L’architetto Rossini

L’architetto Rossini sotto il torchio in Procura per abusi edilizi ad Alassio e non solo?
Quando Luca Becce scrisse:
“Blog autoscreditato pubblica la foto di un funzionario…”

E’ trascorso un mese dalla lettera “polemica” del battagliero presidente dell’Acts

L’architetto Rossini sotto il torchio in Procura per abusi edilizi ad Alassio e non solo?
Quando Luca Becce scrisse: “Blog autoscreditato pubblica la foto di un funzionario…”
E’ trascorso un mese dalla lettera “polemica” del battagliero presidente dell’Acts

Savona –Scrivo in preda allo sconforto dopo aver letto i giornali locali …e un blog che pubblica una fotografia di un importante funzionario pubblico che esce dal casinò di Sanremo per insinuare che lo stesso, frequentando quel sito, sia facilmente condizionabile o ricattabile…e che di conseguenza le posizioni che avrebbe tenuto su un’importante vicenda economica savonese…la piattaforma di Vado Ligure, non siano frutto di convincimento e correttezza, ma di ricatto o debolezza…Ai compilatori di questo blog che fa dell’attacco personale “a prescindere” la propria unica linea editoriale, non interessa e forse non sanno (non mi stupirebbe) che il Casinò di Sanremo….è anche un’importante centro di iniziative culturali e conferenze letterarie….”.

Cosi “ammoniva” Luca Becce nella sua lettera al Decimonono (vedi… riprodotta), pubblicata il 16 aprile 2010.

Il blog Uomini Liberi, chiamato in causa, aveva precisato che non c’era alcun accostamento denigratorio nella foto, certamente si può sempre chiarire lo spirito di una notizia, col senno del poi.

Ma quale interesse, disegno incofessabile, avrebbe il blog a screditare tizio e caio come palestra di disinformazione-diffamazione, come sostiene il dottor Becce?

Un utile chiarimento-premessa. Con Trucioli Savonesi avevamo raccontato che dopo quanto era accaduto nella vicenda umana, lavorativa, processuale(civile e penale) che riguardava il dipendente-sindacalista della Cgil Giorgio Pizzorno, alla Reefer Terminal, dove Becce, lasciata la Coop, era approdato con ruoli dirigenziali, c’era poco da impartire lezioni di “civiltà informativa” ai mass media di questa provincia. Chi ha i titoli?

Non abbiamo scritto che l’architetto Giorgio Rossini  si fosse macchiato di questo o quel reato. Abbiamo ricordato, su Trucioli Savonesi, che durante una pubblica assemblea, ad Alassio, erano emerse testimonianze e considerazioni, anche pesanti, che riguardavano le sue scelte-decisioni, il rapporto conflittuale con  alcuni “subalterni” nell’ambito di tormentate storie edilizie.

Il Secolo XIX del 21 maggio (vedi…) ha dato notizia che l’alto funzionario era stato interrogato per cinque ore come teste. Pura casualità.

L’auspicio è che abbia chiarito quanto i magistrati inquirenti volevano da lui sapere. Il rispetto della legge e della legalità prima di tutto da parte di un alto funzionario dello Stato.

Forse Luca Becce avrà voglia, tempo e pazienza per scrivere un suo autorevole commento alla notizia del Decimonono.  Noi di Trucioli Savonesi e Uomini Liberi, tra errori e limiti, vorremmo sapere: C’è ancora qualcuno in Liguria che ritiene che il primo male sia un blog…,un giornale…, e non già la forza del denaro e della corruzione? La pluriennale illegalità dilagante? Nel disprezzo dei superiori interessi della collettività, continuando a distruggere il nostro ambiente, a minare la qualità della vita (salute prima di tutto), pregiudicando il futuro delle generazioni a venire. Dopo aver distrutto ciò che la natura ci aveva donato e per secoli ci era stato tramandato dai nostri avi. Praticando un falso sviluppo edilizio, economico e sociale. Paralisi da decenni di infrastrutture pubbliche, fiorentissimo mercato del mattone e della speculazione della peggiore specie. Impoverimento e dequalificazione del tessuto turistico.

Non fanno ben sperare le sciagurate storie che le cronache giudiziarie e non, ci raccontano in un crescendo di rassegnazione allarmante e desolante.

Pochi giorni fa Il Sole 24 Ore titolava e commentava: “La Legalità prima di tutto, protocollo d’intesa tra Confindustria ed il ministro dell’Interno Maroni. La lotta alla criminalità e alla corruzione sono un valore assoluto. Passione e amore per la salvaguardia del paese civile…”. 

Su gran parte del territorio ligure la speculazione resta un’idrovora perpetua. Non solo, vulnerabile alle infiltrazioni mafiose e al denaro sporco. Tra evasione fiscale sfacciata e lavoro nero generalizzato. C’è chi ha scritto: “La corruzione sta uccidendo competitivtà, civiltà, costituzione, meritrocrazia,  persino la carità”.

R.T.

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