La presa in giro sul nostro futuro residenzial – turistico

La presa in giro sul nostro futuro
residenzial – turistico.

La presa in giro sul nostro futuro
residenzial – turistico.

 Email inviate il 28/04/2018 a:

         Spett. Presidente della Regione Liguria Toti Giovanni

        e  Egr. Direttore del SecoloXIX Massimo Righi 

 

La presa in giro sul nostro futuro residenzial – turistico 

La sig.ra Silvia Andreetto nel… Secolo XIX del 27/04/18 ….relaziona che l’ass. Regionale all’Urbanistica Marco Scajola è felice di annunciare ai Finalesi di essere riuscito a costruire 23mila metri cubi in MENO a quelli previsti di 119mila. BENE!!. Ma, a queste due persone, dopo 60 anni di tali annunci poi diventati esecutivi, non balena l’idea che FORSE il felice futuro dei Finalesi possa risiedere anche, nella NON costruzione di tutti i rimanenti e previsti 200 alloggi? Ci sembra quanto meno, logico!!  Infatti in nessuna parte del Mondo si è mai sentito Giornalisti e Assessori all’ Urbanistica felici di annunciare di essere riusciti a limitare la cubatura di una struttura ricettiva sita sul mare, anzi, considerato che normalmente ad un suo maggior sviluppo, corrisponde un maggior impiego di mano d’opera, le positività  sono sempre totali.

Quindi esaltare la riduzione alla cubatura di un complesso che nasce “in un territorio dal grande valore paesaggistico”, senza conoscerne i futuri proprietari, presuppone la messa in dubbio non solo della  sua riduzione, ma quella di TUTTO il complesso!! 

E accennare ancora, come sempre, ad un contorno di “insediamenti residenziali, alberghieri, commerciali e parcheggi” senza MAI accennare a quanti saranno i lavoratori Occupati Annualmente in questi insediamenti, e a chi eventualmente li dovrà pagare, ci costringe a brancolare nel solito tunnel sempre più buio, desolato e senza risposte.  

 


Progetto recupero cave Ghigliazza

 

Savona 28/04/2018

Il Direttore del Secolo XIX Massimo Righi ha gentilmente pubblicato, sul SecoloXIX del30/04/2018  specificando i ruoli dei suoi gregari.

Lo ringraziamo, notando però che anche per le Colonie Bergamasche Silvia  Simoncelli,  e sempre il “30/04/2018 sul SecoloXIX” si scorda ancora di chiedere,  quanti saranno i lavoratori Occupati Annualmente in questi nuovi 200 alloggi, un Hotel e un Centro benessere programmati o in bilico per la Regione.

Potranno mai i cittadini avere a priori questo e solo “Questo” tipo di informazione?

Rimanendo in attesa di una risposta anche dal Presidente Regionale Toti Giovanni ci aggiorniamo, precisando:

Stato, Regioni e Comuni dovrebbero “costruire RISORSE di LAVORO”! A volte i progettisti eseguono le tipologie degli edifici in contrasto con le normative di sicurezza, e un attento parere degli Assessori Urbanistici può essere di assoluta utilità, ma, i 4/5 piani di “RISORSE” progettate nella ex Cava Ghigliazza, o nelle Colonie Bergamasche, non godono sicuramente in tali problematiche!!

Ai cittadini Liguri sorge quindi un dubbio: “ma, sono veramente RISORSE di LAVORO?”. Perché se lo sono, come mai diminuire di 23mila metri cubi questo tipo di “RISORSE” nella cava Ghigliazza, o fermare l’Hotel delle Colonie Bergamasche, appaiono risultati così eclatanti e ragionevoli?

Non sarà che, anche i 400 alloggi e gli Hotel non abbiano niente a che vedere con le “RISORSE di LAVORO”?

Dove s’è mai visto limitare le “RISORSE”?

 


Progetto recupero colonie bergamasche

 

Tutta l’Italia, e noi Liguri, attendiamo infatti “RISORSE PRODUTTIVE CHE DIANO LAVORO” ai nostri figli, ma, sino ad ora, del LAVORO, non ne sentiamo parlare MAI da nessuno dei nostri politici.  

Vediamo solo momentanee “RISORSE” edilizie, che al loro trascorso costruttivo ci ripiombano nel nulla assoluto, ben sapendo che altri, sul mare o in montagna adottano strutture produttive che danno consistenti lavori annuali.

lI 200 alloggi della ex Cava Ghigliazza, i 200 alloggi delle Colonie Bergamasche i 200 alloggi di Pietra Ligure, i 200mila mc. Residenziali della ex Piaggio, appaiono quali altri smisurati doppioni dei 9 milioni di seconde case vuote che affannosamente vengono giustificate quali Residence, RTA, CAV, Airbnb ……   

Nel 1973 mi ritrovai ad eseguire in Spagna una ricerca di mercato, su un Progetto di 500mila metri cubi (6500 alloggi), talmente approvato che l’ing. Federico Bertone (oggi scomparso) ne stava già progettando i cementi armati. 

 


Progetto recupero ex Piaggio

 

E secondo Thomson Holiday, emerse che, i probabili clienti residenziali di questo tipo di complessi, dividendosi (come in tutto il resto del mondo) in over e under 60anni avevano parecchi problemi infatti data la…  

 

Tipologia e Ubicazione del complesso abitativo: 

1°) non poteva assolutamente essere gestito in conduzione alberghiera; 

2°) nascendo decentrato rispetto ai normali servizi cittadini, si prevedevano esclusi dall’acquisto tutti gli over 60 per l’evidente incompatibilità residenziale;

3°) nel caso ipotetico, di inserimento del complesso in ambito portuale, gli inevitabili frequentatori di  movide, bar, e ristoranti, rappresentavano un problema “ insormontabile”, sempre per gli stessi over 60.

Gli unici acquirenti rimanevano quindi (come rimangono oggi a noi) solo gli under 60, che però  dopo aver usato presumibilmente l’alloggio solo nei week end, superata la soglia dei 60, si  ritrovano con il problema dei primi !!! 

Nella mia qualità di Dirigente delle Condotte non ridussi di 23mila mc. il “Progetto allegato, ma ritirai tutti i 500mila mc. di seconde case dal Comune, pagandone cara la conseguenza! …. Ma questa è un’altra storia.  

 

E riuscendo a spiegare agli abitanti di Fuengirola, che commercialmente i residenti turistici produttivi di LAVORO sono SOLO gli over60 e si dividono in:

Residenti autosufficienti nei centri storici (che danno poco LAVORO ma positivo)

Residenti in ville unifamiliari (che danno un buon LAVORO di servizi giardinaggi e culinari)

Residenti in Aparthotel (che danno il massimo LAVORO di servizi, pulizia e ristorazione)…

…. i risultati del mio “Plan Parcial” sono stati notevoli con la semplice costruzione di Aparthotel Alberghieri Produttivi!!

 

Nel mio Paese invece non si è ancora capito che il terzo punto:   

Residenti in Aparthotel (che danno il massimo LAVORO di servizi, pulizia e ristorazione)

….. rappresenta l’unica via di produzione edilizia lavorativa che manca da sempre all’intero nostro Paese x cui ci ritroviamo con 9milioni di alloggi vuoti, altri in programma, senza LAVORO, MA, sempre con un’invidiabile Patrimonio Edilizio esistente (33mila Hotel minori) e la possibilità automatica di sfondare questo stesso mercato, sia con i nostri grandi presupposti territoriali marini e montani, che con le nostre tradizioni religiose, culturali  e gastronomiche, che con i nostri  Progetti presentati in una decina di cittadine Liguri, …… 

Quì allegati“ …. risultanti però ancora carenti da parte del Presidente Regionale Toti Giovanni dell’estensione degli stessi Condhotel a tutto il complesso, eliminando semplicemente l’assurdo e inconcepibile vincolo del loro 40% di detto complesso. MA, …. siamo in Italia, e tristemente può anche essere successo e continuare!! Se no, non saremmo in braghe di tela!!

 

 SAVONA  06/05/2018         Guido Luccini   

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