La pazzia della guerra e il risveglio
La guerra è la massima espressione della inconsapevolezza profonda degli esseri umani. Se fossero consapevoli di essere anime di fugace passaggio sul pianeta, l’uomo riderebbe in faccia a chiunque gli chiedesse d’imbracciare un’arma ed uccidere i suoi simili. Ma i più vivono come se fossero immortali e credono alle illusioni materiali.
È questa l’origine dei mali del mondo. Ed è dentro di noi, non fuori. Dopo millenni di inutili stragi, la guerra ancora oggi imperversa perché la grande maggioranza degli esseri umani è vittima del proprio ego, vive ad un livello superficiale credendo di essere i personaggi che recita sui palchi della vita fin dalla tenera età e che copioni e scenografie siano la realtà. L’essere umano cresce osservando e copiando i suoi simili ed omologandosi al suo ambiente, istinto di sopravvivenza che da neonati li accompagna fino a qualche poltrona di velluto. Gran parte degli esseri umani non agisce, ma reagisce a quello che gli succede attorno. Ad ogni situazione applica uno schema mentale inculcato in precedenza. Comportamenti, pensieri, frasi fatte pronte per ogni occasione.
Al bar come nei palazzi. La guerra è uno di questi schemi mentali, un maledetto automatismo personale e collettivo di natura egoistica. Guerra col vicino di casa come tra paesi. Scontro tra esseri umani inconsapevoli. Il problema del mondo è che la politica attrae il peggio di una società e per ragioni molto concrete. Il potere è come lo sterco per i tafani. La politica offre prestigio, visibilità, fama, soldi e tutte quelle cose per cui l’ego narcisista sbava. In politica servono poi ego particolarmente ipocriti perché per emergere devono fingere di farlo per gli altri e per chissà quale valore ed ideale. La millenaria storia europea è insanguinata di guerre, alcune per istanze davvero infantili che fanno sorridere col senno di poi. Bisticci tra meschini narcisisti, capricci e misere ambizioni materiali. Vite sprecate nel fiore degli anni per i deliri egoistici di qualche regnante e per confini e valori ed ideologie e risorse finiti nel cestino della storia. Esistenze sprecate anche nell’insegnare quanto sia folle la guerra. Un errore che l’essere umano si ostina a ripetere perché pensa che le cause dei conflitti siano fuori invece che dentro di lui. Oggi l’Europa combatte sul divano di casa per non urtare le nuove generazioni cresciute nella bambagia e perché conta il profitto e per vendere armi non c’è bisogno di scomodarsi. Negli ultimi decenni siamo passati da una guerra assurda all’altra senza battere ciglio, con la chicca dell’Afghanistan dove dopo vent’anni di stragi ed immense risorse pubbliche sprecate governano serenamente i Talebani. Guerre per trovare armi di distruzione di massa, per fermare il terrorismo, per esportare la democrazia e difendere i diritti umani a suor di bombe. Il tutto recitato con una naturalezza davvero da grandi interpreti da parte dei politicanti e che oggi insistono come se nulla fosse. Armando contemporaneamente un aggressore come Israele ed un aggredito come l’Ucraina. Un’ipocrisia destinata ad entrare nei libri di storia. Ma più che cattiveria, un immenso automatismo collettivo che sta portando il mondo all’autodistruzione. Coi paesi europei che si accodano ai deliri bellici della superpotenza americana che insanguina il mondo fin dalla sua fondazione, un paese culturalmente militarizzato in cui le strade stanno diventando dei campi profughi e la gente si riempie di pastiglie per tirare avanti mentre immense risorse pubbliche vengono sprecate in armamenti sempre più devastanti e per combattere guerre sempre più assurde. Un delirio scopiazzato a catena da tutti, compreso dai paesi poveri del mondo, dove addirittura la gente muore di fame mentre i loro governi spendono i quattro soldi che hanno per armarsi e guerreggiare per qualche delirio egoistico. Incredibile inconsapevolezza personale che si fa collettiva. Esseri umani che non agiscono ma reagiscono replicando schemi mentali autodistruttivi come automi. La guerra è la massima espressione della stupidità umana, della sua inconsapevolezza profonda. E solo quando gli esseri umani lo comprenderanno e si risveglieranno, la guerra verrà archiviata per la pazzia che è.