La Savona della farinata
Un libro di Mario Muda
La Savona della farinata
Luoghi, persone, storie
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Un libro di Mario Muda La Savona della farinata Luoghi, persone, storie Una città, Savona. Un luogo più emotivo che fisico, la sciamadda. Un cibo fuori dal tempo e interclassista, la farinata. Il libro vuole raccontare i percorsi sociali e viscerali, sovente anche materiali, lungo cui si sono intrecciati questi tre elementi attraverso il trascorrere degli anni. Aneddoti, curiosità, narrazioni. Un insieme che non vuole essere un punto di arrivo nell’avventura di questa pietanza povera, ma un punto di partenza per la ricostruzione di un tracciato sentimentale e sociale che da secoli ormai ha caratterizzato una comunità. Peculiarità e rito. Quella bianca di grano che solo qui si può gustare a fianco a quella di ceci, il culto delle “fette” e della panissa. Dietro un apparente pretesto gastronomico un insieme inusuale e non scontato di vicende umane e collettive. L’opera è articolata in capitoli che affrontano i vari aspetti di questa relazione. La prefazione è di Giovanni Assereto ex ordinario di Storia moderna presso l’Università di Genova che racconta l’importanza del cibo tradizionale e del suo ruolo identificativo di un territorio. Umberto Curti storico dell’alimentazione e docente esperto di marketing territoriale, spiega la storia di questo piatto, la sua valenza, potenzialità e valore attuale. Giuseppe Milazzo docente e scrittore rievoca la Savona nelle pubblicazioni, negli articoli e poesie di Giuseppe Cava (Beppin da Cà) in cui il poeta racconta la topografia fisica e umana di forni e personaggi in quartieri oggi scomparsi. In tre capitoli la ricostruzione, fra fine 1800 e fine 1900, delle attività della famiglia Parodi che ha gestito, quasi fino ai giorni nostri, una serie di rivendite più frequentate e conosciute della città, principalmente Vino e Farinata di via Pia. Personaggi, curiosità, memorie raccolti dallo studioso Giovanni Gallotti. Elio Ferraris, fondatore del Circolo degli Inquieti ed ex editore traccia un affresco-citazione con il ricordo di vari personaggi che della farinata hanno saputo elencare non solo le qualità gastronomiche (esempio l’editore Sabatelli, lo storico Giovanni Rebora), ma anche il grande valore conviviale ed emotivo (l’ex direttore della pinacoteca e del teatro civico Chiabrera Renzo Aiolfi e il matematico Bruno Spotorno). Un aspetto inusuale, non scontato, ricco di curiosità è rappresentato dalle citazioni nella letteratura anglosassone dei viaggiatori sia inglesi sia statunitensi negli ultimi due secoli. la ricostruzione è a cura del saggista ed esperto di relazioni culturali con il Regno Unito Alessandro Bartoli. Il vino, come elemento di cultura e le sue declinazioni con un cibo socialmente trasversale è raccontato dal docente e sommelier Andrea Briano. Nella tradizionale sciamadda Vino e Farinata, nel 2007 l’Accademia della Cucina, presente un notaio e alcuni gourmet sottoscrisse il documento in cui si stabilivano le regole auree per la confezione della torta bianca che è tipica ed esclusiva di Savona. Questo come la secolare realizzazione delle teglie e la valenza emotiva di questo cibo, elemento significante dei grandi appuntamenti tradizionali (dalla Fiera di Santa Lucia alla Processione del Venerdì Santo) sono a cura di Mario Muda ex vicedirettore de Il Secolo XIX. L’opera è corredata da foto d’epoca che illustrano i percorsi della farinata attraverso due secoli e i suoi legami con la città e la sua gente.
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