L’adozione del “libro di testo”

L’adozione del “libro di testo”

L’adozione del “libro di testo”.

         Avete mai riflettuto sull’adozione dei libri di testo? Per gli addetti ai lavori (i docenti) è una pratica che va avanti sicuramente da almeno mezzo secolo e, recentemente, ha acquisito un sapore di vera e propria “moda” del momento che favorisce alcune “case editrici” in una specifica materia e altre “case editrici” in altre materie. Il Collegio Docenti relativo alla conferma e/o alle nuove adozioni si svolge a maggio. E’ il Collegio più lungo e noioso di tutto l’anno scolastico nel quale il Preside (oggi lo chiamano “dirigente scolastico”) legge, materia per materia, autore, titolo, casa editrice, prezzo. Il “prezzo” è la voce che il competente Ministero ha ritenuto degno di una “circolare” su un tetto massimo, ma la circolare (che non è Legge ma esplicativa di essa) si aggira con i “testi consigliati”. Molti dei testi consigliati non vengono neppure aperti una volta, né in classe né a casa. Insomma un quadro che, personalmente, vedo desolante. Ad esempio “Educazione Civica”. Un libro MAI aperto, mentre si chiosa sulle date della Rivoluzione Americana e quella Francese… Calatevi nei panni dello studente (o studentessa) tardo/tarda per la data precisa (che si scrive nel palmo della mano) e perde di vista quel riassuntino della “rivoluzione americana” che tradotto brutalmente suona: “no representation? No tax” o, peggio, si perde in un libro di Fisica dove, mescolando numeri a simboli, si offre il peggiore esempio assoluto di come NON si deve risolvere un problema. Ma proprio recentemente un giovane “preside” si lasciava scappare: “il libro di testo è per qualche docente la coperta di Linus”.


E infatti se le togli il libro di testo, letto maniacalmente a lezione (Fisica) come potrebbe esprimere qualcosa di comprensibile? D’altra parte se lo studente capisce, allora poi ne vengono (magari) fuori domande “imbarazzanti”. Ma torniamo al nostro tema. E’ obbligatorio per un docente adottare un libro di testo? Un preside mi sostenne di sì, obbligandomi all’adozione di un testo di Fisica (il meno peggio) e, allora, lasciai correre… tanto avevo la fortuna di studenti “svegli” da capire che la mia lezione era confinata in un appunto personale di mezzo foglio (detesto l’improvvisazione) e che l’argomento avrebbe avuto alcune fotocopie a supporto e appunti personali dignitosamente scritti in Word. La risposta è semplice ma “scomoda”:

         IL LIBRO DI TESTO NON E’ OBBLIGATORIO ADOTTARLO

E’ una consuetudine consolidata, è la coperta di Linus per docenti pigri e, in alcuni casi, disonesti, è un mercato per le case editrici, è il vero di stampo aristotelico dell’educazione al sapere del tipo: “si fa così (in Matematica) perché l’ha detto la prof”. Andiamo più a fondo: la Legge che riguarda anche l’adozione del libro di testo è  il D. Ls . 16 aprile 1994, n. 297. Potete scaricarlo in pdf …QUI 

E, se non avete voglia di spulciarlo con la mia pignoleria,  compiere una ricerca con parole chiave libro + testo e obbligo. Non troverete mai espresso alcun obbligo di adozione… Ma si può dire di più. Il MIUR commissionò una interessante ricerca sulla obbligatorietà delle adozioni nei vari Stati che compongono l’Unione Europea.

Si chiama “rapporto Eurydice” e lo scaricate da: QUI

 Fai caso, mio paziente lettore…non è stata dimenticata proprio l’Italia? … Non ti scappa da ridere? …

Salvatore Ganci

http://www.salvatoreganci.ssep.it

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e-mail: museodellascienza.s.ganci@gmail.com 

 

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