La settimana in pillole

Fuoco amico
Meloni parla di odio, Schlein la accusa di irresponsabilità, viene distribuito un dossier su «chi soffia sul fuoco dell’odio politico». Alla fine sembra più un concorso di piromani che un dibattito parlamentare.
Urne al fronte
In Russia si vota: non servono programmi, bastano le medaglie di guerra. Ex macellai di Bucha e veterani dell’invasione diventano i nuovi governatori. Alle urne cori, balli e scoiattoli di peluche: democrazia in versione reality show… con il kalashnikov in cabina.
Campiello alla follia
Il Premio Campiello va a Wanda Marasco, esclusa allo Strega ma premiata a Venezia. «La follia dice la verità sull’umano» scrive lei. In Italia, però, la follia sembra dire soprattutto la verità sui premi letterari.
Orrore a Sulmona
Una dodicenne vittima di violenze e ricatti da parte di due giovanissimi, che hanno persino filmato tutto. Video rimbalzati tra chat e gruppi, come se fosse un gioco crudele. Ora indagano i carabinieri, ma la città resta sotto shock: l’infanzia tradita, la coscienza collettiva ferita.

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Romania contro Mosca: droni e nervi tesi
Un drone russo entra nello spazio aereo romeno, Kiev colpisce le raffinerie, Varsavia denuncia incursioni. L’Alta rappresentante Ue Kaja Kallas parla di «escalation sconsiderata». Ma intanto l’Europa resta spettatrice: droni ovunque, sicurezza da nessuna parte.
Conte e i suoi 76 sfidanti
Per la presidenza M5S si sono candidati in 77: Giuseppe Conte e… 76 perfetti sconosciuti. La sua riconferma non è in discussione, ma la democrazia partecipativa va rispettata: insomma, una gara con il podio già assegnato.
Breaking news dal Cremlino: la scoperta dell’acqua calda
Mosca annuncia che la Nato è “di fatto in guerra con la Russia”. Peskov lo dice come fosse un fulmine a ciel sereno. Dopo droni, carri armati, sanzioni e missili, serviva proprio questa rivelazione per illuminare il mondo. Complimenti: l’ovvio ha trovato il suo portavoce ufficiale.
Gaza City: l’ennesima notte che somiglia al giorno
710 notti di guerra e i carri armati entrano nel cuore della città, illuminati da droni ed elicotteri Apache. L’esercito lo aveva previsto: chi non era fuggito prima, fuggirà adesso. E così l’attacco diventa annuncio pubblicitario: “Scappate, tanto arriviamo lo stesso”.
Israele parla di “emigrazione”, ma lo svuotamento iniziò nel 1948
Chiamarla “emigrazione” è un trucco retorico: l’obiettivo, ieri come oggi, resta lo stesso — cacciare i palestinesi.
Trump a Londra: armi a Kiev pagate dagli europei
Il presidente incassa, l’Ucraina riceve, ma il conto lo pagano gli alleati. Intanto resta il dubbio: più sostegno a Kyiv o più inciuci con Putin?
Addio a Robert Redford, l’eroe malinconico
Pillola: Dietro il ciuffo biondo e il sorriso da star, un uomo che ha saputo cadere, rinascere e lasciare al cinema un’eredità di coraggio e malinconia.
Europa divisa
Von der Leyen annuncia sanzioni contro governo israeliano, ministri estremisti e coloni violenti. Ma a Bruxelles, tra i 27, è il solito teatrino: le opinioni pubbliche chiedono stop alle sofferenze a Gaza, i governi si dividono e rimandano. L’orrore continua, l’Europa discute.
Trump a Windsor
Proteste e arresti per l’arrivo del tycoon in UK. A Londra migliaia in piazza, a Windsor un blitz con immagini di Trump ed Epstein proiettate sul castello reale. Quattro arresti, applausi dal pubblico. Sadiq Khan accusa: «Trump soffia sul fuoco dell’estrema destra».
A scuola col dépliant
Taormina, la preside distribuisce un opuscolo per spiegare agli studenti cosa indossare e cosa no: stop a gonne corte, addomi scoperti, cappucci e jeans strappati. «La scuola è un luogo sacro», ribadiscono i presidi. Gli studenti? Uno su cinque può vestirsi liberamente. Gli altri dovranno consultare il manuale di sopravvivenza mattutina.
Macron in tribunale: “Brigitte è una donna, lo giuro!”
Francia paralizzata da scioperi e 250 cortei, ma all’Eliseo la priorità è un’altra: portare in aula le “prove scientifiche” che Brigitte Macron è davvero una donna. Mentre i francesi chiedono pane, giustizia e salari, Emmanuel porta foto e documenti come in un finto processo alla Marianna. Risultato: la rivoluzione aspetta, il gossip va avanti.
Il popolo di Vannacci invade Pontida
Pontida come una fiera di paese: mimetiche al posto delle bancarelle, felpe invece delle salamelle e nostalgie da Decima Mas come intrattenimento. Sul palco ospiti internazionali da cartellone: Bardella, Abascal e il figlio del condannato Bolsonaro. Gli organizzatori parlano di raduno identitario, ma l’atmosfera rischia di trasformarsi in una rissa da festa patronale
Trump: “Putin mi ha deluso, ma niente Terza guerra mondiale”
A Chequers, ospite di Starmer, Trump aggiorna il suo “curriculum da pacificatore”: «Ho chiuso sette guerre, ma l’Ucraina no». Poi la stoccata a Putin: «Pensavo fosse la crisi più facile, invece è la più complicata». Una delusione, ma niente panico: la Terza guerra mondiale resta “fuori programma”.
Stretta sul metano russo, rubinetti chiusi e caccia aperti
L’Europa minaccia di girare la manopola del gas, Mosca risponde aprendo i cieli ai MiG-31: dodici minuti sopra l’Estonia, tanto per ricordare che qui non si gioca a Risiko ma a roulette russa.
Libertà di satira sotto attacco
La Abc sospende Jimmy Kimmel per compiacere Trump: Colbert, Fallon, Stewart e persino Letterman insorgono. «È miseria», dice Dave. La comicità diventa serissima quando in gioco è la libertà di espressione.
T.S.