Le idee un po’ confuse di chi non sa di conto

LE IDEE UN PO’ CONFUSE
DI CHI NON SA DI CONTO

LE IDEE UN PO’ CONFUSE DI CHI NON SA DI CONTO 

 Il giorno 20 ottobre 2016, alla terza commissione il Dirigente ha reso noto,  per ciò che riguarda il capitolo  “Ricovero minori in istituti diversi”, che, su un  bilancio di previsione 2016 di Euro 721.000, il consuntivo in  realtà è di circa  1.500.000 (quindi è stato necessario recuperarne l’altra metà), e per il capitolo  “Assistenza anziani e disabili” su un  bilancio di previsione 2016 di euro 792.000, in realtà il consuntivo  è stato  di oltre 1.000.000 di euro, quindi è stato necessario recuperare oltre 200.000 euro, per cui  si è dovuto arrivare a recuperare in totale, solo per questi due capitoli obbligatori per legge, quasi 1.000.000 di euro.

 

Queste risorse sono state recuperate facendo dei tagli agli altri capitoli di spesa, per cui, come ha detto il Dirigente, si sono dovute usare, solamente per questi capitoli, completamente le risorse della Regione del “Fondo Indistinto per i Servizi Sociali”, che sarebbe invece dovuto servire per fare innovazione e nuova progettazione.

Nel 2016 i migranti “soccorsi “o traghettati in Italia sono triplicati rispetto al 2014 e la spesa che deve affrontare l’Italia rischia di crescere ancora nel 2017 fino a 4,2 miliardi. Questa “boiata immensa“ non l’ho detta solo io durante il penultimo  Consiglio, l’ha detta anche il Ministro Padoan. 

Il Ministro delle Finanze del Governo Renzi e ora Governo Gentiloni il 27 Ottobre, relazionando i Commissari Europei Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici in relazione al bilancio 2016, ha dichiarato che le spese per le operazioni di salvataggio dei migranti e le spese per la prima assistenza, le cure sanitarie, la protezione e l’ educazione per più di 20.000 minori non accompagnati erano stimate in 3,3 miliardi , al netto dei contributi UE, con una previsione per l’anno 2017 di 4,2 miliardi, previsione  peraltro , alla luce dei primi mesi dell’anno, già  sforata.

 

In Italia i detenuti non italiani sono il 32% della popolazione reclusa. I soggiornanti regolari, secondo stime a campione effettuate su singoli istituti di pena, sono una quota inferiore al 10% del totale dei detenuti stranieri, da cui si evince che i detenuti extracomunitari non REGOLARI sono il 22% del totale della popolazione carceraria ossia 11 880 unità (22% di 54.000)

Il costo di un carcerato è di circa 45.000 Euro/anno, per cui il costo di mantenimento ammonta a :11880×45000= 534.600, a cui si devono aggiungere i costi della Giustizia (avvocati e apparato giudiziario) e della sanità, costi non contabilizzati perché contabilizzati in altri capitoli, ma sempre a carico del contribuente italiano.

Insomma parliamo di cifre da capogiro: infatti  i 5 miliardi sono una boiata  perché in verità l’ammontare è di gran lunga superiore, considerato che a questi  costi si debbono aggiungere i costi degli arrivati negli anni precedenti, che gravano in ogni caso sulla Sanità, sulla Giustizia e sulla logistica legata  a quelle organizzazioni, per lo più di ispirazione catto-comunista, che si definiscono volontari, ma che in effetti assorbono  gran parte di quelle risorse, che altrimenti sarebbero destinate al sociale nostrano, che in questi tempi di crisi economica ne ha più che bisogno. 

E’ inaccettabile che il Governo, da una parte tagli i trasferimenti ai Comuni per recuperare i fondi per le operazioni legate a queste così dette operazioni umanitarie, e contemporaneamente ai Comuni spetti finanziare associazioni collaterali a tali operazioni anche in loco, tagliando le risorse alle vere Associazioni di volontariato.       

Mi riferisco a quelle Associazioni di volontariato di Assistenza ai nostri anziani, ai nostri portatori di Handicap e alle nostre famiglie disagiate, che devono così compartire le già poche risorse a disposizione dei Comuni con baldi giovani, che per un sistema giudiziario farraginoso basato sui cavilli, pur non avendo diritto di asilo, possono soggiornare nel nostro Paese per anni e anni e passeggiare tranquillamente nelle nostre città a carico del “sociale”.

 
Cristina Bellingeri 

Di fronte a questa situazione, nella quale i Comuni non hanno alcun potere e principalmente non hanno soldi, soprattutto per ciò che riguarda il Comune di Savona, che ha ereditato una situazione catastrofica e che ha rischiato e tutt’ora rischia il default, chi pontifica, anche su questo giornale web, dimostra scorrettezza e pressapochismo.

Vorrei vedere coloro che pontificano, visto che le casse del Comune di Savona sono vuote e i fidi bancari al limite, andare in Banca (come peraltro facevano i Comuni toscani con MPS) a chiedere i soldi per il sociale!!! insomma bisogna essere seri!

La Lega Nord savonese è seria e ha difeso il suo Assessore; l’ho fatto io personalmente in Consiglio e lo ha fatto anche il collega Remigio, anche se purtroppo la decisione della Cristina è stata irremovibile.

L’errore fatto dalla Lega è stato quello di accettare un Assessorato difficile a causa della situazione economica nazionale e locale. Questo particolare Assessorato, gestito da anni dal PD e inquinato da situazioni clientelari e da commistioni famigliari, ma principalmente da rendite di posizione inattaccabili, e’ un macigno, soprattutto per una persona onesta, limpida e  neofita della politica; inoltre Cristina Bellingeri non ha avuto alcun aiuto dai nostri alleati, cosa di cui noi della Lega dovremo tenere conto.

 
L’assessore al bilancio Montaldo

Ma come dice il proverbio, noi non usiamo il bisturi per fare dispetto alla moglie; certamente non ci interessano i consigli di chi vuole fare la politica del tanto peggio, tanto meglio pro domo proprio; ovviamente siamo responsabili ma non insensibili alle lamentazioni dei nostri elettori quando sono giuste.

Ma a parte la situazione difficile in cui ci hanno lasciato i nostri predecessori, malgrado la coperta fosse corta già nella precedente legislatura per colpa dei loro Governi centrali, voglio solo rammentare a chi mette in discussione i “Pareggi di Bilancio” e vorrebbe  procrastinare tali pareggi all’infinito, magari sulle spalle dei propri figli o nipoti, che i Paesi che attuano tali metodi virtuosi sono all’avanguardia nel welfare, tant’è vero che sono la meta preferita di tutti i migranti del mondo.

Tutti vogliono emigrare in Germania (che ha i conti in ordine), nessuno vuole emigrare in Venezuela dove il Capitalismo è stato sconfitto dal comunista Chavez, e dove i negozi sono vuoti la gente è alla fame e vi è una media di 90 omicidi ogni 100,000 abitanti.

Quando le casse sono vuote e devi pagare i “volontari” del sociale o devi comperare il pane e il companatico per gli assistiti, le enunciazioni di principio e la buona volontà non bastano, ci vogliono i soldi.

Tutti possono fare enunciazioni di principio e di buona volontà, anche i bambini delle elementari, il problema è che oltre ad essere idealisti occorre essere realisti e concreti e qui cominciano i guai.

E poi, me lo si faccia dire: ognuno di noi consiglieri ha la sua coscienza e la sua integrità e usa i soldi del gettone che prende nel modo migliore, anche in beneficenza, magari senza farlo sapere…. certamente l’essere responsabili e anche generosi non ci esime dal cadere nelle trappole dei grillini!

  SILVIO ROSSI  Consigliere LEGA NORD

 

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.