Laigueglia

 
Quando un pino d’ Aleppo ‘permette’ di costruire
Laigueglia, un sì ed un no a tutela dell’ambiente

Quando un pino d’ Aleppo ‘permette’ di costruire
Laigueglia, un sì ed un no a tutela dell’ambiente

Laigueglia –L’immobile è inserito in un’area sottoposta al vincolo paesaggistico ai sensi:degli artt. 136, 157 del Codice, per dichiarazione di notevole interesse pubblico apposta con D.M. 13/10/1964 (vincolo ex 1497/39) “fascia costiera di ponente del comune di Laigueglia” in quanto “costituisce un complesso paesistico di non comune bellezza per la sua unità le sue caratteristiche ambientali e naturali […] offrendo notevoli punti di vista e di belvedere accessibili al pubblico..”

Pubblichiamo per una corretta trasparenza verso i cittadini e soprattutto tenerli informati sullo stato di salute del territorio, sulle concessioni edilizie rilasciate, due casi che sono stati affrontati di recente dalla Commissione locale per il Paesaggio Provinciale, nell’ambito di richieste di ampliamento di due distinti immobili.

Nel primo caso è stato concesso il nulla osta, con il parere favorevole della Soprintendenza, con una prescrizione che può apparire curiosa, ma in realtà ci ricorda la stato delle nostre colline che nel corso degli anni sono state deturpate dagli incendi e, per non dimenticarlo, quasi mai dai promessi rimboschimenti.

Ma anche le condizioni in cui si trovavano le cittadine marinare con le caratteristiche spiagge di pescatori, con tante case rese “graziose” dalla presenza di giardini alberati.

Ebbene oggi per “tutelare una fascia costiera di ponente del Comune di Laigueglia di grande pregio paesaggistico e di non comune bellezza”, si impone nelle modeste ristrutturazioni, tenuto conto del contesto, la messa a dimora anche di un solo esemplare arboreo di pino d’Aleppo, a parziale mascheratura del prospetto lato Aurelia, con il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica (vedi…..e leggi il decreto dirigenziale della Provincia di Savona). Come dire, grazie ad un albero puoi realizzare lavori di ampliamento.

Nel secondo caso, invece, il “no” è categorico perché in  zona tutelata il cittadino richiedente chiede un intervento di notevole aumento volumetrico (vedi…. e leggi il secondo decreto dirigenziale)..

Due pesi e due misure? Si direbbe di no. Al di là degli aspetti tecnico-giuridici, diciamo che senza essere iscritti al ‘partito degli ambientalisti’, la Riviera ha bisogno di tutto fuorché di nuovo cemento. Semmai recupero dell’esistente, in un ottica non speculativa già favorita dalla legge sui “sottotetti”, dall’abuso delle varianti, che hanno tra le conseguenze quella di incrementare ulteriormente gli abitanti/seconde case in zone ampiamente sature di monolocali, bilocali e trilocali. Accentuando tra l’altro la mostruosa carenza di parcheggi, peggiorando l’indice di qualità complessiva della vita per tutti.

E ancora, i diffusi frazionamenti di case unifamiliari. 

Ci sarà pure una ragione se si è perso tanto sul fronte  alberghiero, della qualità del turismo nel mercato- bacino tradizionale del centro e nord europa  che ci ha, in gran parte, abbandonato.  Basterebbe poter leggere certi articoli o vedere servizi televisivi per convincersi di cosa si scrive e di racconta/documenta della nostra realtà. Non è certo una promozione di immagine.

Col mattone c’è chi ha fatto e continua a fare ottimi affari. Può essere la legge della moderna civiltà liberale, purché non si finisca con un autolesionismo sempre più penetrante, devastante, potente. Spesso accompagnati da incessanti campagne di annunci propiziatori che invocano sviluppo.

Con danni all’economia generale, alla salvaguardia di madre natura, di gran lunga superiori. Vedi disastri alluvionali. Oggi là, domani qua? E’ un problema di cultura popolare assai carente, rispetto, ad esempio, alla Germania, alla Svizzera, all’Austria. Non parliamo di Svezia, Danimarca.  

Da noi troppo spesso la speculazione ha il dominio incontrastato ed un forte bacino elettorale. E l’unione degli interessi trasversali fa la forza. Ignorando le future generazioni.

Da questa logica escludiamo quanti e può accadere, si ritrovano invece vittima della burocrazia e di certi suoi bizantinismi.     

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