LA SPRECOPOLI DI NOLI

 LA SPRECOPOLI DI NOLI
Soldi della C.E. sprecati per costruire  la nostra cattedrale  nel deserto: la fabbrica per la conserva del pesce in quel di Voze

 LA SPRECOPOLI DI NOLI
Soldi della C.E. sprecati per costruire  la nostra cattedrale  nel deserto:
la fabbrica per la conserva del pesce in quel di Voze

Leggendo il quotidiano “La Stampa” di sabato 21 Aprile ho trovato un insospettabile quanto piacevole fiancheggiatore nel simpatico Massimo Gramellini, l’uomo che ascoltiamo da Fabio Fazio al sabato sera. Vice direttore della Stampa, penna pungente, in questo caso per Bossi; penna che mi conforta per gli argomenti da me descritti domenica 15 e  22 Aprile su questo blog: gli ultimi in ordine di tempo.

Mi permetto trascrivere il testo per coloro che non hanno letto queste righe. Scrive Gramellini nella sua rubrica Buongiorno:   “Dice Bossi: quei soldi erano nostri, potevamo farci quel che ci pareva, anche buttarli dalla finestra. Se era un tentativo di migliorare la posizione della Lega agli occhi degli elettori, temo non gli sia riuscito troppo bene. La sua frase rivela semmai lo spirito della Casta e il morbo che ha devastato il rapporto fra i partiti e cittadini. Quei soldi, Sig. Bossi, non sono vostri.  Sono nostri. Dei contribuenti che li hanno versati attraverso le tasse, spremendoli dal frutto del proprio lavoro. Sono un prestito che facciamo alla politica e che la politica è tenuta a restituirci con le sue opere e a documentarci con rendiconti precisi.  Essendo soldi nostri,non solo ci interessa sapere come li spendete, ma saperlo è un nostro diritto. Altro che buttarli dalla finestra o negli stravizi del Trota.

 

  In fondo è la stessa forma di rispetto che pretendiamo dal dipendente pubblico, quando allo sportello ci tratta da postulanti. Ma come si permette? Siamo noi a pagargli lo stipendio, perciò deve mettersi al nostro servizio: persino quando siamo insopportabili ( a volte lo siamo anche noi).”  (Credo anch’io).  ” Così almeno diceva mio padre, impiegato statale.”  (Come il mio). “E’ incredibile, ma forse no, come la Lega abbia mutuato dalla burocrazia di Roma ladrona i difetti che canzonava nei comizi delle origini.  La visione proprietaria del bene pubblico e dei fondi della comunità.  Quel pensiero molto italiano che ciò che è dello Stato  non appartenga a nessuno e quindi chiunque ne possa approfittare.  Invece appartiene a tutti: impariamo a difenderlo dai Bossi di oggi e possibilmente anche da quelli di domani”.

“Stravizi del Trota” che non ci appartengono, tutto il resto giriamolo sul retro della stessa moneta, e fotografiamo la nostra derelitta Noli.  Qualche centinaio di migliaia di Euro, soldi che provengono dalla C.E. sprecati per costruire  la nostra cattedrale  nel deserto: la fabbrica per la conserva del pesce in quel di Voze, dopo aver abbandonato a se stessi i pescatori.

Migliaia di Euro, soldi che provengono dalla Regione per finanziare, l’alternativa, lo studio di fattibilità per una possibile  progettazione  della deviazione del torrente S. Antonio da P.za Aldo Moro ai Bagni Nirvana, passando in tunnel sotto la collina del castello.

Migliaia di Euro delle nostre casse necessari per liberare, ogni anno la tombinatura  delle acque bianche di C.so Italia, ostruite ogni qual volta l’onda di mareggiata raggiunge lo scivolo sulla passeggiata a mare.  Conseguenza negativa di Euro sempre provenienti dalle nostre casse per finanziare ripascimenti onde soddisfare, come in questo caso “gli stravizi della Casta dei bagni marini”.

Euro pubblici provenienti dalla Comunità Europea, dalla Regione, dal Comune buttati dalla finestra con disinvoltura.  Ho inteso portare a conoscenza i primi tre esempi  che mi sono venuti in mente per ciascuno dei tre tipi di utilizzo di denaro pubblico qui in Noli.  Per questo mi sono permesso di riscrivere il contenuto delle riflessioni di Massimo Gramellini dal titolo: “Soldi nostri”.  Soldi nostri locali, soldi pubblici  erogati dalla C.E  oltre che  dalla Regione Liguria, concessi per il migliore utilizzo produttivo.

Soldi della C.E.: io mi domando cosa succederebbe qualora dovesse presentarsi un’ispezione per certificarne l’utilizzo.  Così come quelli  destinati, con la stessa finalità, per l’attività dei pescatori sulla passeggiata!. La funzionalità, ma sopratutto la qualità del materiale usato e della messa in opera della ditta proveniente, guarda caso, dal casertano.

Soldi Regionali: con l’esempio che ho portato, si può valutare come i  nostri (due­+ uno saggi…) non abbiano avuto il pudore intellettuale per  soprassedere a certe “idee” irrazionali.  Voglio chiedere a chi mi legge ed è a conoscenza, sia pure per grandi linee, dei pasticci lasciati da Niccoli, (l’importante era per lui cominciare a tutti i costi il primo lotto di Liguria17) se  avesse  dato l’autorizzazione a spendere denari pubblici dopo una benchè minima riflessione sulla fattibilità di fare passare il torrente sotto Monte Ursino?  Per Repetto si: l’importante è far confluire dalla Regione denari. Maestro concertatore e direttore d’orchestra il Vice Sindaco Piero Penner; considerazioni di Sindaco da sempre espresse tra gli intimi. L’importante è spendere. Strano però che questi  rendiconti negativi non vengano mai certificati, ricordati per strada o sui “giornaletti di regime”. Allora la facciamo questa deviazione? Non esiste un cervello pensante, non esiste la capacità programmatoria, esiste la volontà di richiedere consulenze e progetti a perdere!.

Soldi nostri: il rubinetto di spesa aperto e che non sana il problema venutosi a creare a seguito della scelta di finanziare, come in questo caso, a mio avviso sbagliando, un’iniziativa che era e si dimostra inutile oltre che estremamente pericolosa per l’ambiente e la sicurezza, conferma che lo spreco è figlio del più misero clientelismo.  All’inizio del 2005, soldi ben spesi sarebbero stati ad esempio quelli per chiedere un parere, una consulenza, questa si utile, per avere risposta su come condurre la variante del 2008 interessante il secondo lotto del cantiere di Liguria17: autosilo al posto di alloggetti sotto la cava che non sarà mai sicura (così è scritto nei documenti ufficiali).  Non è fattibile ne’ conveniente toccare il gioiello preconfezionato dall’ex Sindaco Niccoli? Perchè?  Baratti? Silenzi di certo. Ma attenzione, “Scripta manent”.

Fuori sacco. Ritorno dalla manifestazione del 25 Aprile.  Quattro bandiere quattro; nessuna rappresentanza scolastica. Troppe le bandiere mancanti. Perchè?   Quale  squallore!  C’è qualcuno responsabile al vertice che ha mai pensato, come ogni anno, ad ordinare di inviare i dovuti inviti di partecipazione a tutti, secondo un principio di educazione istituzionale? Questa ricorrenza non può essere paragonata alla gita fuori porta di Monzambano, escursione riservata a “cinque persone”: Sindaco, Vice, V.U. con gonfalone, ricordata su Trucioli dell’8 Aprile.(vedi)

Carlo Gambetta     29- aprile- 2012

 

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