L’America in agrodolce del dopo 11 settembre
L’America in agrodolce del dopo 11 settembre
Nel suo libro Paolo Valentini racconta le paure occidentali di tutti i giorni |
L’America in agrodolce del dopo 11 settembre Nel suo libro Paolo Valentini racconta le paure occidentali di tutti i giorni Sono sette le voci narranti di “AMERICA in agrodolce”, l’ultimo libro di Paolo Valentini, edito proprio in questi giorni in versione eBook dalla casa editrice digitale Matisklo. Protagonisti molto diversi, insieme ai quali l’autore romano affronta alcune delle paure più diffuse negli Stati Uniti e nel mondo occidentale dopo i drammatici fatti dell’11 settembre 2001. C’è l’insegnante alle prese con l’unica bambina musulmana nella classe nell’ora di religione (“La lezione dei bambini”) e ci sono i due sventurati cittadini americani che si trovano improvvisamente nell’occhio del ciclone unicamente perché omonimi di due personaggi famosi: George Bush e Osama bin Laden (“La fine della Storia”). C’è una segretaria che riceve una lettera d’amore in barba a tutti i controlli sull’antrace (“Solo una lettera d’amore”) e un responsabile della sicurezza aeroportuale che non sa come regolarsi riguardo ad un bagaglio a mano, composto da tre angurie che potrebbero presto rivelarsi un problema “esplosivo” (“Le angurie geneticamente modificate”). E non potevano mancare, naturalmente, il direttore di un’importante emittente televisiva disposto a tutto per non far scendere gli indici d’ascolto dopo la sciagura (“Per favore datemi una guerra”), l’uomo più ricercato del mondo mentre è intento a potare il suo meraviglioso giardino di Kabul, sotto gli occhi di tutti, amici e nemici (“Il giardino di Kabul”) e un giornalista consapevole di avere davanti agli occhi una sceneggiatura che, dopo un improvvisa fiammata, si sta facendo piatta e prevedibile (“Il film del secondo millennio”). Sette storie con cui, con la leggerezza e l’ironia amara che da sempre lo contraddistinguono, Paolo Valentini racconta in agrodolce il paese più paranoico del mondo e la “cultura della paura” del dopo 11 settembre, esportata anche da noi come coda di un American Dream ormai in declino. Pubblicati originariamente sul giornale cinese “Ou Hua Shi Bao” (Il Tempo Europa Cina), questi racconti vengono oggi proposti per la prima volta al pubblico italiano, in un’edizione corredata dalle illustrazioni di Sara Bergomi e dalla nota introduttiva di Francesco Vico.
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