovere, per rimuovere”. Così dalla biblioteca cattolica del seminario di x, dove lavorava per l’appunto alla tenuta dei vecchi manoscritti teologici, ho fatto in modo che – mutatis mutandis -venisse nominato direttore responsabile di “My God”. Gli ho cambiato il destino, in meglio e per di più lì dov’è fa meno danni. “My God” – scusa, eh ! – lo leggono in pochi.

 

L’inviato: Raccomandato dal Padreterno, capito il de Benedictis!

 

Dio: Sono o non sono l’Onnipotente?

 

L’inviato: Per rimanere in tema di filosofia, che ne pensate , Intelligenza Suprema, di quel Cartesio (al secolo René Descartes). Non male, vero, il suo metodo del dubbio: cogito, ergo sum. Eh? Penso dunque sono. A proposito, io non dubito che farò carriera, prima o poi, ma una vostra raccomandazione mi farebbe proprio comodo…in fondo l’avete fatta a Seraficus de Benedictis…Farla anche a me che vi costerebbe?

 

Dio: Vedremo. Quanto a Cartesio sarà stato anche un buon filosofo. Non è detto che io sia un esperto in materia. Ma quest’affermazione non prova un bel nulla. Vuoi sapere perché. E’ facile. Sta a sentire: Io penso di pensare, ma in realtà non penso e , dunque, non sono… Io credo di essere, perché credo che in questo momento sto’ pensando, ma, in realtà non vi è alcuna entità che pensa e, quindi, non vi è alcuna entità che è, anche se crede di essere. E’ chiaro? Il tuo Cartesio quando mai è uscito dal dualismo: Io, il pensiero, essere non essere, esistere non esistere. Se ti dicessi che sono due semplici nomi “spirito” e “materia” ? Che tutto è neutro, neutrale, e , soprattutto, vuoto. Se ti dicessi che non aveva tutti i torti Merleau- Ponty col suo “On croit qu’on croit, mais on ne croit pas”, crediamo di credere, ma in realtà non crediamo…

 

L’inviato: Questa ultima affermazione, proprio da Voi, Supremo, non me la sarei mai aspettata.

 

Dio: Eppure, almeno io – questo vorrai concedermelo – so di cosa parlo e cosa dico. Poi comunque non vi sforzate troppo, né con la fede né con la ragione, perché almeno in una cosa Kant aveva visto giusto: la mia esistenza non potrà mai essere provata. E sono millenni che gli uomini sprecano tempo, cercando di provarla. E gli atei si sforzano, inutilmente, di provare la mia inesistenza. Ma dico, fra tutti loro, non avevano proprio niente di meglio cui pensare ?

(Continua)

Franco Ivaldo

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