La settimana più lunga
La settimana più lunga |
La settimana più lunga |
Quante cose ancora da fare! Mi riduco sempre all’ultimo momento, eppure di tempo c’è ne stato tanto per prepararmi. Ma che devo dire, sono sempre stata così, presa da mille cose ed incapace di realizzarle tutte entro la scadenza prefissata. Ho scritto la lista. L’ho scritta per bene, in bella calligrafia e ogni volta che la prendo in mano per spuntare un compito eseguito ho l’impressione che, dall’ultima volta, si sia aggiunta qualche riga. Lo sconforto mi assale proprio come quando, bambina mi ritrovai alle prese con quella lettera troppo complicata da scrivere che mai avrei finito. Naufragavo nel vano tentativo di riordinare un mare di desideri fatto di sogni legati l’uno all’altro, tutti equamente importanti. Mi ritrovo bambina, con quel foglio bianco che lentamente si increspa perché é difficile, se non impossibile, decidere quale dono richiedere. È già il 23 dicembre, nessun folletto potrà mai recapitare la mia letterina in tempo. Resto così a piangere davanti all’abete che, imperterrito, continua a risplendere e a dipingersi; ora di rosso, ora di blu. La sabbia non ha mai smesso di scorrere dentro la clessidra ed ora che il dunque è arrivato, ora che contiamo le ore e i minuti che ci separano dai nostri affetti, proprio come allora, resto con la domanda insoluta: chi? Chi abbracciare prima degli altri? Chi? Davanti alla libertà ritrovata so che resterò sgomenta come lo rimasi davanti a quei doni che giunsero, nonostante la lettera mai scritta. Domani non importa chi di voi incontrerò, ogni vostro sorriso illuminerà il mio cuore.
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