L’album musicale della settimana: “Santi e Malandrini” di Angelo Branduardi
Angelo Branduardi, il “menestrello” della musica italiana, con “Santi e Malandrini” propone un album che esplora il confine sottile tra sacro e profano, raccontando storie di personaggi emblematici che oscillano tra la spiritualità e la ribellione. Uscito nel 2000, questo lavoro rappresenta una raccolta di brani inediti e rivisitazioni che dimostrano l’incredibile capacità dell’artista di intrecciare musica e narrazione.
L’album si presenta come un viaggio musicale che attraversa epoche e luoghi, con uno stile che unisce melodie folk tradizionali a sonorità contemporanee. Branduardi, con la sua inconfondibile voce e maestria strumentale, ci accompagna in un percorso che celebra figure complesse: santi, briganti, malandrini e peccatori, rivelando la dualità intrinseca dell’animo umano.
Ogni brano è una piccola storia, un affresco sonoro che racconta di vite ai margini, di fede e trasgressione, di luce e ombra. Branduardi dimostra ancora una volta la sua abilità di trasformare la musica in letteratura.
L’album è un caleidoscopio di stili, strumenti e arrangiamenti. Troviamo influenze di musica antica, medievale e rinascimentale, mescolate a tocchi moderni che rendono il tutto fresco e attuale.
Le figure dei santi e dei malandrini, pur appartenendo a epoche passate, rappresentano archetipi che risuonano ancora oggi, rendendo il disco un’opera senza tempo.
“Ballo in fa diesis minore”: Un pezzo che rimanda alle radici del folk europeo, con una melodia trascinante e un testo ricco di immagini evocative.
“La ballata del tempo”: Un inno alla fugacità dell’esistenza, che fonde malinconia e speranza in un equilibrio perfetto.
“Il denaro dei poveri”: Una riflessione pungente sul rapporto tra materialismo e spiritualità, con un arrangiamento che cattura l’ascoltatore.
L’unica possibile critica è che, per i nuovi ascoltatori, alcune sonorità potrebbero risultare meno immediate, richiedendo più ascolti per essere apprezzate pienamente. Tuttavia, questo è parte del fascino dell’opera, che invita a una fruizione lenta e consapevole.
Santi e Malandrini è un album che conferma Angelo Branduardi come uno dei cantautori più originali e profondi della scena musicale italiana. È un’opera che invita a riflettere, a sognare e a perdersi nelle sue atmosfere. Consigliato agli amanti della musica d’autore e a chi cerca un’esperienza d’ascolto che va oltre il semplice intrattenimento.