Le 2 categorie di candidati

LE DUE CATEGORIE DI CANDIDATI

 

LE DUE CATEGORIE DI CANDIDATI

Tutti i candidati sono accomunati dallo stesso principio di partenza: le elezioni, la raccolta del consenso personale comunque e dovunque, rappresentano il fine ultimo e definitivo dell’attività politica, svolta esclusivamente al fine di gratificare sé stessi, in diversi modi.

Si possono dividere, però,  in due categorie:

a) la prima categoria è formata dai cosiddetti “professionisti”, cui le candidature, scientificamente studiate a tavolino, servono per crescere nella carriera, assicurandosi stipendi, possibilità di stare lontani da noiosi posti di lavoro “veri” (perché “fare politica” è sempre meglio di lavorare). Questi saltano da un posto all’altro, sempre coperti e paracadutati.

C’è chi si candida tutti gli anni, a tutte le elezioni, facendo sempre il capolista e, raramente, si trovano fuori dai giochi;


b) la seconda categoria è quella formata dai cosiddetti “presenzialisti”. Quelli che quando arriva una qualunque tornata elettorale, smaniano, non riescono a stare fermi, debbono vedere il loro nome e la loro la faccia sui manifesti, disturbare amici e parenti, per contare alla fine, quando va bene, qualche decina di voti.

Questi ultimi cioè i “presenzialisti” sono i più pericolosi, perché la loro ingiustificata ambizione finisce con il rappresentare il comodo sgabello, su cui si accoccolano i “professionisti”, quelli che poi fanno gli affari veri: meglio scaldare una poltrona in Parlamento, in Consiglio Regionale o Comunale, che lavorare.

R.T.

 

 

 

 

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