L’altra metà del cielo

Hanno distrutto l’idea di famiglia naturale e ora la si vuole sostituire con corsi sull’emozione e sulla sessualità.
È di attualità la disputa sullo slogan “Dio Patria Famiglia” e la sua appartenenza al Fascismo o al Repubblicanesimo di Giuseppe Mazzini.
Senza entrare, per ora, nel differente concetto e definizione di Dio, Patria e Famiglia è bene chiarire che nel “Dei doveri dell’uomo” Mazzini scrive:
<< Voglio parlarvi, come il core mi detta, delle cose più sante che noi conosciamo, di Dio, dell’Umanità, della Patria, della Famiglia.>>
Secondo alcune ragazzine che pontificano in TV day by day,  gli uomini sarebbero tutti predatori.
Mi fanno pena, per  la presunzionee la supponenza tipiche     di un  neo femminismo esorbitante e pletorico.
Purtroppo alcuni uomini lo sono davvero,  ma una grande minoranza.  E vanno  ovviamente puniti severamente  per le loro malefatte, più o meno gravi. Osservando e cogliendo anche  segnali di probabile violenza, talvolta  fatale.
Ma non per questo le donne devono odiare gli uomini che  rappresentano  l’altra metà del cielo.
Il femminismo a oltranza, eccessivo,  non ha ottenuto la parità bensì, spesso,  un divario di genere. Che non fa bene a nessuno.
Chi delinque deve essere punito in maniera esemplare, ma non è proprio il caso di generalizzare. Non se ne può più di questo opprimente termine,  patriarcato,  che non esiste in assoluto.
Speriamo che queste fanciulle se ne rendano conto prima di incattivire anche gli uomini che le amano nella maniera giusta e non, come si suol dire ora, tossica.

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Non solo ispirazione per l’uomo, come è stata da che mondo è mondo , ma soggetto attivo, illuminante , autonomo che marcia a fianco dell’altra metà del cielo tenendola per mano, nè sopra nè sotto. Ruoli diversi a volte divergenti ma uguali e paritetici nella loro diversità caratterizzano il rapporto uomo donna. Le rivoluzioni femministe del primo novecento e l’emancipazione sociale hanno ormai reso la donna in parità di diritti civili, anche se alcuni fatti ci dimostrano che l’attuazione in piena regola si presenta ancora ardua, nonostante il femminismo sguaiato degli anni ’70.

Fonte di luce attiva, illuminata di luce propria e non di pallido riflesso.
Due Metà del Cielo: Uomo e Donna, la Vita è un’Opera d’Arte.
Donna cuore donna mente donna madre, donna grembo donna fattrice donna artista. Quale opera d’arte più perfetta..la vita. E la scienza è riuscita a dimostrare che è l’uomo a determinare, se pure inconsapevolmente, il sesso.. mentre la femmina che non partoriva un maschio era considerata insignificante e a volte addirittura ripudiata. Donna nei secoli relegata in casa salvo pochissime eccezioni, costretta a mostrare la propria creatività in cucina o al tombolo al telaio ai ferri al crochet, con pazienza infinita con mani accarezzanti lievemente arnesi accessibili a lei consentiti e concessi.
 Nell’800 alcune nobildonne agiate, hanno avuto accesso a una tela, a una pietra da sgrossare, a una pagina bianca, a una pianola e hanno potuto mostrare talenti. Ma solo alcune rarissime fortunate. E, generalmente, aiutate dai padri. Patriarcato? Sì, ma in senso,positivo.
Se la donna con freni tirati e mani legate è riuscita faticosamente a mostrare la propria creatività.. cosa avrebbe fatto con le medesime opportunità del suo compagno?
“Non più cenerentole” affermava e auspicava Carla Celesia di Vegliasco al I° Congresso Nazionale delle Donne Italiane a Roma, il 30 aprile 1908. E fu come un grido che si propagò in tutta Italia e se all’inizio trovò tiepidi consensi, a poco a poco coinvolse un numero sempre maggiore di donne di ogni ceto sociale. Iniziava in quegli anni la reale emancipazione femminile, attraverso l’istruzione anche artistica. Alla fine dell’800 era stata infatti accettata l’ammissione delle damigelle all’Accademia di Belle Arti e così terminava l’apprendistato di famiglia al quale erano state fino allora relegate.
A Milano dove si era trasferita, fu nominata a capo della “Federazione Artistica Femminile Italiana” le cui finalità erano la realizzazione e la diffusione di una serie di esposizioni dedicate alla creatività femminile, molte delle quali allestite per raccogliere fondi a favore dei soldati al fronte e dei feriti.
Dunque, le donne al fianco degli uomini in ruoli diversi. Ma insieme, senza prevaricazioni dell’uno o dell’altro genere. Solo così si otterrà una vera parità , psicologica e emotiva.  Quanto alle eccezioni  di violenza, ,  purtroppo fanno parte della vita.
IL PARADOSSO
Mentre si piange Giulia e tutte le vittime di violenze inaudite i nostri giovani ascoltano queste oscenità.
Che  anche alcuni adulti esaltano.
C’È QUALCOSA CHE NON VA. C’È TROPPA TOLLERANZA.
Di Giacarlo Freggia, direttore presso gruppo Paim impresa sociale.
“Sei soltanto mia, mai più di nessuno
Odio chi altro ti ha avuta o fatto sentire al sicuro…
… E sco*iamo tutta la notte
Spero che il vicino non senta
Ti ho detto cose, ero fuori di me
Tu mi mandi fuori di testa
A duecento sopra ad un Carrera
Dimmi che sei sincera
Per te vado in galera”

Giulia Cecchettin e il fidanzato

“Questo un estratto della IMMENSA poesia cantata, donata all’umanità intera, dal nuovo grande De André del 2023:

“Sfera Ebbasta”.
A duettare con lui sul palco questa RARA PERLA artistica, la Mina del 2023: ”Elodie”.
Sinteticamente due tamarri di periferia, prodotti dell’attuale sottocultura, che fatturano (grazie all’ignoranza dilagante e dilaniante) milioni di euro all’anno e milioni di fans all’anno (perché si, oggi i fans, “i followers” si fatturano, esattamente come la carta igienica al supermercato).
Fin qui tutto normale in questo “sottomondo” che viviamo, qui dove “il talento è difetto ed il difetto è talento”. Tutto bene, tutto regolare.
Ma c’è un problema:”Che Sfera sia misogino, maschilista all’inverosimile, e che racconta le donne come fossero delle “bitches, ovvero cagne, ovvero buchi da usare” (parole sue, mica mie), lo sapevamo già bene,  ma stupisce il  fatto che la paladina dei diritti Lgbtqia+, che diverse volte si è esposta mediaticamente a favore di queste persone, criticando il “violento e brutale accanimento della collettività verso le classi più indifese”, mi stupisce che canti questa M**** in un’Italia attuale che “vanta” la media di 2-3 femminicidi al giorno.
Quando apriremo gli occhi e manderemo a c****retutta questa SPAZZATURA mediatica, sarà sempre troppo tardi… nel frattempo la radio passa questa roba, nel frattempo i vostri figli la ascoltano e la assimilano, nel frattempo… buon “dente sfera d’oro” a tutti e buon “culo perizomato in pizzo (ma con rispetto)” a tutte.”

Carla Ceretelli

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